Primo tentativo di AP, primo tentativo da master di un gioco "serio" con giocatori interessati animati da una chiara intenzione di portare effettivamente a termine le sessioni (fino ad oggi ho solo esperienze con mezzi tentativi finiti in farsa, ma fonti di tanti bei ricordi).
Il titolo Topostini è dovuto al fatto che, come pretesto per la prima avventura della neo pattuglia, avevo pensato a qualcosa di semplice tipo, appunto, portare la posta
Ieri sera ho incontrato su Hang Out Luca, Lavinia, Nikitas, Revan e Thor (scusate ma non ricordo i nomi reali degli ultimi 2)
Mi sono trovato ad affrontare il problema della creazione dei personaggi con giocatori la cui conoscenza del gioco era tuttalpiù superficiale, e la cosa da sola ha richiesto tre ore piene, ma il processo di creazione è stato parecchio interessante e divertente. Inoltre procedere con lentezza, ascoltando i dubbi di ognuno, ha permesso a tutti di conoscere meglio il personaggio degli altri, cosa fondamentale in un gioco improntato soprattutto al lavoro di squadra.
Infatti i giocatori hanno potuto selezionare un pool di carateristiche psico-fisiche e di abilità che andasse a compensare le carenze dei compagni, e le lunghe discussioni che hanno preceduto ogni scelta hanno permesso di creare una certa atmosfera di cameratismo, che ha anticipato alla perfezione il rapporto che dovrebbe esserci tra i membri di una pattuglia della Guardia.
IL PROCEDIMENTO "IN CONCRETO"
Un personaggio di Museguard nasce grazie alle risposte dei giocatori alle domande mirate del master. Ogni scelta comporta vantaggi e svantaggi e aiuta il giocatore a farsi un' idea del proprio personaggio come un'entità dotata di una vita propria: un ruolo da impersonare, più che un alter-ego con cui identificarsi (questa per me è una cosa importantissima, ed uno dei motivi che mi hanno sempre tenuto alla larga dal gdr).
Donare al proprio pg quella skill o quel punteggio in caratteristica che tanto si desidera per lui può significare rispondere alle domande in modo tale da discostarlo dalla percezione che si ha di se stessi, ed arrivare alla creazione di qualcosa di più di "come sarei IO se fossi un guerriero fantasy".
Sono nati così i nostri topi, dotati di ben poche statistiche in realtà:6-7 abilità, un punteggio di salute e volontà (che non hanno nulla ache vedere con "punti ferita" e "mana"); un indice della loro natura (quanto sono simili agli altri topi), delle loro risorse (non ci sono soldi in questo gioco) e delle loro capacità sociali.
I giocatori hanno avuto un primo assaggio dell' importanza della creatività dei giocatori in Mouseguard, e di realizzare quanto, con la giusta dose di astuzia, abilità decisamnte poco "avventurose" come Apicultore o Vasaio possano in realtà rivelarsi utili.
Fino a qui le scelte sono state un po' lunghe (per le spiegazioni sulle abilità e le consultazioni di gruppo) ma mai difficili.
Ciò che ci ha messi davero alla prova è stato decidere i tratti fisici e caratteriali dei personaggi, soprattutto a causa della presenza di una lunghissima lista sul manuale che inizialmente potrebbe scoraggiare, soprattutto chi non aveva il manuale davanti. In realtà mouseguard premia sempre la creatività e la lista serve solo a dare l'idea di caratteristiche "a doppio taglio", che possono cioè favorire o scoraggiare il pg a seconda dei casi.
Il problema è stato risolto chiedendo ai giocatori confusi: "tu come lo vedi il tuo pg?" ed, in caso, seleziionando per loro il tratto che meglio si adattava alla loro descrizione. E' IMPORTANTE TENERE CONTO CHE UN GIOCATORE PUO' SEMPLICEMENTE INVENTARSENE UNO, A PATTO DI RISPETTARE LA REGOLA CHE IL TRATTO DEVE POTER ESSERE UN OSTACOLO.
Le nostre guardie ora avevano bisoggno di una convinzione (un principio che guidasse le loro azioni) e di un istinto (una sorta di reazione standard del pg di fronte a determinate condizioni come "svenire alla vista del sangue" o "in caso di pericolo essere sempre in prima linea"). Anche questo processo è stato problematico, ed ancora una volta lavorarci assieme è stato utile e divertente.
Resta da stabilire il loro obiettivo, ma questo va deciso solo dopo l' assegnazione della missione.
Queste caratteristiche, che apparentemente hanno valore solo "in fiction", sono in realtà il cuore e l' anima del gioco, e le possibilità di successo, ma soprattutto di divertimento dei giocatori sono direttamente legate ad esse.
Inoltre i personaggi hanno dei genitori, un mastro artigiano, un mentore, un migliore amico ed un nemico giurato, elementi che invece sono fondamentali per il master.
Altra coa importante è che i giocatori in questa fase hanno potuto impattare direttamente sulla trama, inserendo un elemento (ratti barbari, vicende romantiche, personaggi dalle forti personalità) che io francammente non mi sarei mai sognato di introdurre.
I PG creati (molto in breve):
Grahame (Nikitas): Curatore compassionevole, a volte decisamente troppo; Non lascia mai indietro gli altri; sulla sua strada potrebbe comparire una misteriosa assassina che ha preso di mira gli scienziati della sua città
Angolmin (Luca): giovane e irruenta recluta, il coraggio potebbe causargli più di un problema; rifiuta di arretrare davanti ai pericoli, ma non giudica chi invece decide di scappare, ed è sempre pronto a coprirgli la fuga. La sua natrale curiosità gli ha conferito una certa conoscenza dei cunicoli e degli altri misteri del sottosuolo. Il suo fallito tentativo di salvare un vecchio topo durante un attacco dei barbari gli ha causato la perdita del migliore amico.
Frey (Revan): anziano veterano segnato dagli anni nella guardia, grazie ai quali è però giunto al rango di capitano. Solitario e distaccato. Uno dei suoi pochissimi amici è il capo dei barbari, cosa che lo rende sospeto di infedeltà alla guardia.
Vidar (Evelyn): guardia con una cera esperienza, decisamente attaccabrighe; uno che preferisce scagliare frecce invece di porsi problemi. E' decisamente socevole e di compagnia con chi non lo fa arrabbiare. Impegnato in una relazione amorosa con la figlia di un barbaro, che osteggia la coppia.
Vincent (Thor). Combattente schivo e dell'animo malinconico, segnato dalla perdita di un compagno d'armi, cosa che lo porta per prima cosa a difendere i compagni. Alle prese con una sorella che lo incolpa della more del resto della cucciolata. Anche lui in buoni rapporti con i ratti barbari.
Che roba lunga che ho scritto... ma vi assicuro che non rende giustizia all' esperienza reale
