Autore Topic: Il GdR a scuola  (Letto 7245 volte)

Ezio

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Il GdR a scuola
« il: 2009-04-17 11:39:28 »
Su quest'altro topicè saltato fuori che Glenda è un'insegnante E una giocatrice. Questa combo PP mi interessa molto, quindi volevo aprire un topic whisper per parlarle, ma tanto vale fare le cose alla luce del sole, che non si sa mai salti fuori qualcosa di interessante per tutti.

Sarei veramente interessato, Glenda, a sapere quali giochi hai proposto, a quale fascia d'età e con quali risultati. Mi hai già detto che sono stati deludenti, ma... se tu volessi condividere pienamente la tua esperienza sono convinto che potrebbe essermi utlissima.
Come vuoi tu e coi comodi tuoi, ovviameente ^^



Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite][p]ma giocatrice molto arraffona e poco sensibile alla teoria (infatti quando leggo i vostri topic e sento nominare giochi e sistemi, spesso non capisco).[/p]


E allora siamo in due! XD
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Glenda

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Il GdR a scuola
« Risposta #1 il: 2009-04-17 15:11:26 »
Allora...Io ho giocato a scuola con diversi gruppi: dalla prima esperienza è venuto fuori qualcosa di fantastico ed i ragazzi si sono appassionati, ma era il gruppo di Materia Alternativa alla religione, quindi erano 5 giocatori.
Il problema del giocare in classe è il numero. Nel mio attuale laboratorio siamo 13, e tutti ragazzi problematici: tenere un minimo di attenzione alla trama è faticosissimo, anche per evidenti lacune a livello di logica nei ragazzi. Nel gruppo attuale gioco con un sistema molto simile a AiPS, infatti si usa la tecnica del cerchio per fare una sperice di pitch, non sul "genere" bensì sul "personaggio".
La domanda che pongo al gruppo è: "Se potessi inventare di essere qualcun altro, chi vorresti essere?".
Il secondo passo è inventare, buttando giù le idee insieme, uno scenario che potrebbe vendere coinvoilti insieme i personaggi che loro hanno immaginato.
Il grave problema spesso si pone proprio qui: i ragazzi infatti tendono a attingere idee dal mondo televisivo che gli viene proposto...quindi veline e calciatori. E' difficilissimo portarli in un contesto più immaginativo.
Con questo gruppo erano uscite queste tipologie di personaggi:
cantante
paparazzo
giornalista di scoop
calciatore
giocatore di rugby
investigatore priavato
Avvocato.
(occhio, gli ultimi due sono quelli che hanno più fantasia...e ciò è già inquietante).
Per superare lo stallo, ho chiesto loro questo:
"Se al vostro personaggio venisse dato un potere magico, cosa scegliereste? Cercate di pensare un potere che possa stare bene col mestiere del vostro personaggio"
Sono usciti:
- una cantante che ipnotizza con la voce
- una ladra mutaforma
- un investigatore privato che usa la magia per risolvere i casi
- un calciatore che dà la scossa se viene toccato contro la sua volontà
- un avvocato che diventa invisibile
- una giornalista che legge nel pensiero
- una fotografa con la "memoria fotografica"
- un giocatore di Rugby che padroneggia gli elementi

Poi un paio di ragazzi hanno deciso di modificare del tutto i propri personaggi e - sia ringraziato il cielo - si sono buttati sulla pura fantasia:
un Demone e un mezzo demone (padre e figlio) un tempo sovrani del "Mondo magico" (una dimensione parallela alla nostra) e scacciati da un usurpatore.
Questi due sono stati quelli che hanno un po' dato il filo conduttore alla storia.

Terzo passaggio: descrizione dettagliatissima dei personaggi, nell'aspetto fisico e nel carattere, nonché del background.
Non ci sono né punteggi, né tratti, né dadi corrispondenti: i ragazzi POSSONO tirare in ballo tutte le abilità che vogliono, basta che, nel momento giusto, me le sappiano motivare con la logica:
esempio: se la giornalista, in una situazione di conflitto, mi dice che lei usa la sua capacità di convincere la gente, devo accettarle questo tratto, perché, da giornalista, è molto credibile che abbia questa capacità. Se invece mi dice "lo stendo con un pugno", non è accettabile, a meno che non mi abbia scritto nel BG che da ragazza ha praticato dei corsi di boxe!
Insomma, le abilità si attingono via via con la logica, a partire sia del BG che dalla descrizione fisica e del mestiere del personaggio.
Per questo, più la descrizione è approfondita, meglio è.
"al di là del torto e la ragione, contano soltanto le persone"

lapo

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Il GdR a scuola
« Risposta #2 il: 2009-04-17 15:26:12 »
Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite]Io ho giocato a scuola con diversi gruppi

Una curiosità suppongo non solo mia: di che età? scuole medie?

Glenda

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Il GdR a scuola
« Risposta #3 il: 2009-04-17 16:11:48 »
Medie, di solito classi prime, e una volta una classe terza.
Beh, poi devo dire che ci sono anche delle "scoperte" del gdr: un ragazzo di prima media con cui ho giocato, ora è in terza e amministra un forum di narrazione insieme a me perché è veramente un genio...ma sono casi rari..
"al di là del torto e la ragione, contano soltanto le persone"

Il GdR a scuola
« Risposta #4 il: 2009-04-17 16:17:53 »
I casi rari esistono: io potrei citare il caso di una ragazza che adesso ha 17 anni e arbitra da quando ne ha 8.
In generale però la situazione temo sia molto diversa...Qualche volta però, anni fa, ho masterato DnD3a ai miei cuginetti, bambina di 6 e ragazzino di 11. Si erano molto divertiti, ed erano anche partecipi! La piccola giocava la sua paladina elfa con una convinzione incredibile ;)

Però, era evidente che quello che gli importava era il colore, non tanto le regole. Anzi, le regole erano decisamente troppo complesse per loro, e me ne facevo carico completamente io. Quello che gli piaceva era l'atmosfera e le scene "concitate" di combattimento.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Rafu

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Il GdR a scuola
« Risposta #5 il: 2009-04-17 16:19:37 »
Probabilmente la mia è un domanda sciocca, Glenda, ma...
Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite]La domanda che pongo al gruppo è: "Se potessi inventare di essere qualcun altro, chi vorresti essere?".

...non hai mai pensato che forse il problema stia proprio in questa domanda? Forse lasci loro fin troppa libertà ed è più difficile che la loro creatività possa innescarsi. O forse, questa domanda (la poni così, decontestualizzata?) non proietta i ragazzi nello stato d'animo di immaginare un altro mondo, li lascia attaccati ai modelli più... immediati.

Hai mai provato, come alternativa, a iniziare da una situazione, una situazione chiaramente distante dalla realtà quotidiana, e solo in seguito porre loro la domanda: "ciascuno di voi, in questa situazione, chi è?"

Ezio

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Il GdR a scuola
« Risposta #6 il: 2009-04-17 19:35:00 »
Per ora, se permettete, vorrei che Glenda mi dicesse una cosa:


Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite][p]Il problema del giocare in classe è il numero. Nel mio attuale laboratorio siamo 13, e tutti ragazzi problematici: tenere un minimo di attenzione alla trama è faticosissimo, anche per evidenti lacune a livello di logica nei ragazzi.[/p]


Cosa intend per lacune di logica? Potresti farmi un esempio pratico? Hai provato a correggerli e, se si, come? Ha funzionato, almeno in parte, con uno o due?
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Niccolò

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« Risposta #7 il: 2009-04-18 00:16:42 »
Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite](occhio, gli ultimi due sono quelli che hanno più fantasia...e ciò è già inquietante).
Per superare lo stallo, ho chiesto loro questo:
"Se al vostro personaggio venisse dato un potere magico, cosa scegliereste? Cercate di pensare un potere che possa stare bene col mestiere del vostro personaggio"


ti dirò, non sopno sicuro sia così un male, molto meglio farli giocare con qualcosa che hanno deciso loro che con una seconda scelta...

rgrassi

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Il GdR a scuola
« Risposta #8 il: 2009-04-18 13:53:25 »
Io ho fatto giocare molti bambini delle elementari e delle medie.
Sono partito da situazioni "miste" (con inizi proposti da me o dai giocatori), in cui i giocatori concorrono alla costruzione della trama o aggiungono elementi di dettaglio, in base alle loro preferenze.
Confermo il totale disinteresse per le 'regole' (e penso sia un bene.)
Ho raggiunto un limite massimo di 70 bambini (3 5e elementari insieme).
Rob
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Rafu

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Il GdR a scuola
« Risposta #9 il: 2009-04-18 14:00:08 »
SETTANTA?! E come te li sei gestiti?!  °__°

lapo

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Il GdR a scuola
« Risposta #10 il: 2009-04-18 15:40:09 »
[battutaccia]Non vedo risposte che non coinvolgano l'uso di un BFG-9000: troppi per eliminarli uno ad uno.[/battutaccia]

rgrassi

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Il GdR a scuola
« Risposta #11 il: 2009-04-18 18:22:30 »
Con tanta pazienza, una voce stentorea ed i meccanismi di gioco di Levity... ;)
Rob
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Il GdR a scuola
« Risposta #12 il: 2009-04-19 11:06:17 »
Aloa!
Ciao Glenda,
Su the forge, mentre cercavo Actual Play commentati di In a Wicked Age mi sono imbattuto in questo post e su come abbia usato un oracolo modificato per far gicare la sua classe, è decisamente molto interessante.
Aloa!
« Ultima modifica: 2009-04-19 11:28:39 da fenna »
Daniele "fenna" Fenaroli

Glenda

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Il GdR a scuola
« Risposta #13 il: 2009-04-19 13:30:54 »
Citazione
[cite]Autore: rgrassi[/cite][p]Io ho fatto giocare molti bambini delle elementari e delle medie.
Sono partito da situazioni "miste" (con inizi proposti da me o dai giocatori), in cui i giocatori concorrono alla costruzione della trama o aggiungono elementi di dettaglio, in base alle loro preferenze.
Confermo il totale disinteresse per le 'regole' (e penso sia un bene.)
Ho raggiunto un limite massimo di 70 bambini (3 5e elementari insieme).
Rob[/p]


Nuuuuuuuuu! Meraviglioso, come hai fatto? Io sono già in difficoltà coi miei tredici!

Quanto allo scegliere i personaggi che loro vogliono...beh, la verità è che se si seguisse loro, NON si giocherebbe perché non vedono quei personaggi inseriti in una trama. Avevo pensato anche io, invece, alla possibilità che ha esposto Rafu, ovvedo di dare prima la situazione: infatti penso che la prossima volta che organizzerò gioco di ruolo coi ragazzi farò così. Forse limitare un po' il campo li aiuta a tirare fuori le idee.

Per lacune di logica invece intendo il non comprendere i rapporti di causa effetto, il saltare passaggi fondamentali nel raccontare, dando per scontato che, se sono nella tua testa, tutti li conoscano anche se non li hai detti...
"al di là del torto e la ragione, contano soltanto le persone"

Mattia Bulgarelli

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Il GdR a scuola
« Risposta #14 il: 2009-04-20 10:13:18 »
Citazione
[cite]Autore: Glenda[/cite]dare prima la situazione: infatti penso che la prossima volta che organizzerò gioco di ruolo coi ragazzi farò così. Forse limitare un po' il campo li aiuta a tirare fuori le idee.

Restrictions foster creativity, dice QUALCUNO... :P
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

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