Allora...Io ho giocato a scuola con diversi gruppi: dalla prima esperienza è venuto fuori qualcosa di fantastico ed i ragazzi si sono appassionati, ma era il gruppo di Materia Alternativa alla religione, quindi erano 5 giocatori.
Il problema del giocare in classe è il numero. Nel mio attuale laboratorio siamo 13, e tutti ragazzi problematici: tenere un minimo di attenzione alla trama è faticosissimo, anche per evidenti lacune a livello di logica nei ragazzi. Nel gruppo attuale gioco con un sistema molto simile a AiPS, infatti si usa la tecnica del cerchio per fare una sperice di pitch, non sul "genere" bensì sul "personaggio".
La domanda che pongo al gruppo è: "Se potessi inventare di essere qualcun altro, chi vorresti essere?".
Il secondo passo è inventare, buttando giù le idee insieme, uno scenario che potrebbe vendere coinvoilti insieme i personaggi che loro hanno immaginato.
Il grave problema spesso si pone proprio qui: i ragazzi infatti tendono a attingere idee dal mondo televisivo che gli viene proposto...quindi veline e calciatori. E' difficilissimo portarli in un contesto più immaginativo.
Con questo gruppo erano uscite queste tipologie di personaggi:
cantante
paparazzo
giornalista di scoop
calciatore
giocatore di rugby
investigatore priavato
Avvocato.
(occhio, gli ultimi due sono quelli che hanno più fantasia...e ciò è già inquietante).
Per superare lo stallo, ho chiesto loro questo:
"Se al vostro personaggio venisse dato un potere magico, cosa scegliereste? Cercate di pensare un potere che possa stare bene col mestiere del vostro personaggio"
Sono usciti:
- una cantante che ipnotizza con la voce
- una ladra mutaforma
- un investigatore privato che usa la magia per risolvere i casi
- un calciatore che dà la scossa se viene toccato contro la sua volontà
- un avvocato che diventa invisibile
- una giornalista che legge nel pensiero
- una fotografa con la "memoria fotografica"
- un giocatore di Rugby che padroneggia gli elementi
Poi un paio di ragazzi hanno deciso di modificare del tutto i propri personaggi e - sia ringraziato il cielo - si sono buttati sulla pura fantasia:
un Demone e un mezzo demone (padre e figlio) un tempo sovrani del "Mondo magico" (una dimensione parallela alla nostra) e scacciati da un usurpatore.
Questi due sono stati quelli che hanno un po' dato il filo conduttore alla storia.
Terzo passaggio: descrizione dettagliatissima dei personaggi, nell'aspetto fisico e nel carattere, nonché del background.
Non ci sono né punteggi, né tratti, né dadi corrispondenti: i ragazzi POSSONO tirare in ballo tutte le abilità che vogliono, basta che, nel momento giusto, me le sappiano motivare con la logica:
esempio: se la giornalista, in una situazione di conflitto, mi dice che lei usa la sua capacità di convincere la gente, devo accettarle questo tratto, perché, da giornalista, è molto credibile che abbia questa capacità. Se invece mi dice "lo stendo con un pugno", non è accettabile, a meno che non mi abbia scritto nel BG che da ragazza ha praticato dei corsi di boxe!
Insomma, le abilità si attingono via via con la logica, a partire sia del BG che dalla descrizione fisica e del mestiere del personaggio.
Per questo, più la descrizione è approfondita, meglio è.