Dalla partita a
Kagaymatsu "men-only" sono nate alcune riflessioni interessanti, e mi piacerebbe approfondirle.
premessa terminologica: vorrei che in questa discussione vengano distinti "sesso", "genere" e "orientamento sessuale"/"sessualità", come segue:
- il sesso è il sesso biologico di una persona
- il genere è il genere sociale a cui la persona appartiene
- la sessualità riguarda le preferenze sessuali di una persona
Poi, un po' di introduzione al tema:
Kagematsu è un gioco che esplora il tema dell'amore, della vergogna, dell'onore. Inoltre mette i giocatori nei panni di persone del genere opposto.
Uno (il principale? a prima vista sicuramente lo è) degli aspetti di Kagaymatsu (rispetto alla versione normale) è che i personaggi sono tutti uomini, che cercano di sedurre un uomo (anche se kagematsu lo gioca comunque una donna). Non sono necessariamente gay (nel senso che forse qualcuno può sedurre kagematsu per necessità piuttosto che per convinzione), ma spesso sì.
è stato detto da più persone che giocare un personaggio gay per un giocatore maschio sia particolarmente difficile (forse userei "unsafe" se sapessi più esattamente cosa vuol dire). Uno dei motivi era (più o meno) che i personaggi comunque sono uomini, e quindi più vicini al sesso e genere dei giocatori che li interpretano (generalmente maschi, appunto).
personalmente non mi trovo del tutto d'accordo. Mi spiego meglio: sicuramente giocare un personaggio di un genere o un orientamento sessuale diverso dal proprio non è facile, questo non lo metto in dubbio. Quello che non mi convince è se giocare una donna sia, per un giocatore maschio, effettivamente più semplice che giocare un personaggio maschio omosessuale.
Personalmente ritengo di no. Credo che se un giocatore riesce a giocare una donna senza sentirsi a disagio, passare da un diverso genere ad una diversa sessualità non è
così difficile. Se sono in grado di giocare una donna senza che sia una macchietta e senza che io mi senta a disagio, non vedo perchè dovrebbe essere un problema giocare un maschio omosessuale.
Ho pensato un po' a quali esempi posso portare io personalmente, e ne ho parlato anche con jessica. Sicuramente quando giocavo a D&D ho giocato qualche pg femminile, ma c'era poco spazio per l'esplorazione dei personaggi, e stringi stringi erano poco diverse da come avrei giocato un uomo. Stesso "problema" ho avuto con altri personaggi femminili che ho giocato più di recente: la Moonfolk che ho interpretato alla scorsa GnoccoCON ad esempio, o le mie trollbabe. Personalmente ho giocato a Kagematsu soltanto una volta, e in quella occasione mi sono sentito a mio agio, aiutato dai miei compagni di partita e dal gioco stesso a giocare una donna. Io mi sono trovato bene, ma a detta di jessica la mia donna non aveva nulla di femminile, ed era odiosa XD Quando ho giocato Olivia Dunham (di Fringe) in uno scenario di Hot War che ci aveva dimostrato Khana a LudicAego l'anno scorso. Jessica dice che era venuta credibile come donna (anche se personalmente non mi pare di aver fatto qualcosa di diverso da come gioco di solito). L'unico personaggio gay che ho giocato è stato il figlio primogenito in una partita del Gusto del Delitto, ma era una giocata chiaramente sul ridere, quindi non credo faccia testo.
Dopo tutto questo anbaradan, il tema della discussione: secondo voi è più difficile per un uomo giocare una donna o un uomo gay? Perchè? Avete esempi di giocate che avete fatto in cui avete giocato personaggi di genere o sessualità opposti ai vostri? Come sono andate?
Oltre a quello che ho scritto più sopra, approfondisco la mia partita a Kagematsu: il gioco mi ha molto positivamente colpito, mi ha fatto tornare ai tempi dell'adolescenza, delle dichiarazioni d'amore, dei corteggiamenti, delle farfalle in pancia. La mia donna era la giovane ed orgogliosa figlia del capovillaggio (che si credeva molto più adulta di quello che in realtà era), con un alto valore d'innocenza. La cosa che più mi è rimasta dentro di quella giocata è stato che ho dovuto dichiararmi tre volte a Kagematsu, poichè due volte la scena è stata interrotta dalla minaccia. Trovare la forza (e l'occasione) per dichiararsi una volta è difficile, figurarsi tre!
Tutto questo per dire cosa? Semplice, che io in quella giocata avevo accettato di esplorare i temi dell'amore e del corteggiamento, della vergogna e dell'onore. Se il mio personaggio fosse stato un uomo gay, non (credo che) mi sarei sentito più o meno a disagio, non avrei avuto più difficoltà (o quanto meno non riesco ad immaginare che ne avrei avute). Una volta accettato di giocare un personaggio diverso da me in ambito sessuale, giocare una donna eterosessuale o un uomo omosessuale non avrebbe fatto molta differenza (ripeto: dal punto di vista della mia personale difficoltà a giocare, ovviamente la storia sarebbe potenzialmente molto diversa)
Una nota: mi rendo conto che l'argomento può sembrare molto vasto e si presta molto facilmente ad essere deragliato, per questo vorrei aggiungere alcuni temi che NON sono in topic (a meno che non servano a rispondere meglio alle domande sopra), e altre informazioni in generale:
- questo topic NON vuole analizzare come la società vede l'omosessualità (a meno che il vostro pensiero non serva a spiegare meglio una vostra giocata)
- questo topic NON vuole analizzare varianti di kagematsu (non solo o non necessariamente, quanto meno), potete parlare di qualsiasi gioco e partita abbiate fatto
- questo topic è in SLOW DOWN, quindi pensate bene prima di postare e non spammate
- vorrei che esponeste le vostre opinioni partendo sempre da partite concrete: ditemi che personaggio avete giocato, quali sono state le vostre difficoltà, e su quelle esperienze costruite la vostra risposta. Non mi farò problemi a far cestinare post che non parlano di gioco giocato
Ecco, mi pare sia tutto. Prendete una tazza di the e discutiamo ^^
EDIT:
aggiungo link ad alcuni topic più o meno legati a questo:
[AP] INC e Kagaymatsu Esporsi sentimentalmente durante una giocataGiocare un pg di sesso diverso dal proprio