Autore Topic: [AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità  (Letto 75474 volte)

Giulia Cursi

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #195 il: 2012-06-08 17:11:42 »
Lo fa invece, togli a Darius i poteri e vedi che succede. Togli a un lupo la possibilità di difendersi e poi buttalo in un gruppo di bestie che lo vogliono divorare.

La condizione non doveva essere un regalo, Diana non ha mai avuto ripensamenti, non ha mai tergiversato, se dovevi far parte del suo branco questo era l'unico modo in cui poteva farlo. Inoltre ti ha dato tanta fiducia, finora è la persona che ha risposto in te più fiducia di tutti.
Se Darius deciderà di ignorare questo si beccherà le conseguenze, in fondo Diana ha detto a lui e Ambrose: "Se perdo voi, non ho più nessuno. Famiglia, amici... niente."


Cambio Skin, cambio gruppo di giocatori (almeno in parte), cambio MC ma tanto sono sempre quella che va a cercare di aiutare il PG Eroe di turno... Gaia+Ariel - Diana+Darius...  :(
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Rodrigo

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #196 il: 2012-06-08 17:23:06 »
La tua fiducia non sarà malriposta.
Spiegarti però perché quella condizione brucia è complicato.
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Giulia Cursi

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #197 il: 2012-06-08 17:25:47 »
Io un'idea ce l'ho, ma la esporrò su G+ in privato. Poi c'è sempre modo di vedere le cose evolversi in maniera inaspettata in gioco.
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Lavinia

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #198 il: 2012-06-08 23:47:16 »
Come la scorsa sessione, anche questa è iniziata abbastanza “soft”, dandomi l’illusione che sarebbe stato  un momento di pausa emotivo per me.  Ceeeerto ::)
La prima parte è più di riassunto che di AP, ma dato che a parte un paio di momenti in cui ho dovuto staccarmi dal personaggio per valutare informazioni off-game, i miei pensieri, sensazioni e reazioni sono state le stesse di Ambrose non c’è granché da scrivere da parte di Lavinia, non c’è stato il filtro del “cosa farebbe Ambrose”. Inoltre prometto che nella seconda parte le cose si fanno più interessanti e soprattutto sofferenti e angoscianti ^_^
(Wow, ho dovuto dividerlo in due perché supera la lunghezza massima consentita O.o)


Sono passati 3 giorni. Victoria non è venuta a scuola. Diana dorme sul divano e la vita scorre abbastanza tranquilla, anche se i miei genitori parlano di come i nostri vicini, i Rogers, abbiano appeso un ferro di cavallo sulla porta e andando a scuola vediamo diverse persone che prendono dentro piattini di latte che avevano lasciato fuori la notte e passanti con lo sguardo lontano, perso chissà dove. Uniti alla nebbiolina fatata che oramai si trova un po’ ovunque, questi sono brutti segni dell’aumento dell’influenza di Faerie sulla città e mi fanno decisamente storcere il naso. Detesto quando le Fate si mettono a giocare con la mente dei mortali >.< (on a brighter note, sappiamo che il ferro freddo causa problemi ai fatati, e il ferro di cavallo si rivelerà una piccola ma importante Chekhov’s gun più avanti).


Nell’atrio io e diana incontriamo Walter e il resto degli “sfigati” della scuola. Ci chiedono di difenderli, di stare con loro tutto il tempo. Ora, per quanto creda nel difendere quelli che vengono bulleggiati e messi sotto solo perché sono diversi, hanno altri interessi, non sono fighi come altri ecc., adesso che la banda di Jordan non esiste più credo che sia l’occasione giusta perché imparino a difendersi da soli. Cerco cortesemente di farglielo capire, senza molto successo. Li guardo. Sono una decina. Sono tanti. Non si tratta di uno o due ragazzi, che non possono fare niente da soli, possono darsi supporto e aiuto l’uno con l’altro. Lo dico a Walter, cerco anzi di fargli capire che lui non è la nullità che crede di essere, che se solo smettesse di considerarsi lui per primo una vittima, potrebbe trovare dentro di se la forza per cambiare.
Purtroppo fallisco il tiro e Walter (pirla) si mette a insultare Diana, la minaccia anche fisicamente. Eh no. Mi altero un poco e gli faccio notare che adesso si sta comportando come un bullo, che se la sta prendendo con eli perché lei è talmente diversa da non appartenere nemmeno al gruppo degli “sfigati”. Perché non dice le stesse cose a uno dei bulli rimasti? Non ne ha il coraggio? (tiro per shut someone down, fallisco miseramente). Continua a inveire e io e Diana ce ne andiamo un po’ disgustati.

Victoria torna a scuola, coperta da capo a piedi ma con graffi e lividi visibili sul viso. Tiene lo sguardo basso, non è la solita. Amanda ed Erica paiono aver litigato. Giocherello con la matita chiedendomi come poter fare breccia in Titania. Sono assolutamente convinto che si sbagliasse quando ha detto che non ho nulla che lei possa desiderare, e la risposta è davvero semplice: lei fugge da Faerie perché è un luogo vano, vacuo, in cui tutto è finzione e nulla realtà. Titania vorrebbe provare emozioni umane. (successo 10+ di guardare nell’abisso).
La cosa mi rincuora un po’, è una leva che posso usare abbastanza facilmente. Purtroppo il professor Bock deve iniziare a far lezione. Chiede un volontario e vado io (anche se magari non si direbbe, Ambrose è un bravo studente e io ero curiosa di vedere se Bock avrebbe provato a vendicarsi per quanto successo la scorsa sessione). Bock fa una battutina chiedendomi di spiegare l’influenza delle altre potenze, come ad esempio, mettiamo, Faerie, durante la rivoluzione francese. Ovviamente lo ignoro  usa uno dei suoi trucchetti vampirici, sfruttando la connessione creata dal suo morso, per distrarmi, causandomi un qualche tipo di attrazione (più come magnetismo che come attrazione sessuale) e finendo per distrarmi, facendomi fare scena muta. Ezio mi offre un px se faccio stare male Diana (sottinteso, ferendola allontanandomi da lei e simili). Ma anche no! xD


Nessun altro incidente finché non si arriva ad ora di pranzo, e io inizio a farmi illusioni che questa sessione sarà relativamente tranquilla.  Poi vedo Amanda seduta a un altro tavolo, con lo sguardo basso e silenziosa. Vedo che delle sue due amiche Roxanne rimane con lei ed anzi è molto premurosa, ma Catherine va da Amanda, confabula con lei ed Erica. Victoria mi fa moltissima pena e vado da lei, come scusa per attaccare bottone le offro il mio dolce (so che è il suo preferito e l’ultimo l’ho preso io), chiedo se posso sedermi. Victoria non dice nulla, ma Roxanne parte in quarta iperprotettiva, dicendomi che se sono lì per fingere che mi dispiaccia e in realtà godere della disgrazia di Victoria (mi fa piacere vedere che almeno Roxanne sembra voler stare a fianco di Victoria e proteggerla).
Le faccio notare che se volessi fare così sarei seduto al tavolo di Amanda, e questo mi fa guadagnare qualche punto. Le dico che io voglio aiutare Victoria, se solo me lo permetterà. Che sia tenerle compagnia, ascoltarla, vorrei poter fare qualcosa. Ma Roxanne deve permettermi di farlo, non scattare a ogni cosa che faccio o dico. Lei ci pensa un attimo e mi promette che me lo lascerà fare, a patto che io la faccia pagare a chi ha ridotto Victoria così: Amanda. Ho un brivido lungo la schiena, ricordando cosa Amanda sia in realtà, e commento che forse non sarà così semplice, ma va bene.
A questo punto Victoria, che fino ad ora non aveva spiccicato parola, mi salta praticamente addosso, mi abbraccia (e fin qui ok) e mi schiocca un bacio TROPPO vicino alla bocca per i miei gusti. La scosto e fermamente le ricordo che gli abbracci vanno bene, ma non oltre. Soprattutto adesso che sto con Diana. Victoria replica che quando vorrò una donna vera potrò andare da lei. Lascio correre, speravo che questa brutta avventura le avesse insegnato qualcosa ma evidentemente la stronzaggine è ancora potente in lei. Pazienza.

Cerco Diana con lo sguardo, voglio scusarmi per la scena ma vedo che non c’è e che sul piano del tavolo ci sono dei bei segni evidenti di unghiate. Uh-oh.
Inizio a cercarla e la trovo quasi subito fuori, che sta parlando con un ragazzo nuovo, Andrew, da quel che so è un tipo a posto. Chiedo scusa a Diana, faccio gli occhioni cucciolosi e puntando sull’essere il suo fidanzato, figo, leggermente ansimante e con un velo di sudore per la corsa, tiro per eccitarla (vigliacco! Però avevo bisogno di una riconferma che non fosse solo un “ok, va bene, tranquillo”). Il tiro riesce ottimamente e via, bacio passionale! Se non che Diana fallisce il suo di tiri, e per un attimo pensa ad Andrew, che è un bravo ragazzo e soprattutto è NORMALE. Mi accorgo che è “distratta”, ma nella mia coglionaggine penso che sia ancora un po’ arrabbiata per Victoria e non mi preoccupo.
Andrew, un po’ imbarazzato, mi dice che non ci stava provando con lei (eh? Che sta dicendo?), ma che l’invito per una serata fuori è valido, per entrambi. Declino dicendo (a bassa voce, non per non farmi sentire da Diana che tanto sente sempre tutto, ma perché mi pare di aver colto dai telefilm che si debba fare così) che stasera abbiamo… ahem… altri piani. Andrew mi da una pacca sulla spalla, si scusa e se ne va.
Prima che Diana possa farsi l’idea sbagliata le spiego che i miei ci tengono a darle un benvenuto un po’ più formale e che stasera si pensava ad organizzare una cena speciale, doveva essere una sorpresa.. Lei mi rassicura, non ha bisogno di cerimonie per sentirsi benvenuta in casa mia, e questo fa sparire le ultime preoccupazioni che avevo sulla sua reazione.

Non ricordo esattamente quando, ma ho nuovamente scrutato nell’abisso scoprendo che il modo migliore perché Titania sperimenti emozioni umane sarebbe… che vivesse da umana, ovviamente! Parlo di queste cose a Diana, che non mi sembra convintissima. Che sia d’accordo o meno, decido che stanotte farò in modo di convincere Titania a tornare da Auberon. È già passato del tempo (forse a Faerie ancora di più, forse meno… meglio non rischiare), e Auberon non è certo famoso per la pazienza.

Difatti, quando  finita scuola torniamo verso casa la nebbia fatata si fa ancora più fitta nelle ombre della sera. Rumore di zoccoli, ed emergono alcune figure a cavallo. Figure con palchi di corna sulla fronte. I cavalieri di Auberon.
Uno di loro si fa avanti presentandosi come Cavaliere del Falco (il cui stemma sono due torri unite da un ponte che passa su un fiume e è bardato di rosso e oro…), riferisce che (come temevo) la pazienza di Auberon si è esaurita. Faccio presente che Auberon non mi aveva imposto limiti di tempo ma ovviamente non mi sta a sentire. Lo prego di riferire ad Auberon che se mi concederà ancora un po’ di tempo farò in modo che Titania torni da lui. Implorare ed umiliarmi davanti ad un fatato è una cosa che non farei praticamente per nessuno, ma per Diana lo faccio più che volentieri.
A questo punto Ezio si è ritrovato in conflitto con se stesso, dato che non sapeva bene come reagire davanti a questa mia richiesta. Alla fine ha optato perché il Cavaliere del Falco rifiutasse e ci caricasse assieme agli altri cavalieri.
A questo punto Diana, da brava lupacchiotta testona, voleva rimanere (a che pro non lo so, dato che era ancora sotto l’hex di Darius e quindi non avrebbe potuto fare loro del male), io propendevo per una ritirata strategica. Fortunatamente Diana ha fallito rimanendo paralizzata dal terrore mentre il mio tiro è riuscito, quindi ho potuto caricarmela in spalla e sgambare via (salvataggi Diana 3 Ambrose 1). Purtroppo è stato un successo parziale, e dato che non mi andava di incappare in qualcosa di peggio o causare un gran casino (anche perché Ezio mi ha risposto che questa opzione avrebbe causato dei morti), MOLTO a malincuore ho lasciato una stringa al Cavaliere del Falco.
L’idea iniziale era di andare a casa mia, ma non mi sembrava un’idea geniale dato che anche i cavalieri avrebbero subito pensato a questa opzione, poi per fortuna mi sono ricordata di quel dettaglio dic olore di inizio sessione… il ferro di cavallo. Essendo tecnicamente umano, a me non causa problemi e quindi ho chiesto alla signora Rogers se potevo entrare in casa perché Diana era stata male. Lei si è precipitata a prendersi cura di Diana e, una volta visto che stava bene, con una scusa sono andato in bagno. Il tempo è decisamente agli sgoccioli, è ora di chiamare Titania.

Lavinia

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #199 il: 2012-06-08 23:47:24 »
Stavolta è da sola. Non mi incenerisce immediatamente (cosa che un po’ temevo, dato che sto direttamente contravvenendo a una sua “gentile richiesta”). È in generale più affabile dell’ultima volta.
Le dico ciò che ho capito: che so perché se ne va da Faerie, e che posso offrirle una via di fuga: se lei tornerà da Auberon, quando si annoierà della vacuità di Faerie e sentirà il bisogno di esperienze, emozioni e sentimenti veri potrà venire qui e vivere da umana per un po’, magari anche venire a scuola con me e Diana se la cosa le farà piacere. Vivere e fare esperienze da mortale. Lei giustamente si arrabbia, accusandomi di essere arrogante (la modestia non è una mia virtù, in effetti) a pretendere di sapere cosa voglia la regina delle fate. Fortunatamente riesco a calmarla, le faccio presente che sì, ho questa presunzione perché io non sono una fata, ma nemmeno un umano normale. Che forse ci voleva qualcuno che ha visto e vissuto in entrambi i mondi per capire che è questo che desidera.
Questo sembra piacerle, l’idea che non ho colto questo suo desiderio perché sono “migliore” ma perché “diverso” probabilmente la rassicura, però continua ad esitare. Fa presente che se lei vivesse sulla Terra da umana, allora Auberon avrebbe gioco facile nel venire a prendersela. Tento il tutto e per tutto e le dico che in caso ci penserò io a lui. Vedo che sta per impermalosirsi di nuovo, quindi aggiungo in tono tagliente: “Già una volta l’ho convinto a darmi qualcosa di più e se ne sta pentendo”. Questo pare convincerla e mi promette che fra poco esaudirà la sua parte del contratto, a patto che io prepari il terreno per la sua venuta. Non ho la più pallida idea di cosa questo voglia dire e mi puzza di sola lontano un miglio, ma dato che ho ben poche alternative accetto. Le faccio presente che però se lei non torna subito da Auberon i cavalieri torneranno alla carica, e quindi potrebbe non esserci nessuno a preparare alcunché. Lei ride e dice che ci manderà un campione.             
Oh merda. Prima ancora che prosegua la frase, ho già capito di chi parla. Jordan. Non so come reagire, da un lato sono felice perché vuol dire che non è morto-morto, dall’altra… e adesso che cazzo gli dico? Come reagirà Diana? Jordan campione, ma scherziamo? Inizio a sentire un nodo allo stomaco, brutto segno....

Torno da Diana, che ormai si è completamente ripresa. Usciamo per andare verso casa e le riferisco in sintesi quanto accaduto. Prima che possa arrivare alla parte su Jordan, lui compare. È più vecchio di qualche anno e sembra decisamente più maturo. Sto ancora cercando le parole da dire, una scusa sufficiente per averlo ammazzato e, peggio, averlo fatto finire a Faerie. Jordan si inginocchia davanti a me (e già qui partono i campanelli di allarme) e inizia a parlare. Dice come finire a Faerie sia la cosa migliore che gli sia mai capitata, come abbia capito molte cose, come abbia capito che non è colpa mia se è morto (no, non è vero! Che diamine, l’ho ucciso per una sciocchezza!), che ha capito che io volevo aiutarlo, che ha capito… che mi ama. Oh cazzo. Avverto, più che vedere, Diana che diviene lupo e corre via (ha sentito il bacio che Jordan mi aveva preso a forza durante la prima sessione, sembra un’epoca fa). Il nodo allo stomaco peggiora, mi viene un enorme groppo in gola e devo trattenermi per non urlare a Jordan, per non mettergli le mani addosso. Lui continua a blaterare stronzate d’amor cortese, cercando di rimanere calmo (ma la voce mi trema comunque un po’ e il tono è tagliente), gli dico di lasciar perdere. Che sto con Diana, e per lei provo le cose che lui dice di provare per me. Che non posso amare nessun altro, nemmeno lui. Lui per tutta risposta mi guarda e dice: “Posso aspettare”. Ok Jordan, non ti ho preso a cazzotti ora, non credo lo farò mai più. Ho perso già troppo tempo e chissà dove sarà Diana, devo andare a cercarla. Jordan però deve restare qui. Ci metto un bel po’ a convincerlo ma ce la faccio. Mi offre la sua spada. Faccio presente seccato (altri secondi preziosi che se ne vanno, ogni parola sembra durare minuti) che non so usarla. “Beh,  ma sei della stirpe fatata…” Quando è troppo è troppo. Io non sono un fatato Jordan, non sono uno di quelli che t
i hanno preso e fatto il lavaggio del cervello finché non sei diventato così, uno schiavo di ogni loro capriccio, felice di aiutare la persona che ti ha ucciso come si ucciderebbe un insetto. Ma tanto anche se glielo dicessi non capirebbe. Dico soltanto “Io sono umano”, mi assicuro che vada a casa mia (un po' sono preoccupato anche per i miei genitori) e corro dietro a Diana.

Ora, io sono una persona estremamente emotiva. Sono una di quelli che piangono ogni volta che Mufasa muore, piango alla fine di Billy Elliot, piango durante Philadelphia, mi commuovo per un nonnulla insomma. Allo stesso modo vengo “contagiata” da rabbia, delusione, ma anche gioia e pucciosità. Insomma, è facile che mi faccia trascinare dalle emozioni, anche giocando. Poi finita la sessione passa tutto. Ma stavolta scrivendo questo AP qualcosa lo sto sentendo. Molto leggero, ma quel senso di malessere è lì, in sottofondo, e ci rimarrà finché non finirò di scrivere e di ripensare così a fondo agli avvenimenti della sessione di ieri. Scrivo questo "disclaimer" per dare un’idea di quanto fossero forti, quelle emozioni.

Fra il momento in cui Diana se ne è andata e la mia scena successiva c’è stato un bel po’ di tempo, almeno un quarto d’ora se non 20 minuti. Tempo che ho passato stando fisicamente male, scrivendo in chat invece di commentare live perché non mi fidavo della mia voce, con un nodo in pancia assurdo e cercando di ricacciare indietro le lacrime. Mi sembra di non riuscire a combinare nulla di giusto: provo ad aiutare la gente e finisco per peggiorare la situazione (ripenso alla scorsa sessione, quando volevo aiutare Diana e per tre volte è stata lei a salvarmi), finisco per fare del male alle persone attorno a me (prima Jordan, adesso Diana, stamattina Walter, anche se lui un po’ se lo meritava). Sono pieno di rabbia, rabbia per Jordan che ha dovuto arrivare ora, rovinando tutto, e che si rifiuta di vedere la mia colpa, non permettendomi di fargli le mie scuse e sentirle accettate; rabbia per Diana che è fuggita senza una spiegazione, fosse anche solo uno schiaffo in faccia; rabbia per me, che avrei dovuto in primo luogo non ammazzare Jordan; rabbia per i fatati, che pensano di poter giocare impunemente con le nostre vite: prima me, poi Diana, ora Jordan.
E questo pensiero mi causa anche una tristezza immensa e un rimpianto: io volevo riportare indietro Jordan, è il motivo per cui sto svendendo il culo stringendo patti a destra e a manca con creature che vorrei non dover vedere mai più in vita mia. Ma questo non è Jordan. Il vecchio Jordan era uno stronzo ed un coglione, ma era anche così pateticamente umano. Coi suoi dubbi, con le sue debolezze. Era qualcuno che potevo capire, con cui relazionarmi, se possibile aiutare. Per lui, provavo qualcosa, avrebbe potuto esserci dell’altro.
Questo non è Jordan, non più. È una creatura di Faerie, la sua personalità rimpiazzata con un cavaliere da saga arturiana. Non ha nessuna delle debolezze di Jordan che mi attraevano, e anche il suo amore… quanto è sincero, e quanto è frutto del lavaggio del cervello che ha subito? È qualcosa di vero, o solo l’ennesima illusione di Faerie? È qualcosa che posso accettare, anche se non ricambiare, o un veleno?
Mi ero immaginato cosa avrei detto a Jordan quando sarei riuscito a riportarlo indietro. Tanti scenari: che mi perdonasse, che mi rifiutasse, che cercasse vendetta, che volesse nuovamente il riposo della morte, e mille altri. È tornato, e scopro che ancora una volta il prezzo non l’ho pagato io, ma lui. Mi sento male per questo, perché tutto ciò che chiedevo era la possibilità di dimostrare che sono in grado di assumermi le mie responsabilità e chiederli, no, implorare, il suo perdono. Scopro invece che questa possibilità mi è stata tolta, forse per sempre (questa cosa non l’avevo realizzata ieri giocando, ero troppo agitata. L’ho capito adesso e, ragazzi, se fa male). E invece di cercare il suo perdono, mi sono ritrovato a rivolgergli parole dure e di rifiuto, e non se le merita, dato che è colpa mia se è finito a Faerie, se si ritrova in questo stato. E mi sento ancora più in colpa perché è stato mandato qui a combattere, morire se necessario, per me e Diana. Per chi l’ha ucciso, e la persona che ha ciò che lui vorrebbe. E lo farà con gioia.

E poi c’è Diana. Diana, per cui morirei, Diana che è la prima persona che ho amato, Diana a cui ho causato tanti, troppi problemi, più di quanti ne abbia risolti. Diana che mi ha abbandonato, a ragione dopo quello che è successo con Victoria questa mattina e Jordan ora, ma che è riuscita a farmi sentire completamente abbandonato con questo gesto. E non so dove sia finita, se sia al sicuro, se vorrà ancora vedermi, parlarmi. Dove dormirà stanotte? Farà sciocchezze?
A rabbia, dolore, rimpianto e frustrazione si aggiunge anche la preoccupazione. Vado a cercarla, ma non sono molto in me. Mi tremano le mani (anche fuori dal gioco), e mentre la chiamo, senza accorgermene, inizio a grattarmi nervosamente. Le braccia, il volto. Mi graffio, in alcuni punti a sangue, ma sono troppo sconvolto emotivamente per accorgermene.
Il fatto di assistere alla scena fra Diana e Darius al caffè non aiuta. Non per gelosia di Darius, ma perché Diana lascia intuire che non intende tornare a casa mia stanotte, e questo ovviamente non aiuta. Però vedo che adesso riesce a fidarsi di lui, e questo mi rincuora, perché almeno se ha deciso di rompere con me non sarà sola.

Trovo Diana al caffè del mercato coperto. È con Darius, stanno parlando tranquillamente e questo mi fa tirare un sospiro di sollievo perché anche se non mi fido al 100% di lui, so che vuole aiutarla. Diana è al sicuro e, ancora meglio, sta iniziando ad accettare la sua parte lupo.
Parlare mi è difficile, sia perché mi manca il respiro, sia perché controllare il tono per evitare di essere troppo duro non è facile. Non devo avercela con lei, per quanto la tentazione sia grossa. E le lacrime e il groppo in gola di certo non aiutano (anche fuori dal gioco. Questo è uno dei motivi per cui non sono troppo convinta della funzione live degli hangout, non per certi giochi).
Cerco di controllarmi, mentre faccio un bel respiro profondo cerco una frase neutra da dirle… e non ci riesco. “Allora, devo dire ai miei di non preparati il letto stasera?” Non era quello che dovevo dire. Non era quello che VOLEVO dire. Perché l’ho detta? Perché se Diana mi lascia adesso starò male per un bel po’, ma poi non dovrò più preoccuparmi di soffrire così? Di fare soffrire lei? Non lo so. Anche adesso, ripensandoci, non ne ho idea.
Diana fa notare giustamente che i fatti della giornata l’hanno messa sotto pressione ed aveva bisogno di una passeggiata per schiarirsi le idee. Giusto, nulla da dire. Che doveva fare quando è arrivato Jordan versione cavalier servente a dichiararmi il suo amore? Non doveva lasciarmi lì da solo, senza una parola, a confrontarmi con lui senza lei al mio fianco. A dovergli dire “levati dai piedi”, a insistere perché mi si staccasse di dosso, a cercare di fargli capire che io amo solo Diana e c’è posto solo per lei nel mio cuore e nella mia mente. Che, soprattutto, non dove lasciarmi lì a chiedermi dove fosse finita lei. Se stesse bene. Lasciarmi a preoccuparmi, di nuovo per la sua incolumità. Io voglio proteggerla.
Glielo dico, ma non è facile. La voce mi si spezza più volte, certe parole forse non si sentono nemmeno. Mi impongo di non piangere, ma a metà discorso capisco che provarci è inutile. Mi devo fermare un paio di volte per calmarmi (as usual, avrei evitato volentieri ma queste cose stavano succedendo anche a me). Poi sto zitto, e non so cosa aspettarmi, se una scenata, un rifiuto, un abbraccio, cosa.
Per fortuna i miei timori erano infondati. Diana mi perdona (forse si sente anche un po’ in colpa per avermi ridotto così, ma ehi, me lo merito tutto), mi dice diverse cose ma ora non le ricordo, ero troppo preso ad elaborare il fatto che lei stesse scegliendo di nuovo me, anche dopo questo mio ennesimo pasticcio. Tutto il grumo di emozioni che avevo dentro si scioglie. Quasi tutto: continuo a sentirmi terribilmente in colpa per Jordan, e  incazzato come una biscia con le fate. Capisco però che Darius è dalla nostra parte, e ne sono sinceramente felice: non riesco a capirlo e quando ho provato a parlarci mi è sempre andata male, magari questa è la volta buona. Diana mi chiede di farle una promessa, la stessa che ha già chiesto a Darius: che anche dopo ce questa storia con le fate sarà finita, resterò al suo fianco. Mi sento per un attimo ferito dal fatto che debba chiedermelo e non sappia già la risposta, ma che diamine, non mi sembra il momento di innervosirsi di nuovo. Per lei mi infilerei all’inferno con un biglietto di sola andata, certo che resterò al suo fianco.

Diana dichiara che adesso c’è bisogno di rinsaldare il nostro legame, e ci metto un attimo a capire cosa intenda. Salutiamo Darius e andiamo a casa mia. Jordan è sdraiato sull’erba del salotto, fissa le stelle sul soffitto. Scambiamo qualche frase, ma anche qui è tutto un po’ nebuloso. Io e Diana andiamo verso la mia camera da letto, e dopo un inizio un po’ goffo (che volete farci, siamo entrambi verginerrimi, anche se Ezio continuava a dimenticarsene…), Facciamo l’amore. E anche se è la prima volta per entrambi, riusciamo a renderla una cosa non imbarazzante e anzi piacevole. Mi rendo conto che per quanto mi piaccia considerarmi una persona sincera, nei confronti delle altre persone mi trattengo sempre un po’ perché ho paura di fare loro del male. Con Diana posso lasciare questa paura da parte, perché mi ha appena dimostrato che lei rimarrà al mio fianco. E anche se non vorrei farlo, perché so che la sua risposta la legherà a me in maniera potenzialmente dannosa, le chiedo di continuare a farlo: di non abbandonarmi di nuovo, di restare al mio fianco come io ho promesso di restare a fianco a lei. Lo promette, e non so se fare i salti di gioia o preoccuparmi. Quando ho perso il controllo ho ucciso Jordan, e lui era una persona verso cui avevo un interesse tutto sommato superficiale. Cosa farò a Diana se mi succederà di nuovo? Non voglio pensarci, meglio dormire. Con lei di fianco, stanotte non farò brutti sogni.

Ezio

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #200 il: 2012-06-09 06:58:45 »
Un paio di cose: che la prima volta sia sta piacevole dimostra chiaramente la natura fatata di Ambrose.


Jordan era il bang per cui sono stato indeciso una settimana, ed è stata la ragione per cui il Cavaliere ha caricato: non volevo sbatterti il portone in faccia, ma... mi serviva un villain che facesse PAURA per introdurre Jordan.


Ambrose adesso sembra tanto carino, ma vi avverto: Darius l'ha definito come "Il mio Capitan Hammer"...
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Giulia Cursi

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #201 il: 2012-06-11 18:06:31 »
Una settimana tranquilla, finalmente.
E’ bello andare a scuola con Ambrose, anche se ancora devo abituarmi all’idea che stiamo assieme, mi sembra tutto così strano…
Nell’atrio arriva Walter, vuole ancor protezione per se e i suoi amici. Ma che siamo dei cani da guardia? Loro sono in 10 potrebbero benissimo battere chiunque con il numero se solo tirassero fuori un po’ di orgoglio. Ambrose cerca di insegnare loro a essere forti, a essere dei predatori e non delle prede, ma è tutto inutile, se per anni hai vissuto da perdente rimarrai perdente.
Ad un certo punto mi stanco e ringhio a Walter “Siete in 10 dannazione! Tira fuori un po’ di spina dorsale invertebrato e diventa il capo di questo gruppo!”.
Mi da’ uno schiaffo! Finalmente una reazione! A quanto pare questo insulto gli ha fatto male.
Ci paragonano ai bulli… dov’erano loro l’anno scorso? Comodo venire a chiedermi favori adesso, a professarsi miei amici! Finalmente si mostrano per quello che sono, dei codardi opportunisti.
Mi becco un sacco di insulti riferiti anche all’alcolismo di mio padre, alla morte di mio cugino ecc… fanculo tutti, in fondo non gli fregava di me prima quando venivo a scuola con i lividi delle botte di mio padre, figuriamoci se erano davvero interessati a diventare miei amici ora!

Qui i dadi mi hanno tradito su uno Shut down quindi pessima figura. Però per lo meno Ambrose e Diana non dovranno più preoccuparsi di quei rompi scatole se non come nuovi bulli.

In classe noto e sento un sacco di cose, Victoria ha un aspetto orribile ed è palesemente terrorizzata, in particolare da Erica e Amanda… vampiro… perché non mi stupisco? Un po’ mi spiace per Victoria, ma non abbastanza da andare a parlarle, 4 anni di angherie e cattiverie non si cancellano così in fretta.
Parlo un po’ con Darius della situazione critica della classe, e conveniamo che ci sono diversi soggetti pericolosi a cui stare attenti.
Spero che Darius mi abbia perdonato per averlo quasi ucciso... non posso parlarne a scuola aspetterò un momento migliore.
Nel frattempo sento che Erica alza la cresta… quanto sopporterà tutto questo Amanda? Le sta lentamente mettendo i piedi in testa e non è una mossa intelligente.
Durante la lezione di Bock Ambrose si offre volontario, che mossa pessima. Difatti Bock inizia a fare battutine e sfrutta il legame di sangue per zittire Ambrose e ci riesce ovviamente.

Inizio a prevedere l’andazzo della sessione,  mi rendo perfettamente conto che Ambrose non ha intenzione di tradire Diana, ma dannazione si va pure a buttare in situazioni equivoche e sento che anche con tutta la buona volontà questa cosa potrebbe benissimo portare ad una veloce rottura.

In mensa siedo da sola con Ambrose e mentre mangio sento chiaramente che Amanda non sopporta l’atteggiamento altezzoso di Erica, si è già stancata di lei? Al loro gruppo si unisce quella strega di Catherine, vuole cambiare capo. Perché queste ragazze ci tengono tanto a fare le bambole di Amanda?
Non faccio in tempo a finire di mangiare che Ambrose si dirige da Victoria con un budino e glielo offre, quell’animo sensibile sarà la sua rovina. Parlano un po’ e ascolto distratta poi Victoria si alza, abbraccia Ambrose e lo bacia! E che cazzo!
Esco dalla mensa prima di sbottare, sento la mente affollata di rabbia ed altre mille emozioni e ho bisogno di camminare. Lascio i segni dei miei artigli sul tavolo, così che Ambrose capisca che ho visto tutto e come l’ho presa.
Uscita dalla mensa mi ferma Andrew… un nuovo studente venuto dalla California che sembra uscito da una puntata di OC… cavoli che figo!
Mi chiede di parlare e beh è gentile quindi accetto, chiacchieriamo un po’ e ad un certo punto mi chiede di uscire la sera, perché gli piaccio.
COSA?! Ma che scherza?

Qui Giulia la pensava come Diana: qualcuno gli ha fatto il lavaggio del cervello. Sicuro!

A quanto pare è serio e nel momento in cui inizio a dire che ho un ragazzo compare di corsa Ambrose! Che situazione imbarazzante!! Non resisto e lo bacio, ma mi passa per la mente Andrew, con la sua normalità, il suo fare rilassato… no no no!
Beh Andrew si rivela un grande e si scusa di aver ci provato con me, poi ci invita a uscire. Ambrose declina sottintendendo chissà quali intenti per la notte… CHE?! Spero scherzi! Mamma mia quanto sto arrossendo!


Seconda parte tra poco.
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Ezio

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #202 il: 2012-06-11 18:58:58 »
Mi da’ uno schiaffo! Finalmente una reazione! A quanto pare questo insulto gli ha fatto male.


No. Ha fatto male all'MC.
Hai usato lo stesso insulto che usava mio padre per "spronarmi" quand'ero un ragazzino.
Ho fatto reagire così Walter per sfogare la MIA rabbia ^^
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Lavinia

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #203 il: 2012-06-11 19:03:12 »
Yep, io ne ero al corrente e sapevo che dopo quella non c'era modo di fare pace con Walter, anche per quello non ho insistito più di tanto.
« Ultima modifica: 2012-06-11 19:17:11 da Lavinia »

Ezio

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #204 il: 2012-06-11 19:14:20 »
Maledetta metaplayer XD

Comunque... la piantiamo di centrare le mie vulnerabilità giocando a Monsterhearts? No perché tra Diana, Darius e Ariel...
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Mr. Mario

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #205 il: 2012-06-11 19:28:29 »
Spiacente, non funziona così. Non c'è modo per stare al sicuro, se la storia deve essere feroce. :)
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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #206 il: 2012-06-12 08:49:21 »
No. Ha fatto male all'MC.
Hai usato lo stesso insulto che usava mio padre per "spronarmi" quand'ero un ragazzino.
Ho fatto reagire così Walter per sfogare la MIA rabbia ^^

Nuu Ezio non lo sapevo!!!  :'(

Cavoli però mi è proprio uscito dal cuore, Walter se lo meritava davvero! Però buuuuuuu per Ezio! Beh purtroppo l'ho detto che Diana è l'esaltazione di certi miei difetti grossi, tipo le parole feroci.
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Lavinia

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #207 il: 2012-06-12 09:23:01 »
Giulia, io 'sta cosa l'ho imparata durante una giocata di A Flower for Mara in cui ho detto più o meno al stessa cosa al suo personaggio. Però quella volta era un personaggio abbastanza trasparente, non nerd casuale 27, e ci è rimasto davvero malissimo povero! :(

(AP! AP! AP!)

Ezio

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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #208 il: 2012-06-12 11:30:54 »
No. Ha fatto male all'MC.
Hai usato lo stesso insulto che usava mio padre per "spronarmi" quand'ero un ragazzino.
Ho fatto reagire così Walter per sfogare la MIA rabbia ^^

Nuu Ezio non lo sapevo!!!  :'(

Cavoli però mi è proprio uscito dal cuore, Walter se lo meritava davvero! Però buuuuuuu per Ezio! Beh purtroppo l'ho detto che Diana è l'esaltazione di certi miei difetti grossi, tipo le parole feroci.


Figurati.

Io sono 4 sessioni che faccio di tutto per entrarti sotto la pelle. Non avrebbe senso lamentarmi quando mi succede la stessa cosa.
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Re:[AP][Monsterhearts] Cose che ti giudicano dall'oscurità
« Risposta #209 il: 2012-06-12 12:07:20 »
Non c'entra nulla...
Ma ok, mi sono rimessa al passo!

Nella vs campagna lo Stregoncello vuole essere Chosen.
Nella mia il Ghoul vuole essere Chosen...

Come cambiano le prospettive in 5 sessioni, vero?

A parte questo devo dire che sono una fan assoluta di Jordan. Piccipù!!!
(Sarà feeling tra MC?)  8)
Co-Creatrice di DILEMMA. Amante del GWEP. Non mettetemi in difficoltà con ambientazioni storiche. Il mio amore per Kagematsu/KaGaymatsu tocca le stelle.