«Il vostro fato dunque torna a incontrare quello di noialtri. È curioso il destino, con le sue trame intricate e i suoi inintelligibili obiettivi. Ho interrogato gli astri per rivelarlo, ma ah! A che vale? Tanto più si procede nella ricerca delle parole del creato, tanto più esse si fanno aliene e indecifrabili alle orecchie di noi semplici umani, che al più possiamo capacitarci della nostra misera, e comunque meravigliosa, esistenza.»
Una sorta di "benvenuta" melodrammatico, per intenderci. Perchè la melodrammaticità di Venerdì non vada perduta.