Grazie per i pareri, ragazzi!
Ragionare su questi concetti di "dedizione al gioco" è molto importante per me.
Creare la giusta "chimica" in una partita è un concetto che mi affascina da sempre (e che vorrei applicare il più spesso possibile alle mie partite).
Io ho un giocatore che è totalmente impermeabile a qualcunque mio "bang".
Trovare il giocatore demotivato è una cosa che ammazza le partite (e che mette a disagio gli altri giocatori, soprattutto quando gli altri al tavolo fanno delle otttime performance, creando una struttura molto forte).
Vi faccio un esempio che mi è successo un mucchio di volte con un giocatore di Monster Hearts (io faccio l'MC).
Prima sessione:
Manuela: Dimmi "X"... com'è d'aspetto la persona che ti siede di fianco in classe?
Risposta di "X": non lo so. -.-
Manuela: "Dimmi com'è il paesaggio di fronte a casa tua"
Risposta di "X": "un giardino..." (ok, va bene, grazie, fin qui ci arrivavo da sola, visto che abiti in una villa! dimmi qualcosa di particolare, no??)
Seconda sessione:
Manuela: Dimmi, "X", come ti senti in questo momento? (il pg aveva "perduto" qualcosa di molto prezioso, qualcosa che rapresentava il suo potere)
Risposta di "X": direi spaventato e deluso.
A quel punto pongo di fronte a "X" diverse occasioni per confidarsi con qualcuno dei png "triangolari" (cioè i png che nel sistema di AW fanno triangolo con 2 pg).
Me ne vengono fuori 4-5 scene tutte uguali!!!!
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Con questo pg che sbatte i piedini per terra, e on fa NULLA per cercare di risolvere la situazione. Vi giuro, avrei ucciso il giocatore.
-.-
Appena ho avuto una mia mossa valida ho messo "l'oggetto" in mano a uno dei PNG più controversi.
Ma io dico...
Possibile che a questo giocatore non sia venuto in mente di controllare "guardando nell'abisso"

?
Alla fine ho dovuto dirglielo io.
-.-
Vabbè...
Tutto questo per dire: si, Giulia, cerca persone che davvero vogliono provarlo.
I giochi che mettono in campo tanti sentimenti non rendono se giocati da persone che "aspettano la pappa pronta nel piatto", o che hanno paura a mostrare davvero "amore" per il proprio personaggio, rendendolo trimensionale mettendo qualcosa di loro.