Per i non anglofoni, qualche info sul gioco.
Prima di tutto, è un gioco fatto per essere giocato a squadre, o gruppi, di più persone divisi in maschi e femmine. Il numero minimo di giocatori per farlo funzionare è quindi 3 (con una/o di sesso diverso dagli altri due), e con 3 funziona al 50% perchè in pratica quello/a che rimane da solo/a fa da sponda per far giocare gli altri. Per farlo funzionare bene (dice l'autore) servono almeno 4 persone, 2 maschi e due femmine.
Quindi temo che sarà davvero difficile farlo partire. L'ho inserito troppo tardi a prenotazioni in gran parte già fatte. E se è vero che secondo Claudia e Michele dovrebbero esserci un buon numero di niubbi curiosi, io da una parte sono scettico, a dall'altra ci vorrebbe comunque qualcuno in ogni squadra a gestire e dirigere le interazioni e a dare l'esempio, se lo gioco con gruppi totalmente niubbi temo scene mute con la gente che mi guarda in faccia a chiedermi il senso del gioco...
Comunque, ecco le info:
Scopo del gioco è creare la storia della rottura di una relazione felice (e sì, sempre tragedie e drammi, mai un gioco di coniglietti felici... anzi, no,
ne esiste uno... ). E qui già la volta precedente in cui l'ho provato abbiamo sbagliato tutto iniziando con una relazione disfunzionale e non sincera, contribuendo al non funzionamento del gioco.
Questa è la seconda volta che provo a giocarlo, quindi, e stavolta a differenza della precedente mi sono studiato regolamento, actual play e ho tampinato l'autore con alcune domande, quindi si spero di non fare più gli errori della volta precedente: ma aggiungete questo ai rischi del gioco. (so che non sto facendo molto per attrarre giocatori a dire queste cose ma preferisco avere giocatori motivati perchè vogliono provare anche loro questo specifico gioco, che non giocatori interessati ad un divertimento garantito qualunque)
Il gioco è diviso in tre fasi, con regola diverse: prima della rottura, durante la rottura (la vera e propria scena della rottura non viene giocata) e dopo la rottura. La terza fase è quella drammatica. Nella prima si conoscono i personaggi (i maschi giocano lei, le donne giocano lui. E lui e lei devono essere creati come appartenenti alla classe sociale, classe anagrafica ed economica compresa fra gli estremi presenti nei gruppi. O per dirla più semplice, se le donne hanno dai 16 ai 34 anni, lui deve avere un età compresa fra i 16 e i 34 anni), e si seminano le prime tensioni. Nella seconda fase li si vede allontanarsi.
Sin dalla prima fase, sul tavolo ci sono 4 dadi neri. Chi li prende per aumentare i propri tiri deve inserire elementi che possano evocare roditori, topi, e se ne prende tanti anche qualcosa di mostruoso (solo evocare, nelle prime due fasi, senza nulla di concreto).
Nel frattempo, i tre tratti che caratterizzano i personaggi si corrompono. All'inizio sono "needy, stubborn, trust". Man mano cambiano. "Needy" diventa "Greedy". "Stubborn" diventa "Cunning". e "Trust"... trust diventa "Murderous"...
E con ogni scena, il valore di "relationship" cala. il momento in cui raggiunge zero marca il passaggio fra la prima e la seconda fase. Quando si entra nella terza fase, è negativo, e può anche essere molto negativo (la seconda fase non ha un numero preciso di scene, bisogna impegnarsi per finirla presto, prima che relationship cali troppo)
Nella terza fase, si giocano gli incontri fra i due post-rottura. Ognuno dei due lotta non più per sovrastare l'altro, ma semplicemente per non umiliarsi (o non fare figure umilianti, tipo gazzarre, comportamenti infantili, ripicche, stalking, etc.). E lotta contro quel punteggio negativo di relationship che ormai può essere davvero grande...
Per non umiliarsi si è tentati di ricorrere ai dadi nero. Accelerando la trasformazione dei tratti.
Riassumendo, le due persone che abbiamo visto nella fase uno essere due personaggi positivi, "gente come noi", in una sana e felice relazione di coppia, a questo punto si stanno distruggendo a vicenda in ripicche, acrimonie, tentativi maldestri di rimettersi insieme o di liberarsi dell'altro, etc, e sono notevolmente cambiati nelle scene precedenti.
I dadi neri qui svelano il loro ruolo principale: sono una via di fuga. Prendili, e non solo eviti umiliazioni al personaggio, ma trasformi questa storia in un horror. Nella terza fase se ne prendi tanti devi rendere sempre più esplicito che il tuo personaggio è in realtà un mostro mutaforma assassino che si ciba di esseri umani. Dai, ammettilo... non è molto meglio, rispetto al vederlo fare figure ridicole o umilianti, magari le stesse che hai fatto tu in passato o hai visto fare ad amici o amiche?
I dadi neri servono a diminuire la tensione, se diventa insostenibile. Una storia di topi mannari antropofagi è molto più "safe".
Ma anche con l'aiuto di quei dadi, dal circolo vizioso della terza fase si esce solo in due maniere: entrambi devo riuscire a non umiliarsi in due scene consecutive dimostrando di "aver superato" il trauma e di poter andare avanti con le loro vite (e non è per niente facile, e il punteggio di relazione negativo diventa sempre più grande con ogni scena), o
uno dei due deve morire.
Notare come questa "escursione nel romanticismo" abbia dei cuoricini rosa in copertina...