Moreno, sono completamente d'accordo. Ogni tipo di personaggio mette in evidenza di per se determinate tematiche (es. misticatore l'aspetto della fede [folle], il chopper il senso della banda ecc ecc che poi possono essere sviluppati in modi diversi).
diciamo che la mia idea è questa: scegliere il tipo di apocalisse (credo appunto vincerà quella selvaggia/dinosauri da quanto ne so), poi far scegliere i booklet ai giocatori. Non devono sapere le regole per scegliere tanto, si va a gusti (anche perchè le regole su 4 le ha lette 1... [si, lo so che sarebbe meglio il contrario, ma non si può fare altrimenti]) e da quella scelta viene fuori che temi preferiscono affrontare.
Mi pare un po' dispotico scegliere io quali personaggi escludere
es. a me la fede non piace troppo come tema, non lo giocherei mai fossi un personaggio (a partire dal mio odio atavico per i chierici di d&d, anche se qui si ragiona su altre scale), come Mc lo potrei inserire come minaccia a seconda di quello che viene fuori alla prima sessione, ma di per se è un tema di fronte a cui, a pelle, rimango freddo.
però se a un giocatore piace guidare un piccolo culto o una cosa del genere mi dispiacerebbe tarpargli le ali.
tanto non devo preparare niente in anticipo come Mc (altrimenti non lo farei XD)
[tanto è un bel po' che si gioca insieme a vari giochi facendo a turno come "master" e ci conosciamo, siamo veloci a scegliere (seduti al tavolo: 5 minuti e ognuno sta già compilando il booklet (salvo essere troppo ottimista :-P [ad essere sincero 2 avevano già sfogliato il manuale la scorsa settimana quando si è finita una campagna ed espresso preferenze (chopper e sapientesta)] )]
È per quello che non me la sentirei di fare una selezione tra i booklet base.
È proprio così sbagliato?