Sul luogo da impostare in hangout di partenza posso darti ragione; a quel punto andrebbe probabilmente trovata una soluzione di compromesso. Un luogo dove i partecipanti si siano già incontrati e abbiano ricordi in comune, magari.
Altri modi per impostare? Boh, probabilmente il modo migliore sarebbe raffrontarsi con un gruppo che ci abbia provato.
Sul discorso generale "se anche si fa dal vivo in CON, la conoscenza del posto è superficiale": beh, sì. Ma in realtà non credo che infici particolarmente la giocata. Più precisamente, non credo che sia il punto della questione.
Per come l'ho vista io, scegliere il luogo vicino a casa aiuta molto a impostare la situazione di partenza. Ti dà il capannone di San Bonifacio o la sala comunale di Bertinoro come riferimento visivo immediato per vedere tutto il mondo devastato fuori, ti permette di creare un'immagine condivisa vivida e magari di avere meno la sensazione di 'vagare nel vuoto' quando stai mettendo nero su bianco i problemi concreti del Gruppo di Resistenza, come il fatto che i fiumi della zona sono stati corrotti dal Bliss o una comunità di montagna si trova isolata e nel letame.
Però, una volta che la partita è impostata, secondo me ci sono elementi più importanti per il vicino a casa e il gioco appassionato. I personaggi, prima di tutto: sono quelli che giochi alla fine, non l'ambiente - in quel caso tutta la storia del vicino a casa mi sembra più un escamotage per mettere qualcosa di vivido, sentito. E certo, un posto totalmente vicino a tutti sicuramente è un valore aggiunto ma non credo che la sua assenza pregiudichi particolarmente.
Non per come l'ho vissuta ora: quantomeno, andando avanti con la partita in hangout, vedrò di farmi idee maggiori.
Hai esperienze a riguardo di questo argomento, partite venute così così o simile?
