Cia Francesco
Memento Mori è un gioco che tratta di un gruppo di persone che affronta una minaccia che non può sconfiggere. L'idea mi ha da subito colpito, è un progetto ambizioso ed interessante. Sicuramente una delle cose più originali del gioco è come hai incorporato gli ingredienti di Mimic ed il topic di The Forge. Il primo ingrediente viene incluso nel gioco rifacendosi alla “Teoria Mimetica” di Renè Girard, secondo la quale ogni azione di un individuo è dettata dal bisogno di imitare qualcuno che l'individuo reputa più felice di sé, e che questo sentimento porta a sviluppare invidia ed antagonismo rispetto alla persona imitata. Nel gioco questo elemento è espresso dal fatto che tutti i personaggi cercano di ottenere, tramite i conflitti, i tratti del leader del gruppo, la Lanterna. Il topic di The Forge -che trattava di “ingannare la morte”, ovvero come poter continuare a giocare un gioco di roleplay anche dopo che il proprio personaggio è morto- si ritrova nel tema del gioco, ovvero giocare personaggi che si sa che verranno sconfitti. Come già detto, ho trovato queste due cose molto interessanti, e sono contento di aver potuto fare la review di questo gioco. Un'altra cosa che mi è piaciuta è come le meccaniche facciano sì che l'oscurità diventi via via più forte e si autoalimenti, mentre i personaggi diventano sempre più impotenti...e anonimi! (perchè bruciano tratti)
Purtroppo credo che il limite delle parole ti abbia tarpato le ali, ho trovato il testo difficile da seguire, un po' perchè in alcuni punti troppo sintetico, un po' perchè è scritto in maniera poco chiara. La meccanica dei conflitti ad esempio l'ho trovata piuttosto difficile da seguire per come spiegata nel testo, anche se fortunatamente l'esempio di gioco alla fine rende la cosa più chiara. E ci sono diverse cose che proprio non ho capito: la sconfitta dei personaggi va decisa a inizio sessione? Viene narrata? Viene interpretata? Prima o dopo aver definito la minaccia? Oppure si sa solo che avverrà, ma la si vedrà effettivamente solo a fine partita?
Inoltre non mi convince del tutto il giro di scene iniziali: ho capito che servono a presentare i personaggi e a determinarne le caratteristiche, ma la cosa non rischia di diventare ripetitiva? E poi, è voluto il fatto che in queste scene ci siano obbligatoriamente tutti i personaggi, mentre nelle scene di gioco i personaggi sono due?
Non ho neanche ben chiaro il funzionamento esatto delle scene. Chi inquadra le scene? Quando avviene un conflitto in scena? Il conflitto di un Seguace è incentrato sul tentativo di ottenere un tratto della Lanterna. Ma la scena? Come si lega il tratto alla scena? E come si rispecchiano in fiction gli esiti del conflitto? Cosa significa nella storia cercare di ottenere un tratto, ottenerlo davvero o cedere un dado all'oscurità? Ho trovato piuttosto debole il collegamento tra le meccaniche e la fiction, non capisco come le prime spingano verso la seconda, e come la seconda porti alle prime. Oppure semplicemente non l'ho capito, può benissimo essere una mia mancanza. Insomma, su questa parte credo serva dell'altro lavoro, ma non so quanto dipenda da una tua personale confusione riguardo e quanto invece dal limite di parole.
Un'altra cosa che non sono riuscito a chiarirmi è cosa spinge i giocatori a giocare. Perchè dovrei giocare un personaggio che so che alla fine viene sconfitto? Cosa ci guadagno? Oppure, chi me lo fa fare di essere la Lanterna, che statisticamente è il personaggio che viene sconfitto prima (dovendo fare un conflitto ad ogni scena)? Lo scopo del giocatore qual'è? Memento Mori è un gioco competitivo, in cui i giocatori cercano di farsi le scarpe a vicenda a favore del proprio personaggio? Personalmente non è questa l'impressione che ho avuto, ma le meccaniche mi sembrano andare in quella direzione...
Come appunti minori, non ho capito una cosa della meccanica di spareggio nei conflitti (pag.4): cosa significa “nel caso di ulteriore parità, l'entità con più dadi vince”? Non è già coperto dalla riga precedente? È un refuso?
Un altro piccolo dubbio che ho riguarda la gestione condivisa dell'oscurità: cosa succede se due giocatori dell'oscurità non sono d'accordo sull'andamento di una scena?
Ho trovato Memento Mori un gioco dalle idee molto molto interessanti, ma purtroppo eseguite in maniera non ottimale. Le meccaniche non sono spiegate in maniera chiara e non ho capito quale sia il loro scopo, ci sono alcuni “buchi” (ad esempio sul contenuto delle scene), e qualche altro difetto. E tutto ciò è un vero peccato! Francesco, il concept del tuo gioco mi piace davvero davvero tanto, hai avuto delle idee originali ed interessanti. Purtroppo però credo ci siano diverse cose su cui lavorare, sia dal punto di vista delle meccaniche che da quello della stesura del testo. Se vorrai lavorare ancora su questo progetto, apri un topic in Questo l'ho Fatto Io, e sarò lieto di darti una mano ^^