Autore Topic: Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"  (Letto 17088 volte)

rgrassi

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Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« il: 2012-04-06 16:58:20 »
http://www.lumpley.com/comment.php?entry=659


Mi piace molto (corsivo e sottolineato miei):
"To me, the crucial feature that makes a game an RPG is that it works by the (so-called) lumpley primple: in order to play, we have to create fictional stuff and agree that, for gameplay purposes, it's true. This is a pretty technical and inclusive definition.
It includes Once Upon a Time and that game where you sit in a circle and pretend that some of you are werewolves, for instance.
Now, while those two examples both count as RPGs to me, neither of them brings out my favorite features of roleplaying."
Rob


Edit: Non so se sia corretto in "Sotto il Cofano". Mod, spostate pure dove ritenete più opportuno.
« Ultima modifica: 2012-04-06 20:04:47 da Moreno Roncucci »
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Moreno Roncucci

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Re:Lehman su "RPG e non RPG"
« Risposta #1 il: 2012-04-06 20:03:49 »
E' corretto postare qui (l'essere roba "sotto il cofano" ha la precedenza sull'essere una segnalazione), ma non è corretta l'attribuzione: quello è il blog di lumpley, Vincent Baker, e quella cosa l'ha scritta Vincent Baker...   8)

Adesso metto come titolo Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
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Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #2 il: 2012-04-07 00:30:49 »
Beh, insisto nel non essere d'accordo.
Per me, il crucial è che quella fiction sia il frutto di scelte che derivano dal rapporto diretto "protagonisti"/"giocatori".

il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #3 il: 2012-04-07 02:26:22 »
Per me, il crucial è che quella fiction sia il frutto di scelte che derivano dal rapporto diretto "protagonisti"/"giocatori".

Che cosa significa?

Moreno Roncucci

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Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #4 il: 2012-04-07 03:19:13 »
Non sono d'accordo nemmeno io.  Ci sono un sacco di giochi in cui immagini cose fittizie e le consideri vere (ai fini del gioco). Oltre ad Once Upon a Time e a Mafia e derivati (che sono completamente diversi come sensazioni e gameplay da un gdr).    Monopoli per esempio, dove immagini di costruire alberghi.

Ma considero anche "gdr" un termine ormai così superato e privo di un reale significato, da considerare futile il mettersi a discutere su cosa sia o no un gdr.  Conviene buttare via il termine e cercarne altri meno sputtanati.
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Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #5 il: 2012-04-07 11:40:26 »
Per me, il crucial è che quella fiction sia il frutto di scelte che derivano dal rapporto diretto "protagonisti"/"giocatori".

Che cosa significa?

Il giocatore entra nel SIS attraverso il personaggio che in quel momento sta usando.
Il personaggio, in quanto rappresentazione di una possibile umanità, è l'interfaccia con cui il giocatore trasferisce le sue scelte nell'exploration e nell'attività.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Zachiel

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Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #6 il: 2012-04-07 12:11:44 »
Per me, il crucial è che quella fiction sia il frutto di scelte che derivano dal rapporto diretto "protagonisti"/"giocatori".

Che cosa significa?

Il giocatore entra nel SIS attraverso il personaggio che in quel momento sta usando.
Il personaggio, in quanto rappresentazione di una possibile umanità, è l'interfaccia con cui il giocatore trasferisce le sue scelte nell'exploration e nell'attività.

Attento, così mi butti fuori tutti i giochi che non hanno un personaggio. E' tua precisa intenzione?
Microscope per te dove ricade? Dentro o fuori la linea?
(ah, e tanti auguri, che non ti ho beccato su Skype)

Mr. Mario

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Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #7 il: 2012-04-07 12:36:08 »
Inoltre butta fuori alcuni ruoli in diversi giochi. Spesso il "master" non agisce sul SIS tramite un personaggio.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Antonio Caciolli

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Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #8 il: 2012-04-07 17:15:47 »
inoltre in SOS a in OuT si usano i personaggi :)

Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #9 il: 2012-04-07 19:48:49 »
Attenzione però, non ho parlato di personaggio univoco.
Il GM dei tradizionali usa personaggi: tutti i PNG.

SOS -è- un gioco di ruolo. Lo è nelle sue funzioni e lo è nelle intenzioni degli autori.

Ricordate che per me esiste una distinzione ben precisa tra gioco di ruolo e gioco di narrazione.
La differenza sta proprio nella centralità dei personaggi, in quanto... "possibili esempi di umanità".

La presenza dei personaggi in OuT non è _necessaria_ al gioco.
Soprattutto, non è necessario che siano le azioni dei personaggi a generare conflittualità, e quindi a "far girare" il gioco.
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Patrick

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Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #10 il: 2012-04-07 21:28:06 »
per gli ignoranti come me, qualcuno può dire cosa sarebbero "SOS" e "OuT"?
grazie ^^
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #11 il: 2012-04-07 21:34:12 »
Attenzione però, non ho parlato di personaggio univoco.
Il GM dei tradizionali usa personaggi: tutti i PNG.

Non sempre necessariamente, però.

Ad esempio, in Apocalypse World l'mc può annunciare cose brutte a venire (non ricordo la traduzione precisa) descrivendo, chessò, del fumo che viene da dietro il grattacielo crollato.
O, in D&D, il master può dire: "Cascano le rocce, muoiono tutti," pur senza muovere alcun personaggio.

Dairon

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Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #12 il: 2012-04-07 21:46:32 »
Passata la reazione inziale "ah, proprio nessuno può prendere OuaT per un gioco di ruolo..."

Uhm. E' vero che molti (praticamente tutti?) i giochi tranne gli sport, quelli d'azzardo pure e quelli da tavolo classici (carte, scacchi...) hanno un "velo" di qualcosa di immaginario, e spesso un "suggerimento" che vi siano dei personaggi, ma questo a pelle non fa di Coloni di Catan un gioco di ruolo (sebbene si supponga vi siano le vite dei coloni dietro, tanto che vi hanno perfino tratto un romanzo!). Peraltro quest'ultima è una differenza di astrazione piuttosto forte coi videogames, ora che ci rifletto (nei videogame si tende a andare direttamente a presentare quella parte del mondo più o meno "così com'è", anche negli strategici).

Però attenzione: la definizione di Baker non parla di giochi che "creano roba di finzione". Dice che per lui nei giochi di ruolo si deve creare quella roba e si deve essere d'accordo su di essa.
Insomma, credo che stia dicendo che per giocare a Descent o a Advanced Squad Leader, sebbene si possano certamente "fare delle storie" sui personaggi-pedine che sono centrali e necessari al gioco, sebbene venga en passant descritta un po' la loro esistenza durante la giocata (vivono, muoiono, colpiscono, etc.)... sebbene tutto questo sia vero, a differenza di un gdr, questo non è necessario in questi non gdr, e non è nemmeno necessario accordarsi sulla fiction eventuale (io posso immaginare e perfino raccontare una cosa che tu narri diversamente, o addirittura fregarmene della tua narrazione, e giochiamo lo stesso assieme. Almeno fintanto che non vado a negare eventi reali nel mondo immaginario descritti dalle regole*).

A me come differenza sembra piuttosto marcata, e a naso la dicotomia gdr/non gdr così proposta sembra abbastanza funzionale. Con tutto questo credo sia vero che esistono giochi un attimo al limite e che quindi la definizione non sia sempre utile... anche se con questa definizione diventano pochini, forse.

Tre per due domande rivolte alla tesi Khana:

a) Cosa è SoS qui?

b) Mi fai un esempio di (una parte di) OuT senza personaggi? Voglio dire, a meno che tu non intenda che non servono necessariamente carte coi personaggi, non riesco a immaginare una storia senza personaggi, e lì una storia è necessaria all'obiettivo generale di ogni giocatore (la trama che volge al lieto fine).

c) Questa forse è più stupida, ma diciamo che sto giocando a Shock dei problemi di una razza aliena che, non lo so, scopre che non sono soli nell'universo. Ai fini di questa discussione, immaginali come in possesso di una psicologia piuttosto differente da quella della mia e tua specie, che peraltro credo Shock sia adatto a creare "in fieri" e non "a priori". Sono "esempi di umanità"?

(se li auguri sono di compleanno, li reitero pure io!)

OuT=Once Upon a Time, o C'era Una Volta nell'edizione italiana.

*= non è che basti descrivere un fenomeno immaginario per narrarlo, penso. Se descrivo in termini di fisica le onde d'urto con un esempio, dicendo "immagina le onde del mare su una spiaggia", non penso di stare creando fiction. Almeno credo, mi avete messo il dubbio  :o
« Ultima modifica: 2012-04-07 22:02:59 da Dairon »

Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #13 il: 2012-04-07 21:52:28 »
per gli ignoranti come me, qualcuno può dire cosa sarebbero "SOS" e "OuT"?
grazie ^^


SOS = Sì, Oscuro Signore!
OuT = Once Upon a Time (C'era Una Volta).


Attenzione però, non ho parlato di personaggio univoco.
Il GM dei tradizionali usa personaggi: tutti i PNG.

Non sempre necessariamente, però.

Ad esempio, in Apocalypse World l'mc può annunciare cose brutte a venire (non ricordo la traduzione precisa) descrivendo, chessò, del fumo che viene da dietro il grattacielo crollato.
O, in D&D, il master può dire: "Cascano le rocce, muoiono tutti," pur senza muovere alcun personaggio.


Hm, in questo caso il GM sta facendo da Adversity ad un altro personaggio<->giocatore.
La definizione che do io non prevede che il 100% del tempo, il 100% dei giocatori, tutti, contemporaneamente, abbiano un personaggio a testa, sempre quello o altre cose così "assolute".
Ne basta uno per tutti, basta, sostanzialmente, che un giocatore "penetri" l'Exploration passando dal character.
Ossia che "i fatti che contano davvero" per la giocata, siano rappresentati nel SIS da azioni che il Personaggio fa, a seguito di specifiche scelte del giocatore.


C'era Una Volta funziona perfettamente anche se togli i personaggi.
Il più becero D&D, no.


Il GdR è un'attività di gruppo, quindi la definizione che ne do io è riferibile a tutto il gruppo nel suo essere un soggetto unico (plurale, ma unico).


AGGIUNTA: quindi se il GM fa da opposizione ad un Personaggio che cerca di "scoprire trappole", il SIS vede:
1. personaggio mosso da giocatore
2. conflittualità
3. possibile "caso di umanità" -> è plausibile che in un mondo fatto come il setting del gioco, un "uomo"* cerchi di fare quella cosa per un tot di motivi che in questo preciso momento ci sfuggono.


Il giocatore sta "entrando" nel SIS attraverso il personaggio.

* = "uomo" in quanto persona senziente. Antropomorfizzazioni varie sono valide, tanto quanto i vari semi-umani...
« Ultima modifica: 2012-04-07 21:56:01 da Davide Losito - ( Khana ) »
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Dairon

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Re:Vincent Baker (e non Lehman) su "RPG e non RPG"
« Risposta #14 il: 2012-04-07 22:02:31 »
Scusa se insisto: quindi non vedi un limite di "alienità"? Un personaggio il più totalmente Starfish Alien lo consideri comunque "umano"?

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