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Scena 3 - Mattina Giorno 2 - Casa di Gus
Arioch:
Arrivi a casa alle prime luci dell'alba; hai lavorato duramente tutta la notte ma alla fine sei riuscito a produrre una copia decente delle carte, che dovrebbe ingannare chiunque non le sottoponga ad un esame troppo approfondito.
Ad aspettarti trovi Marika, addormentata su una sedia in cucina con uno scialle come coperta. Provi a non fare rumore per evitare di svegliarla, ma la donna apre gli occhi praticamente subito.
"Gus?" chiede con la voce un po' impastata "Gus, sei tu? Dove sei stato? Avevi detto che saresti stato via solo un paio d'ore..."
Antonio Caciolli:
"ach, Marika scusami ... lo so lo so ... ma mi farò perdonare ... ho trovato un lavoro facile facile per andarmene via da qua ... con la piccola e se vuoi ci sarà una parte anche per te e per il tuo aiuto in tutti questo tempo ... Come sta la bimba? Dorme? ha mangiato? Ti devo qualcosa per il cibo? ... Dai su prendi questi per l'ora tarda e se vuoi ti offro un po' di vino che tengo per le occasioni speciali e magari beviamo qualcosa insieme e mi racconti un po' cosa avete fatto ... lo sai che non mi piace stare via molto, ma ti giuro che lo faccio solo per lei e per poterle dare qualcosa di più"
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mi viene adesso in mente che Marika potrebbe non essere male e che magari ci sto provando per portarmela a letto ... cmq sono sincerò in quello che ho detto ... magari ho un po' infiorettato
Arioch:
Marika si alza in piedi e ti lancia uno sguardo sospettoso: "La bimba sta bene, l'ho messa a dormire. Ovviamente ha chiesto dov'eri, ma le ho detto che saresti tornato presto e che saresti andato subito da lei, per farla stare buona."
Una pausa, un sospiro che ti fa capire subito che hai detto qualcosa che non le è piaciuto: "Un lavoro facile facile, dici?" Ecco, dritta al punto come sempre, Marika: "
E dimmi un po', chi te lo ha procurato? Qualcuno dei tuoi "amici"? Uno di quelli che l'ultima volta ti hanno lasciato come un fesso in mano alle guardie? Ti prego, dimmi che non sei così scemo, Gus..."
Si avvicina e ti afferra la mano, guardandoti coi i suoi occhioni da cerbiatta: "Guardami negli occhi, niente bugie: promettimi che non ti metterai nei guai. Che non farai niente di stupido e che non finirai in gattabuia come l'altra volta. Me lo devi, dopo tutto quello che ho fatto. Lo sai quanto è stata dura, con Marika che mi chiedeva ogni giorno dov'era il suo papà? Cosa diavolo dovrei dirle se te ne finisci un'altra volta al fresco?"
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Direi che è la tipica cameriera fantasy prosperosa e mediamente carina :P
Antonio Caciolli:
"Te lo prometto ... lo sai che puoi fidarti di me" le dico con il fare di Harrison Ford nell'impero colpisce ancora quando Han e Leila sono a riparare qualcosa sul Millenium Falcon.
Poi la stringo a me e la bacio ... ah ah ... e speriamo che la notte finisca bene come è iniziata.
La mattina dopo aspetto di sapere il resoconto dagli altri due e gioco un po' con mia figlia, raccontandole le storie di suo padre ma riviste in chiave meno disastrosa di quanto non siano state in realtà
Arioch:
Wait... Marika ti conosce abbastanza bene e, soprattutto, sa bene che se gli dici che non c'è niente di cui preoccuparsi vuol dire che ti stai infilando in qualcosa di losco.
Direi che ci sta un bel test di Falsehood se vuoi convincerla che non c'è veramente sotto niente (tenendole quindi nascosto quello che vuoi fare) o di Persuasion se credi veramente che sia tutto ok e che non stai rischiando nulla.
In ogni caso l'Ob è la sua Will, che è 3.
Puoi attaccare i FoRKS a seconda della situazione (Soothing Platitudes mi sembra perfetto se le menti in quest'occasione).
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