Autore Topic: Interpretare... Al contrario.  (Letto 2238 volte)

Mattia Bulgarelli

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Interpretare... Al contrario.
« il: 2009-04-02 09:54:18 »
Riprendo da qui!

Citazione
[cite]Postato da: Luca Veluttini[/cite][p]Beh, è larga pratica molto diffusa dalle mie parti (Reggio Emilia, che ha dati i natali a me, Ezio, Alex, Lavinia e altri...) la seguente equazione:[/p][p]INTERPRETARE = PARLARE COME SE SI FOSSE IL PROPRIO PG[/p][p]Ma soprattutto, è qui c'è il tocco di genio, parlare immedesimandosi nelle valanghe di statistiche di una scheda, senza però mai tirarle perchè non si può rovinare una bella "interpretazione" con un tiro di dado... eh, insomma!!![/p][p][/p]


Paradosso che esiste non solo dalle tue parti, l'ho sentito spesso.
Altra cosa, spesso viene peggiorato dal fatto che molti sono convinti che PRIMA scegli la statistica (Allineamento, valori "mentali", ecc.) e POI "devi" interpretare quello che hai scelto, generando un circolo vizioso e forzandosi a (o "Sforzandosi di", meglio) fare quello che hanno scelto di fare. O_o;
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Luca Veluttini

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Interpretare... Al contrario.
« Risposta #1 il: 2009-04-02 11:12:29 »
[rant mode ON]

A questo pro, mi piace riproporre, parafrasandolo, un bellissimo discorso di Hasimir (aka Alessandro Piroddi) su GdRItalia parlando di PX:

- Io interpreto perchè sono bravo a leggere le statistiche senza tirarle perchè rovina l'interpretazione
- il GM, nella sua divina magnanimità, mi "premia" con i tanto agognati PX, mia unica fonte di vita per il PG
- io spendo PX per incrementare le caratteristiche che "leggo" senza tirarle

Quindi è meraviglioso come io spenda PX per qualcosa che non uso! XD

Inoltre tutto ciò porta alla geniale conclusione, che molti MEP e GEP (Master/Giocatori Egomaniaci Parpuzianti) solitamente utilizzano per terminare le loro filippiche sul buon gioco: "Se non sai parlare e leggere la scheda, non sai interpretare".

Ridicolo...

[rant mode OFF]

Terminato il mini-rant di turno, sarebbe bello capire perchè si è andati sempre e continuamente verso questa direzione.

Sistema? Procedure assenti? Manuali collezionabili scritti a caso?

Mattia Bulgarelli

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Interpretare... Al contrario.
« Risposta #2 il: 2009-04-02 12:22:04 »
Citazione
[cite]Postato da: Luca Veluttini[/cite]sarebbe bello capire perchè si è andati sempre e continuamente verso questa direzione

Io un'idea ce l'ho, sulla base di (tante) impressioni e (pochi) fatti, accumulatisi negli anni.
Ben poco scientificamente, tenterò un racconto agiografico. :P

In principio era il Wargame, ed il Wargame era presso a Gygax & Arneson (uno e bino).
Essi unirono la pedina al personaggio.
Essi dissero alle regole: "andate e moltiplicatevi, e date un nome alle azioni, poichè esse vengano rappresentate in dettaglio e possano essere immaginate meglio".
E vennero molti profeti, che crearono nuove regole perchè le storie fossero più dettagliate.
Ma i PG si ribellavano al volere delle regole, e le storie create avevano sette teste e dieci corna, e sulle teste nomi di bestemmia che giocatori e GM si rivolgevano vicendevolmente.
Perciò i GM distrussero la Torre di Babele che aveva confuso i regolamenti del mondo, creando una Regola D'Oro a forma di vitello, e tutti adorarono solo quella, come idolo da adorare per far riuscire bene la storia (del GM, solo apparentemente anche dei giocatori) ma anche come capro espiatorio.

Fine del Vecchio Testamento.

Nel Nuovo Testamento, conto di scritturare Moreno come S. Giovanni Battista (Voce che grida nel deserto della Rete... Oh, se grida ^_- ), e Michele e Claudia come S. Giuseppe (che lavora alacremente ma non in modo appariscente) e la Madonna (come figura femminile di primo piano nel settore). :P
Io potrei fare San Mattia, l'apostolo arrivato dopo, oppure direttamente l'asinello alla mangiatoia. ^_-

NOTA PER I CREDENTI: si scherza, eh. Non offendetevi, l'idea m'è venuta per via di tutte 'ste "guerre di religione" tra giocatori. ^_-
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LucaRicci

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Interpretare... Al contrario.
« Risposta #3 il: 2009-04-02 12:36:28 »
Citazione
In principio era il Wargame

Quante volte ho interpretato il mio mitragliere russo Burlak intento a fermare una squadra tedesca che stava invadendo il suo territorio...bei tempi.

Tornando IT:
questo concetto di interpretazione dovrebbero essere per lo più basate sul fatto che l'unico apporto creativo che possono portare i giocatori al tavolo di un gdr tradizionale, dove il gm fa tutto il lavoro è giusto una stance da attore.
IL MEGLIO sarebbe interpretare come la tua scheda è descritta...ma personalmente mi è sembrato molto difficile.

Per il resto, condivido con il rant ;)
I've got crunch for breakfast! - Screaming Cats, Games That Make You Scream

Marco Costantini

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Interpretare... Al contrario.
« Risposta #4 il: 2009-04-02 12:37:45 »
Citazione
[cite]Postato da: Korin Duval[/cite]NOTA PER I CREDENTI: si scherza, eh. Non offendetevi, l'idea m'è venuta per via di tutte 'ste "guerre di religione" tra giocatori. ^_-


Da credente ti dico che quel che hai scritto ha del meraviglioso. Se me ne dai il permesso credo che lo stamperò e lo regalerò ad alcuni miei amici :)

Tornando al discorso:
non c'è che dire, è una delle disfunzioni più grosse e paradossali di certi giochi. Devo dire che, anni fa, ho attraversato anch'io un periodo in cui credevo di aver capito il succo del gioco di ruolo e cioè che quella interpretazione (quella dei numeretti e del parlare in personaggio) fossero segno di assoluto buon gioco.
Ma già prima di conoscere tutti questi nuovi giochi indipendenti, mi resi conto che la cosa non stava in piedi.
La cosa è lampante quando si parla delle "meccaniche sociali": mentre per tutto ciò che riguarda il fisico (in primis il combattimento) nessuno si scandalizza che un nerd ciccione tipo "uomofumetto" abbia un PG con destrezza 1000 (e ci mancherebbe), quando una persona comune si fa un pg con carisma altissimo o intelligenza altissima, senza realmente possederle, tutti pretendono che il poveretto interpreti quel carisma altissimo senza che ci sia tiro che tenga.
« Ultima modifica: 2009-04-02 12:39:30 da Marco Costantini »
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Mattia Bulgarelli

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Interpretare... Al contrario.
« Risposta #5 il: 2009-04-02 14:42:20 »
Citazione
[cite]Postato da: Marco Costantini[/cite]Se me ne dai il permesso credo che lo stamperò e lo regalerò ad alcuni miei amici :)

No problem. ^_^
Fammi sapere che dicono.

Citazione
[cite]Postato da: wolfbanez[/cite]basate sul fatto che l'unico apporto creativo che possono portare i giocatori al tavolo di un gdr tradizionale, dove il gm fa tutto il lavoro è giusto una stance da attore


Epperò :P c'è un problema.
Che il giocatore, di norma, si fa il suo PG, giusto? Anche questo è un apporto creativo, da cui il "buon GM vecchia maniera" dovrebbe inferire indirettamente un sacco di cose per "far divertire i giocatori". Da cui i meccanismi come i Pitch per dire "ditemele direttamente che facciamo prima".

In sostanza, si crea(va) un cortocircuito: il G crea(va) il PG in modo limitato dalle regole, i limiti numerici del PG costringono/evano (seguendo questo schema di "giusto") il G a interpretare forzatamente... Ovvio che poi uno pensa/ava che le regole siano d'ostacolo all'interpretazione.
-_-
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Interpretare... Al contrario.
« Risposta #6 il: 2009-04-02 15:07:04 »
Pensa che invece il buon Arneson all'inizio era un purista dell'improvvisazione :D
http://arsludi.lamemage.com/index.php/104/braunstein-the-roots-of-roleplaying-games/
D&D è di Gygax.

Il problema segnalato nel post di apertura deriva da un comportamento tipico umano che mira a svicolare le regole per riuscire a prevalere senza un intervento esterno riconoscibile, secondo la ben nota illusione che "io sono padrone delle mie azioni" con conseguente /ignore delle conseguenze.
Trasportato in un GdR, dove il giocatore si sente OGGETTIVAMENTE padrone delle proprie idee+le idee dell'io-personaggio, la reazione tipo è "tu non mi puoi dire quello che devo fare" e dato che questa frase, per regolamento, non la si può rivolgere al Master, la si rivolge "ai dadi".
Provate a far giocare a questa gente un gioco come Amber, dove i dadi non ci sono e vedrete delle vere e sane arrampicate sui vetri nella speranza di aggirare le regole per "vincere" (anche in situazioni in cui il regolamento dice chiaramente che avete "perso").
Il problema -non- è dei regolamenti, è dei giocatori ed è un problema che esiste -sempre-. Con gli opportuni regolamenti, lo si può bandire dal tavolo.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Renato Ramonda

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Interpretare... Al contrario.
« Risposta #7 il: 2009-04-02 15:10:05 »
Attenzione a considerare "flags" i contenuti delle schede dei personaggi dei giochi che non le prevedono (le "flag").

Se metto tanta destrezza e agilita' (o forza), e una o due abilita' nelle armi al personaggio puo' essere perche' non vedo l'ora di buttarlo in situazioni d'azione rischiose... oppure molto semplicamente ho fatto il personaggio cosi' perche' so che in quel gioco se non gli do' quelle abilita' finiro' per non giocare, o schiattare in 3 sessioni. :)

Se volete che le stat siano anche flag allora dovete dirlo PRIMA che i giocatori si facciano i personaggi. :)

Mattia Bulgarelli

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« Risposta #8 il: 2009-04-02 18:33:57 »
Citazione
[cite]Postato da: renatoram[/cite]Attenzione a considerare "flags" i contenuti delle schede dei personaggi dei giochi che non le prevedono (le "flag").


Il punto che volevo esprimere, in termini di Flag, è anche che i giocatori fanno la scheda in un certo modo SPERANDO che sia una Flag: c'è scritto che il GM deve ascoltare i desideri dei giocatori, ma anche che non si parla in metaplay.
Poi, in realtà, è una Flag di 'sto cavolo, equivocabilissima o anzi "ma aspetta che li metto in difficoltà dove NON sono pronti". O_o;
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Interpretare... Al contrario.
« Risposta #9 il: 2009-04-03 00:26:07 »
Citazione
[cite]Postato da: Korin Duval[/cite]
Citazione
[cite]Postato da: renatoram[/cite][p]Attenzione a considerare "flags" i contenuti delle schede dei personaggi dei giochi che non le prevedono (le "flag").[/p]
[p]i giocatori fanno la scheda in un certo modo SPERANDO che sia una Flag[/p]

Be', prendi Baldur's Gate: tiri casualmente i tuoi dadi per le caratteristiche, poi metti tutto a forza destrezza e costituzione, più la caratteristica saliente della tua classe. Non te ne frega nulla di avere intelligenza 3 se hai forza 18/00 e picchi come un troll delle colline inviperito.
E quel giochino per pc ha portato alla luce una cosa che (almeno nei gruppi in cui ho giocato io) era ormai prassi consolidata: minmaxiamoci il pg. Anche se metto intelligenza 9, posso comunque sostenere che il mio barbaro abbia avuto uno sprazzo di genialità, tanto vale puntare tutto sulle caratteristiche fisiche, che sono quelle che mi permetteranno di durare più di 1 sessione (se il master non mi grazia motu propio).
« Ultima modifica: 2009-04-03 00:27:12 da Matteo Turini »

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