Non ricordava l'ultima volta che aveva passeggiato su questa strada, l'incedere spensierato della folla, i drappi sgargianti dei nobili adagiati sulle lettighe, i lampioni (capolavori degli Illuminatori) che a volte sfolgoravano per un attimo in tonalità più accese su abitazioni nate per esaltare la ricchezza dei loro proprietari. Era bello essere lì, potersi mescolare alla folla ancora una volta, senza pensare che qualcuno ti stesse dando la caccia.
Offre il braccio a Kari'el, poi cominciano a passeggiare, lentamente come gli altri, elargendo sorrisi alle persone che passano. Kari'el è un'esperta nell'etichetta del posto, a giudicare dalla coordinazione con cui lei ed i passanti si scambiano a volte cenni o saluti appena sussurrati, sorridendo. E' conscio del fatto che tutta questa amicizia è quasi interamente un atto teatrale, quasi una formalità, e del resto i sorrisi svaniti troppo in fretta denunciano l'assenza del sentimento che vorrebbero simulare. Per quanto lo riguarda, chiacchierare e sorridere non è affatto difficile, vista la piacevolezza della passeggiata; con il tempo, prende anche a sincronizzare i suoi saluti con quelli di lei, per confondersi ancora di più nella folla come una delle tante coppie che si godono la freschezza della sera.
L'addensarsi della gente dall'aspetto meno raccomandabile riporta la sua attenzione al loro obiettivo. Camminando assieme alla fiumana di persone che va nella stessa loro direzione, sono arrivati nei pressi della villa che stavano cercando. Esternamente è uguale a molte delle case della strada alta: imponente, con i muri esterni di mattoni a vista, di un giallo tendente all'ocra. Ha un grande giardino esterno, organizzato in maniera da presentarsi simmetrico all'occhio del passante che ne guardi ammirato gli alberi antichi, il prato tagliato corto, oppure i viali lastricati che conducono alla scalinata d'ingresso. Intorno al perimetro della proprietà, una cancellata austera protegge dalle intrusioni enfatizzando lo sfoggio di sfarzo del giardino. Per ora il cancello è aperto, guardato a vista da un capannello di persone appena all'interno, che parlano tra loro mentre si guardano intorno, e danno l'impressione di non essere a proprio agio nei vestiti eleganti.
Si china verso Kari'el e le dice, piano, l'ubicazione di tutti i gruppi o le vedette che che aveva individuato, non perché pensava che lei non li avesse notati a sua volta, ma per essere sicuri di possedere le stesse informazioni iniziali. Voleva andare poco più avanti, non riusciva a ricordare se esistesse una piccola viuzza che separava la villa dalla successiva; in tal caso si sarebbe potuto dare un'occhiata anche dal retro.