Play by Forum > (Fantasmi Assassini) Raccolta

Mr. Mario (MC) vs Marco Costantini (Giocatore)

<< < (3/7) > >>

Mr. Mario:
Peschi un 10 di cuori.

Vado al 3.

In lontananza, non sapresti dire con certezza dove, percepisci un suono secco, ripetitivo, ritmato, come qualcosa che inizi a ruotare velocemente.

Cosa fai?

Marco Costantini:
Infilo dente e scatola nel piccolo zaino che porto sempre con me.
Poi, da accucciato che ero, mi alzo, le orecchie tese verso quel suono.
Il cuore rallenta, ma non perchè mi senta più al siuro. Un'idea terribile mi balena in mente: e se ci fosse ancora qualcuno qui sotto? Se quel mostro -o un suo emulo- avesse continuato queste nefandezze?

Mi muovo verso quel suono, spinto anche da una malsana curiosità.

Mr. Mario:
Vado al 5 (ma non ti stai avvicinando all'uscita, per cui non pesco una carta).

Dopo un paio di porte trovi la stanza da cui non solo viene il rumore, ma anche il profumo. E' un vecchio magazzino, e gli scaffali arrugginiti sono stati messi da parte e accatastati da un lato per fare spazio, e in particolar modo per liberare una parete il cui l'intonaco è meno scrostato. Al lato opposto, coperto da alcune ragnatele, c'è un vecchissimo proiettore cinematografico a bobina in funzione, che proietta sulla parete libera un film in bianco e nero.

Davanti al proiettore, nella posizione di osservazione perfetta, c'è un'unica sedia, vuota. Il metallo della sedia sembra annerito.

Sulla parete, uomini in giacche eleganti e cappello a cilindro, si accomodano sulle poltrone di un teatro. Calano le luci, e il sipario si apre per lasciare entrare la diva che riconosci immediatamente, che viene accolta da quelli che sarebbero applausi scroscianti, se ci fosse il sonoro. E' bellissima, ma ha anche uno sguardo malinconico, nonostante il suo evidente successo.

Lei si avvicina a un microfono, e comincia a cantare ma-

BANG!

Un pannello con gli angoli decorati ti informa che nel teatro è stato esploso un colpo di pistola. La diva si accascia a terra, elegante anche mentre cade, un uomo arriva a soccorrerla, incurante del pericolo, e dice qualcosa alla folla-

Presto, fate venire un'ambulanza!

In questo momento il film va fuori fuoco, c'è qualche fotogramma indecifrabile.


Peschi una carta e ottieni il 7 di quadri. Sballato. Vado all'11.


Quando il film riprende fuoco, la diva è in un letto d'ospedale, la testa reclinata sul cuscino, gli occhi chiusi. Un effetto vibrato sembra voler dire che la scena si sposta nei suoi sogni, o nei suoi ricordi, quando in realtà, si sposta nella stanza che hai appena lasciato.

Il raffinato profumo intorno a te si fa più intenso.

La ragazza è nella stessa posa dell'ultima foto, la stessa posa della diva nel film. Ma sui suoi polsi ci sono i segni crudeli delle manette, e le sue labbra, anche con il bianco e nero della pellicola, sono cianotiche.

NON STO DORMENDO!!!!

Irrompe un pannello.

Un montaggio ti mostra la ragazza che tirando, quasi senza speranza, le catene da dove sono assicurate ai tubi, stacca una scheggia di metallo, che cade a terra. Lei la raccoglie, la rigira tra le mani, tenta di usarla per aprire le manette, ma non ci riesce. Ha un moto di stizza, in un ultimo impeto di disperazione strizza gli occhi, ma non cade nessuna lacrima.

Poi li riapre, e la cinepresa stringe sul suo viso, mostrandolo ora soffuso di calma e rassegnazione. Lei alza la scheggia di fronte al viso, per osservarla bene, poi la inghiotte. Soffoca una smorfia di dolore, e si adagia sul giaciglio. Poco dopo, non si muove più. Dissolvenza in nero.


Vado al 15.


Il proiettore finisce la pellicola, e il nero diventa una luce bianca.


Ma nel bianco, l'immagine della ragazza riappare, in primo piano. Ti guarda fisso, con gli occhi sgranati, e un sorriso tutt'altro che rassicurante.

Lei sparisce per un attimo, ma delle lettere scure cominciano ad apparire sul muro, come se stesse scrivendo con le dita su uno specchio appannato. Il profumo ora è troppo forte, ti fa quasi girare la testa.

VUOI SAPERE COSA HO FATTO DOPO?


Io vado al 17.

Tu vai al 14.

Marco Costantini:
Sono letteralmente paralizzato.
Fisso lo shermo col cuore in gola, incapace di pensare a qualsiasi cosa.

E mai, mai vorrei che mi mostrasse ciò che sta nascondendo!

Mr. Mario:
Peschi il K di fiori.

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa