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Mr. Mario (MC) vs Marco Costantini (Giocatore)

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Marco Costantini:
Ho paura, ma voglio che qualcuno creda a questa storia e che venga giù a sistemare qusta follia.
Sto pensando di prendere qualcosa di fretta e poi tornare su e andare ad un commissariato.

Mi avvicino al dente e lo prendo...alzo la testa in fretta, e do uno sguardo alle cose, ora che sono più vicino.
Cerco qualcos'altro che possa aiutarmi a identificare chi potesse essere qui.
Ma è una cosa fatta con la velocità data dal panico.

Appena posso me ne vado da qui!

Mr. Mario:
Il dente è scheggiato, come se fosse stato fatto saltare via da un colpo violento. Rialzando la testa in fretta, un riflesso coglie la tua attenzione. C'è quella che sembra una vecchia scatola rettangolare di latta, forse di una marca di biscotti, incastrata fra il muro e i tubi. Ti fermi a guardare di cosa si tratta?

Marco Costantini:
Mi allungo velocemente per prenderla, la apro e sbircio dentro.

Mr. Mario:
Vado al 7.

Nella scatola c'è un vecchio ritaglio di giornale che avvolge delle polaroid desquamate per il tempo.

Il ritaglio, ingiallito al punto da essere traslucido, mostra una splendida donna, sorridente e voluttuosa, in un vestito che scintilla, una diva anni '30 il cui volto ti è familiare, ma non ricordi il nome.

La prima foto mostra una bella ragazza terrorizzata, il volto rigato di lacrime, in atteggiamento implorante, incatenata ai tubi sul giaciglio ai tuoi piedi.

Le foto successive mostrano la sua trasformazione. Sembrano in ordine cronologico, e in ciascuna un dettaglio, un'imperfezione viene corretta. Il colore dei capelli si trasforma. Un trucco deciso copre le occhiaie, ma non copre i lividi e quelle che sembrano bruciature di sigaretta, che intravedi appena, applicati meticolosamente in punti facilmente nascondibili, in modo da non rovinare l'effetto. Viene applicato un rossetto del colore giusto. Comincia ad indossare un vestito molto simile. In alcune assume la stessa posa della diva, come a permettere all'artista che la sta plasmando di valutare a che punto è la sua opera.

Ma il sorriso non è mai giusto. E nonostante la somiglianza continui ad aumentare, i suoi occhi si fanno sempre più vuoti.

Nell'ultima, lei sembra addormentata, serena, i boccoli biondi perfetti sparsi sul cuscino. E' davvero bella. Pallida, ma bella.

Tenendo in mano la foto, senti appena la traccia di un profumo ricercato, d'altri tempi. Eppure no, non è la foto che profuma. E' nell'aria intorno a te.

Vai al 2.

Marco Costantini:
Crudeltà
Il cuore batte già forte, un po' per l'eccitazione della scoperta, ma soprattutto per il terrore ed il disgusto di quello che vedo.
Una crudeltà inferta con coscienza, con lucidità, da qualcuno di malato.

Vado a 20.
Fisso gli occhi sull'immagine di lei, sdraiata, e rivedo Juls, la mia Juls, due anni prima, sdraiata anche lei su un materasso, morta.
Credevo che avremmo passato la vita insieme, ma non avevo fatto i conti con un'amante gelosa e vendicativa: fottuta eroina...

Ok Mario, pescami!

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