Gente Che Gioca > Gioco Concreto
split da "E' possibile un gioco che...?" le necessità di un amico.
Casca:
Questo topic nasce da qui http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,6758.15.html
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Ti rispondo con una specie di AP che riguarda un mio amico.
Premetto che lui ha sempre e solo giocato ad una versione houserulata (da me) di Ad&d 2.
Lui odia che si bari sui tiri o che si modifichino le regole in corso da parte del master. Odia che il master improvvisi ma anche che obblighi a tutti i costi a fare certe cose. Odia che ci siano intenti diversi tra i giocatori (intenti di divertimento non di fiction). Insomma odia molti dei problemi dei GDR tradizionali.
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odia l'improvvisazione perchè lui dice di accorgersene e che gli sa di tappabuchi. Non vuole fare storie preconfezionato perchè vuol dire che l'unica variabile sono i tiri dei dadi o l'aver scelto(nel caso di D&D) una classe/razza diversa. Lui vorrebbe un storia si decisa ma modificabile in itere dalle scelte dei PG.
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A lui va bene che si improvvisi in una singola situazione, non gli va bene che si improvvisi a seguito di una scelta (significativa per la fiction, molto significativa...) dei PG. Diciamo che vorrebbe una storia che parta con una situazione iniziale ben strutturata e che sia man mano più aperta(cosa che dipende dai giocatori che potrebbero invece non fare mai scelte interessanti e quindi la storia percorrerebbe i binari più ovvi) da far si che il finale sia imprevisto
In sostanza ho per le mani un ottimo giocatore, un mio amico tra l'altro...e si discorreva su quali problemi reali avesse con i giochi di ruolo, quali giochi adatti per lui, perchè si trovasse bene solo con la versione nostra personale di Ad&d 2ed, quali fossero i suoi reali obiettivi ecc...
p.s. vorrei in particolare risposte di Mario, Patrick e Niccolò ma chiunque sia interessato di sicuro è gradito.
Mr. Mario:
Devo partire con una domanda. Lui vorrebbe trovare già pronta la situazione iniziale ben strutturata, o pensi gli piacerebbe anche crearla insieme agli altri al tavolo?
Avete provato insieme altri giochi oltre a AD&D?
Moreno Roncucci:
Forse ho capito male io, ma questa cosa...
--- Citazione da: Casca - 2012-03-23 01:47:17 ---Odia che il master improvvisi ma anche che obblighi a tutti i costi a fare certe cose.
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odia l'improvvisazione perchè lui dice di accorgersene e che gli sa di tappabuchi. Non vuole fare storie preconfezionato perchè vuol dire che l'unica variabile sono i tiri dei dadi o l'aver scelto(nel caso di D&D) una classe/razza diversa. Lui vorrebbe un storia si decisa ma modificabile in itere dalle scelte dei PG.
--- Termina citazione ---
...mi pare volere la botte piena e la moglie ubriaca. E poi? Vuole odalische seminude che gli facciano vento mentre gioca? ::)
Ricapitoliamo. Non vuole che tu improvvisi. Quindi tutto deve essere preparato.
Però non vuole limiti alla sua possibilità di scelta, niente obbligo di andare nel luogo che hai preparato. Quindi, dovresti preparare... tutto il mondo? In ogni minimo dettaglio?
Poi, vuole che ci sia una storia già decisa, ma vuole ce sia modificabile in base alle sue scelte (e allora come fa ad essere decisa?)
Ha mai fatto il GM il tuo amico? A questo sembra un minestrone composto da una certa "mitizzazione" del ruolo del GM che gli assegna capacità praticamente sovrumane, e dall'insano connubio fra certe "idee fisse" del gdr tradizionale ("ci deve essere la storia", "improvvisazione è male") e la reazione a cose che gli danno fastidio (non poter scegliere le azioni del suo personaggio).
Insomma: non lo sa manco lui quello che vuole, ma è insoddisfatto e si lagna.
Come la vedo io: il problema non è l'improvvisare, ma l'improvvisazione. Nel senso di disorganizzazione, annaspare affannoso del GM in cerca di qualcosa da inventare, in un gioco dove D&D2 dove appunto, se improvvisi ti vedono subito. Ma non è l'improvvisare, è il gioco.
Non metterti a parlare con lui di teoria o di "nuovi tipi di gioco", si chiederà a riccio (lo dico sempre, non lo fai nessuno, e poi vengono nel forum a piangere dopo che il loro gruppo ha reagito malissimo: "ah se ti davo retta". ). Fagli provare semplicemente dei giochi in cui fai certi personaggi che fanno certe cose, che stimolano il suo interesse. Non parlare di teoria, regola zero, o altro. Giocate e basta.
Se non gli dici niente prima, c'è caso che si diverta e si interessi. Se gli parli di teoria, farà di tutto per non divertirsi e rovinare la partita. Garantito
Detto questo... quale gioco?
Dici che vuoi qualcosa di simil-D&D. E allora i casi sono due:
1) Vuoi un simil-D&D perchè ti piace quella maniera di giocare: allora D&D va benissimo. basta che siete tutti d'accordo su cosa vuol dire "giocare bene" (quel "basta" è ironico). Se ti piacciono le cose crunciose e complicate vai su D&D4, se vuoi invece meno complicazioni e avere un gioco più semplice, vai su un retroclone
2) Vuoi un simil D&D perchè credi che sia una transizione "più facile": niente di più sbagliato! L'esperienza dimostra che più un gdr somiglia a D&D, più e facile giocarlo come se fosse D&D, e più è difficile (se non impossibile) giocarlo come andrebbe giocato. Giochi completamente diversi da D&D sono molto più facili e indicati per iniziare.
Mauro:
Sappiate che la prossima volta ignorerò la comunicazione di discussione chiusa, e segnalerò la nuova discussione; riprendo da qui il mio messaggio, e quella discussione ormai si può considerare morta.
--- Citazione da: Casca - 2012-03-22 20:10:17 ---Non esattamente a lui va bene che si improvvisi in una singola situazione, non gli va bene che si improvvisi a seguito di una scelta (significativa per la fiction, molto significativa...) dei PG
--- Termina citazione ---
Onestamente, vedo un solo modo in cui si può continuare a giocare, senza improvvisare, dopo una scelta molto significativa per la storia: il master deve aver previsto ogni possibile scelta che il giocatore avrebbe potuto fare.
Anche tralasciando il carico di lavoro che questo comporterebbe, è semplicemente impossibile da fare: ci sarà sempre, prima o poi, una scelta che il master non aveva previsto; e, se non l'aveva prevista, allora non ha preparato nulla per reagire, e per andare avanti deve improvvisare.
In che modo, secondo lui (se ne avete parlato) e secondo te (se credi sia possibile una simile modalità di gioco), sarebbe possibile conciliare il master che non impone, le scelte significative del PG e il non improvvisare dopo tali scelte? Hai un esempio concreto, di gioco realmente successo?
--- Citazione ---vorrebbe una storia che parta con una situazione iniziale ben strutturata e che sia man mano più aperta(cosa che dipende dai giocatori che potrebbero invece non fare mai scelte interessanti e quindi la storia percorrerebbe i binari più ovvi) da far si che il finale sia imprevisto
--- Termina citazione ---
Con questo intendi una storia "ad albero" che si ramifica sempre di piú, con i giocatori che scelgono uno tra i vari rami? Se sí, ricade in quanto sopra.
Aggiungo solo una cosa: tempo fa ho arbitrato Non Cedere al Sonno; alla fine mi pare della prima sessione, non ricordo come si è arrivati in discorso, ho detto che avevo improvvisato tutto. Uno dei giocatori si è stupito parecchio, credeva avessi preparato in precedenza la cosa.
Improvvisare non significa annaspare.
Ezio:
Per me questo thread andrebbe in Gioco Concreto.
Lo sposto, ma sappiatemi dire.
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