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Il passato e’ una terra straniera
Renato Ramonda:
@Thomas: vero quanto aggiungi, ed e' uno degli argomenti che tende a far partire i flame quando si fa notare.
Perche' l'aderenza dei "seguaci" ai concetti della propria "setta" ha una valenza psicologica praticamente identica a quella dei seguaci della "scuola del buon master". E non dico questo per dire che sono dei fanatici.
Lo dico per far notare che c'e' una correlazione diretta e troppo stretta tra "gli insegnamenti" e la propria
* identita'
* autostima
* immagine di se'
E' lo stesso transfert (e qua avro' usato il termine in maniera sbagliata, mi perdonino i sapienti) che fa il tifoso di calcio. L'appassionato non tifoso se parli male della sua squadra al massimo puo' dirti "e vabbeh, secondo me no, ma chissenefrega". Il tifoso invece considera le tue opinioni su (per dire) l'accostamento di colori orrendo sulla maglietta attacchi personali a LUI ed alla SUA identita', persona e "fede".
Se sei un "alfista" fanatico non riusciremo mai ad avere una discussione sana sui consumi ed i meriti dei motori ibridi perche' tu penserai che un appunto alle scelte ingegneristiche dell'Alfa Romeo corrisponda ad un insulto alla tua famiglia. E' dura fare discorsi razionali, cosi'.
Tornando IT (ed abbandonando le perniciose metafore) troppa gente in questi anni ho visto reagire ad un commento sulla qualita' di un gioco (inteso come libro e cio' che c'e' scritto dentro) percependo un attacco personale a se', alla propria autostima ed alla propria esperienza...
...ma seppur IT nel forum questo discorso e' OT nel thread. Chi volesse approfondire continui in un altro thread please.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Postato da: Marco Costantini[/cite]è inutile spiegare, la miglior cosa da fare è giocare
--- Termina citazione ---
Verissimo, ne sono sempre piú convinto anche io.
--- Citazione ---2/3 mesi fa ho fatto provare Cani a due ragazzi, coinvolgendone poi altri due ed ora abbiamo trovato una 15ina di persone che vogliono provarlo, tanto che ho chiesto a Claudia e Michele di venire a farci visita. Ed ho già prestato Esoterroristi ad un ragazzo e proprio una settimana fa una ragazza mi fa "vorrei proprio provare il gioco che è in fondo al manuale di Cani" (AiPS)
--- Termina citazione ---
Come si è sviluppata la cosa? Nel senso, erano tutti tuoi conoscenti, anche quei due ne hanno trovati altri, avete (hai) organizzato in giro dimostrazioni, o cosa?
Marco Costantini:
--- Citazione ---[cite]Postato da: Mauro[/cite]Come si è sviluppata la cosa? Nel senso, erano tutti tuoi conoscenti, anche quei due ne hanno trovati altri, avete (hai) organizzato in giro dimostrazioni, o cosa?
--- Termina citazione ---
Spiego velocemente, perchè non vorrei essere OT.
Le prime due persone le ho coinvolte io, proprio dopo aver maturato la convinzione che era il momento di chiudere con le chiacchiere e cominciare a giocare. Sono persone che bene o male conosco e che giocano di ruolo con roba mainstream (tutti e due legati a D&D e con una passione per i giochi WW).
La svolta avviene quando cominciamo a giocare in un negozio di giochi. Il proprietario, un D&Dista duro e puro, ma con un'apertura mentale verso i giochi (ed il provarli) che mi ha lasciato di stucco, ci vede giocare, si appassiona e io gli presto il manuale. Qualche settimana dopo la nostra serie di Cani finisce e mentre stiamo valutando cosa fare dopo uno dei due giocatori si propone di fare il GM a Cani. A questo punto io, il proprietario e la sua ragazza ci diciamo prontissimi per fare da giocatori.
La cosa si espande ancora quando, parlando con i due proprietari, cominciamo a discutere seriamente sul rendere il negozio un'associazione ludica. Da lì il passo è breve. La ragazza (che è l'altro proprietario) comincia a spargere la voce che Cani è un bel gioco e che possiamo fare demo...ed eccoci qui, con una 15ina di baldi giovini pronti a giocare.
Devo dire che probabilmente sono stato fortunato, ma devo anche riconoscere che se non avessi deciso di "smuovere le acque" starei ancora a guardare tutti quei bei hippygames che ho acquistato sperando, un giorno, di giocarci.
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Postato da: Marco Costantini[/cite][p]In più, per quanto riguarda lo spiegare ad altri cosa siano e come funzionino questi nuovi (nuovi per modo di dire, ormai) giochi ho una bellissima esperienza il cui succo è: è inutile spiegare, la miglior cosa da fare è giocare.[/p]
--- Termina citazione ---
Guarda, torno adesso dall'aver proposto La Mia Vita col Padrone (gioco che ancora ho l'impressione di non "dominare" a fondo, nonostante l'abbia ormai provato qualche volta) a un gruppo di giovinetti molto niubbi. Addirittura più di me. Dopo essermi reso conto che continuare a spiegare le premesse era inutile, non riuscivano a capire fino in fondo, non riuscivano a capire cosa significasse creare "personaggi con un potenziale narrativo", e non cercare di aggirare il gioco o giocare il maniaco omicida monodimensionale, facendosi i viaggi in testa su che cosa sia e quali siano le sue motivazioni senza portarle al tavolo. Ho giocato e gli ho lasciato sbattere la faccia su questo, interrompendomi a metà partita e cercando di spiegare perché non ci stavamo divertendo. Con due sembra aver funzionato (vedremo la prossima volta). Il terzo... spero di vederlo qui a brontolare a breve.
In sostanza... a volte anche giocare può non essere sufficente, purtroppo. Mi sto scontrando violentemente con quella che Domon chiamava "Sindrome del Marito Ubriaco". I giocatori che si rifiutano il gioco di base e, rifiutandolo, di fatto non lo giocano, lo bloccano, si mettono di traverso al gioco, lamentandosi poi che "il sistema ti ostacola".
Vabbé, scusate il post poco succoso e forse anche un po' OT, ma sono pensieroso...
Niccolò:
--- Citazione ---[cite]Postato da: Ezio[/cite]Domon chiamava "Sindrome del Marito Ubriaco"
--- Termina citazione ---
czege...
...ma il riferimento è ai giocatori che continuano a usare sistemi contro cui devono lottare, non a quelli che lottano contro i sistemi che dovrebbero usare :)
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