Autore Topic: Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction  (Letto 18264 volte)

thondar

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Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #30 il: 2012-03-13 02:32:36 »
Citazione da: triex
Mi sono reso conto praticamente subito che non me ne fregava niente. L'ambientazione non la conoscevo e non mi entusiasmava, le cose che succedevano non mi tangevano minimamente ed ero sempre distratto. Non capivo granché quello che stava succedendo e quando ci provavo mi frustravo.


Dopo un po' mi sono reso conto che non seguivo minimamente quello che stava succedendo in fiction, ma solo come si stava comportando il master, vagamente. Avendo fatto il master a d&d per una decina di anni ero perfettamente in grado di intuire le tecniche che stava usando il master, per esempio se un personaggio incontrato era importante oppure improvvisato, se stavamo andando nella giusta direzione oppure no. Mi basavo sui minimi segnali paraverbali (irritazione della voce, pause per riflettere) per capire cosa fare, anziché pensare alla fiction.
Vedo che il DM non è riuscito a coinvolgerti nella fiction. Forse perché hai giocato per aprire un tread su GcG o forse non è riuscito a toccare le corde giuste. Anche giocare a decifrare la mimica facciale invece che giocare a D&D non aiuta.

Un altro problema è che non è riuscito a motivare sufficientemente i PG. Il bimbo che ti mette un foglietto in tasca è un pò blando in effetti. La fiction dovrebbe avere importanza e il Dm dovrebbe usarla di conseguenza.

La PG del DM non dovrebbe esistere... è un errore grossolano. Sempre che in realtà non fosse un PNG di supporto al gruppo con importanza decisionale ed effettiva secondaria nella storia (cioè non prende decisioni importanti, serve solo per dare un supporto in combattimento causa mancanza di PG, se muore pace, etc).

Inoltre sembra che non vi stia ponendo scelte ma solo strade obbligate. Sarebbe in realtà molto semplice far diversamente. Ad es (ed ecco gli AP) il bambino invece che sparire poteva semplicemente non sapere l'identità di chi gli ha dato il messaggio oppure (o con maggiori ricerche) può portare ad uno studioso della suddetta biblioteca. Ulteriori ricerche in città avrebbero potuto confermare che la cosa migliore era andare a quella biblioteca (oppure no, dipende dall'importanza che la biblioteca assume nella trama che ora non conosco). La PNG del DM... se non la vogliono che se ne vada, al limite torneranno a prenderla o ne cercheranno un'altra di loro fiducia.

Nota: vedo che mi confermi che non è una bella idea usare una ambientazione sicuramente fighissima ma sconosciuta ai giocatori (come praticamente tutte le homemade). Sono anni che sostengo che la cosa migliore sia usare una di quelle ufficiali (anche se capisco la bellezza di farsela da solo)

Riguardo il modo di giocare. Fare quello che si pensa il DM voglia ho sempre sostenuto (mirkolino mi sia testimone) sia ben poco divertente e ancor meno funzionale. Almeno nel micromanagement dell'avventura. Voglio dire... siamo li per giocare, sappiamo che il DM proporrà una o più avventure da risolversi in vari modi. Se al minimo accenno di quest ci si teletrasporta dall'altra parte del cosmo vuol dire essere coglioni. D'altra parte se ad ogni bivio (fisico o meno) si spera che il DM ci dica dove andare (o si tenta di capirlo dalla sua mimica facciale) vuol dire perdersi volutamente le scelte che dovrebbe proporre ed ottenere un gioco piatto e la tua esperienza lo dimostra.

Se vuoi altri AP (sotto ce ne sono altri) dimmi riguardo quale affermazione esattamente.

Citazione da: Hasimir
Nulla di che, mi limitavo a basare le azioni del mio PG unicamente sulla fiction e su quelle che nella mia testa erano ragionevolmente le sue pulsioni, coscio che un simile comportamento sarebbe APPARSO esattamente ciò che il gioco richiede, ma che DI FATTO era quanto bastava per mettere in profonda crisi il un GM con quel tipo di regolamento.
questo è il punto interessante su cui manca l'AP. Potresti esplicitare? io temo si tratti dello stesso problema di triex: DM che non riesce ad usare la fiction per motivare i PG.

Se i Pg vogliono fare altro...  Per prima cosa chi gli ha messo in testa di fare altro? Cioè mi siedo per giocare a D&D, creo il PG inizio la partita e ... ho qualcosa di urgentissimo e irrinunciabile da fare? Casomai sarà in seguito a varie situazioni che un Pg avrà acquisito un interesse verso qualcosa (o dal background del Pg, che il DM conosce). E' la manna dal cielo! Il DM ha l'aggancio giusto, che lo usi al posto del generico PNG da taverna. In caso avesse già presentata una quest con la motivazione "sbagliata" non dovrà fare altro che proporne un'altra e, a seconda dei casi
1) porre in sospeso la prima quest per eventualmente passare ad uno dei punti successivi
2) far arrivare a conclusione la prima quest fallendola o facendola risolvere ad altri PNG (e questo da l'idea che non ci siano solo i Pg al mondo, rende il mondo vivo e gli fa capire che hanno la scelta di rifiutare quest)
3) riadattarla per renderla compatibile con la nuova quest senza che se ne accorgano
4) altro

AP (non che serva):
DM: Il viandante si avvicina e vi dice "potenti guerrieri sono un povero contadino a cui hanno rapito il figlio, potete aiutarmi?"
PG1: no, ho da fare, voglio imparare un incantesimo dalla gilda dei maghi
DM: vi prego... non ho molto da darvi ma avreste la mia riconoscenza. Ho anche una mappa che potrebbe indicare un tesoro... ve la cederei
PG2: no, non ci interessa
PG3: andiamo alla gilda dei maghi
DM: ok, il contadino si allontana e vi guarda dispiaciuto. Alla gilda dei maghi vi ammettono da Arcanux, il capo della gilda.
PG1: vorrei l'incantesimo dardo incantato.
DM: eh no, non diamo gli incantesimi a non associati. Dovete fare una quest
PG2: ok

I Pg fanno la quest (magari il Dm ha usato la mappa e gli incontri per l'avventura del rapimento), quando tornano gli viene insegnato l'incantesimo e in città sentono che il figlio del contadino è morto/stato salvato da x/ tuttora prigioniero.

Citazione da: Moreno
Se quel povero GM non fosse stato indottrinato da quella roba, magari gli avrebbe semplicemente fatto giocare dungeon da depredare a poche miglia da casa (a meno di non trovare mappe del tesoro per posti più lontani), non avrebbe dovuto spingerli a muoversi perchè i giocatore avrebbero dato la caccia ai pezzi d'oro come segugi, e tutti, triex compreso, si sarebbero divertiti molto di più.
no, non credo. Questo è noioso ed infatti non ti avrebbe divertito (cioè, a te D&D non diverte)

Citazione da: Arioch
Non c'era alcun tesoro ed il posto non era collegato minimamente a quello che stavano facendo, era solo una rovina che avevo messo sulla mappa e che, incidentalmente, era vicino a dove passavano.
Finisce che il party riesce a scappare per il rotto della cuffia da una gangbang di demoni grazie al teleport del quarto, ovviamente senza alcun tesoro.
mi sembra figo! Hanno deciso cosa fare e il Dm ha tenuto conto della loro volontà senza fare forzature e senza seguire la propria trama. Alla faccia di chi dice non accada

Citazione da: Arioch
Due giocatori decidono che devono andarci perché c'è un tesoro (nota: il vecchio non ha nominato alcun tesoro, ma i giocatori l'hanno dato per scontato), gli altri protestano dicendo che vogliono raggiungere la città al più presto possibile.
I due vanno comunque e muoiono orribilmente nel luogo maledetto.
ottimo direi. Come sopra, in più gli hai insegnato che non tutto ciò che incontrano è destinato a loro (mica è un videogioco alone in the dark) o da loro affrontabile. Unica cosa: ovviamente gli hai dato possibilità di ritirarsi, ma sono morti perché hanno deciso di proseguire consci del pericolo o perché per somma sfortuna non hanno fatto in tempo a scappare, vero?
Citazione da: Paolo Castelli
La differenza qualitativa, almeno per quanto mi riguarda, stava nel fatto che a volte la storia era gia scrtitta e c'era railroading da paura.
infatti mi sembrava fossero tutti casi di R. Perché lo ha fatto? C'è scritto che non si può fare
 
 
Citazione da: Paolo Castelli
La volta dopo era pronta un'altra quest: rompere l'incantesimo che vincolava le dame a quel castello ed un problema: trovare un modo di ripresentarsi dal duca senza essere cacciati dal servizio.
figata no? Li hai motivati fin troppo ma non sei caduto nell'errori di costringerli nella loro quest ed invece hai rispettato le loro scelte. Poi hai approfittato di esse per creare una nuova quest (a cui erano interessati) e al contempo dare seguito alle loro azioni nei confronti del duca. Così si gioca, altro che dungeon e PX per le mo
Fabio Bani

Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #31 il: 2012-03-13 15:17:32 »
Citazione
Anche giocare a decifrare la mimica facciale invece che giocare a D&D non aiuta.

Il mio AP di AP

Ho giocato ad AP (anime prime) col mio gruppo storico di D&D per vedere se poteva sollazzarli.
Mi sono trovato gli sguardi di alcuni ragazzi che mi scrutavano le interiora pur di ottenere qualunque informazione UTILE. Badate bene, mi scrutavano non per ottenere informazioni "cosi il tenente ha glissato quando ho parlato di mio fratello?" (ci può stare, se fosse un film lo vedremmo tutti e subito. quindi si! sto stronzo ha glissato! nasconde qualcosa), ma per ottenere informazioni UTILI per andare avanti. Andare avanti dove? Avanti nella storia, come se fosse a tappe.

Il problema è che mi ero da tempo disintossicato delle tecniche da master di D&D e le mie affermazioni erano cosi neutre da spiazzarli. Certo la voce era quella dei personaggi, con tutte le sfumature del caso, ma non c'erano più i commenti del master che ti indirizzava e ,senza, sembravano mia madre senza gps.
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Kagura

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Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #32 il: 2012-03-13 15:34:57 »
Manfredi, quando hai spiegato loro il gioco hai detto che Anima Prime non funziona a storie precotte ma il GM deve lavorare sui loro story seed e, soprattutto, sulle scelte da loro compiute?
Perché i casi sono tre (magari di più, ma al momento non li vedo)
 
  • (poco probabile ma non impossibile) hai dimenticato questo particolare [AP: con i tradizionali mi capitava spesso di lasciarmi sfuggire qualche regola, specie se gli altri giocatori facevano chiasso durante la spiegazione]
  • (plausibilissimo, visto più volte) i tuoi amici hanno dimenticato quello che gli hai spiegato e frainteso il resto del gioco [AP: per esempio, i miei amici dimenticavano sempre che è possibile cedere gli Awesome al controllore di altri personaggi]
  • (anche questo capita non di rado) hai spiegato tutto come si deve, i giocatori se lo ricordano ma sono pigri da un punto di vista creativo (magari per abitudine?) e così preferivano far gli aruspici con te, darsi all'I Ching etc. per far andare avanti la storia come se fosse un film. In questo caso potrebbero apprezzare alcuni Final Fantasy tra gli ultimi usciti, dove occasionalmente puoi anche giocare tra un "filmato" e il successivo  :-X
 

Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #33 il: 2012-03-13 17:58:41 »
Purtroppo, scelgo la terza opzione.

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thondar

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Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #34 il: 2012-03-13 19:13:17 »
Purtroppo ho risposto a molte cose insieme e non c'è stato modo di approfondirle tutte come si dovrebbe. Ha detto lui stesso di non star seguendo minimamente la fiction e questa mancanza di attenzione è certo deleteria. Può darsi che se avesse sia seguito la fiction sia seguito la mimica facciale si sarebbe trovato maggiormente coinvolto nella fiction.

Quello che tu vuoi dire è che trovi normale che giocando a D&D si segua (anche) la mimica facciale? bè, può anche darsi. Il problema è che ci sono molti modi di giocare a D&D. Se il Dm è abituato a istradare i suoi Pg e guai se sgarrano allora è normale che questi tentino la lettura del pensiero. Se il DM invece gioca più svincolato, preparando la situazione ma non lo svolgimento, senza obbligare i giocatori a fare una certa cosa allora la mimica facciale diventa inutile o quasi e pure dannosa (e da quel che ricordo è così che giocavi tu). Infatti cosa ti importa di sapere se il DM aveva o no previsto la tua azione? se sta o no improvvisando il PNG? se aveva o no previsto un combattimento? tanto, a prescindere da quello che aveva previsto è disponibile a reagire alle tue azioni nel modo che reputa opportuno e non nel modo prestabilito. Se ti pone davanti un ostacolo tu realmente vuoi scoprire la soluzione non dagli indizi (che deve aver messo) ma dalla sua mimica facciale? sarebbe come leggersi la soluzione di un indovinello invece che arrivarci pensando. Certo, in alcuni casi leggere la mimica può anche tornare comodo e divertente (al momento mi viene in mente solo casi dove il DM si impappina) ma non certo al costo di ignorare la fiction.

Fabio Bani

Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #35 il: 2012-03-13 20:50:22 »
Io in d&d creavo un mondo ben dettagliato, dettagliavo situazioni e poi lasciavo tutto nelle mani dei pg.
Non andavano al fiume della spada dove c'erano i corsari? Pazienza, uno strillone cmq griderà questa notizia. Fa atmosfera che il mondo viva anche senza i pg no?

Ma era un lavorone enorme che non mi ha dato soddisfazioni a conti fatti (ma questo va in un'altro topic).
Inoltre capita che se hai preparato qualcosa di più definito, in cui investi aspettative, (uno scontro? un indovinello?) la mimica facciale (i tells) potrebbe essere involontaria.

Purtroppo in D&D i giocatori sono contro il gm e viceversa (potremmo discutere sul caso specifico, ma è il sistema che ti ci porta) e tu quando investi qualcosa (fiches nel poker, tempo e aspettative nel gdr) sei portato a voler usare tutti i mezzi per "vincere".

E' come se in un gioco online mi fermassi dall'attaccare un nemico che è in lag.
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Matteo Suppo

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Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #36 il: 2012-03-13 21:48:01 »
Thondar, fammi capire, stai dicendo che non sono un Bravo Giocatore?  ;D
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Zachiel

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Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #37 il: 2012-03-13 22:08:52 »
Triex, per favore...



(ehy, ho scritto in navy, non in blu!) 8)

Matteo Suppo

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Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #38 il: 2012-03-13 22:17:31 »
Zachiel, se pensi che il mio post sia scorretto segnalalo, non scrivere in navy  ;)
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #39 il: 2012-03-13 22:32:12 »


Stava dicendo tremila cose Thondar. Quello che condivido in parte è la seguente domanda:

stavi giocando a un gioco oppure facendo un indagine di psicologia sociale per poi esporre su un forum i risultati? Hai cercato di divertirti in quelle sessioni o eri troppo distratto a capire dove stava sbagliando il GM?

Queste domande sono piene di pregiudizi e hanno già la risposta dentro lo so, ma l'ovvietà è questa: è difficile che un gioco sia divertente se non vuoi davvero giocarlo e se passi gran parte del tempo in cui formalmente stai giocando a fare altro.

Questo è quello che hai detto? No non lo hai scritto, ma in tanti ti hanno risposto come se lo avessi scritto.

Per te è davvero divertente giocare a "indovina cosa vuole il master da me"? Perchè non hai provato a dargli fiducia e non ti sei concentrato sulla fiction e sul tuo personaggio? Mi pare ovvio che "indovina cosa vuole il master" non è divertente allora perchè non hai provato a giocare con gli altri seguendo le regole degli altri? Perchè non hai informato il master che stavi giocando a "indovina cosa vuole il master"? Il giocatore sapeva di stare giocando a quel gioco? Ne era davvero consapevole oppure lui e le altre due ragazze stavano giocando a altro mentre tu eri presenti e parlavi con loro mentre giocavano?


Io delle serate/pomeriggi di quando giocavo a AD&D, a D&D 3.X e Masquerade la cosa più importante dei giochi e l'unica che mi ricordi era la fiction. Sono ricordi deformati? Può darsi. Era faticossisimo e mi ha fatto litigare per cose stupide? Certo che si. Non c'era fiction o era completamente scollegata dalle regole che usavamo: direi proprio di no. Queste regole erano scritte nel manuale che io avevo pagato in lire (e un po' anche in euro ammettiamolo :) )? Non tutte. Possono seguire esempi se necessario, ma rischiamo di finire a parlare delle mie sessioni di giochi o delle tue di tanti anni fa e non delle tue più recenti.
« Ultima modifica: 2012-03-13 22:36:28 da Iacopo Benigni »

Arioch

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Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #40 il: 2012-03-13 23:21:06 »
Citazione
ottimo direi. Come sopra, in più gli hai insegnato che non tutto ciò che incontrano è destinato a loro (mica è un videogioco alone in the dark) o da loro affrontabile. Unica cosa: ovviamente gli hai dato possibilità di ritirarsi, ma sono morti perché hanno deciso di proseguire consci del pericolo o perché per somma sfortuna non hanno fatto in tempo a scappare, vero?

Death Frost Doom è estremamente mortale ma molto fair, nel senso che tutte le "trappole" sono piuttosto evidenti e devi proprio andartele a cercare per rimanerci. Se hai un minimo di senso di sopravvivenza te ne vai dopo un paio di stanze, niente te lo impedisce: praticamente non ci sono mostri/avversari a meno che non li risvegli tu (e loro sono morti prima di poterlo fare).  Per dirti: per aprire una delle porte principali devi staccarti un dente per offrirlo in sacrificio al dio del santuario... berresti dalla polla di acqua nera che trovi in questo tempio? Ti metti a suonare l'organo d'ossa umane vicino all'altare maledetto?
Come dicevo sopra, infatti anche loro se ne sono accorti subito, ma invece che tornare indietro hanno giocato per cercare la morte spettacolare.
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Matteo Suppo

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Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #41 il: 2012-03-13 23:45:09 »
Oh, son contento che almeno hai detto quello che pensavi senza delle frecciatine e delle allusioni, Iacopo.


Credo tuttavia che vi siate fissati, tu e Thondar, su una unica frase:
Citazione
Non ho proprio voglia di giocare a d&d, ma è tanto che non gioco con questa gente e poi che vuoi che sia, dai? Mi rifarò quando giocheremo al Mondo dell'Apocalisse o qualcos'altro. Dai, che così ci faccio anche la figura di quello dalla mente aperta. Dai che magari ci scappa anche un bel thread su gentechegioca.

Colpa mia che imbellisco i thread di artifici retorici.

Quei pensieri sono veri, ma io non volevo assolutamente "capire dove sbagliava il gm" o fare una "indagine di psicologia sociale".

Infatti questo thread non è assolutamente per parlare male del GM o di me (potete aprire altri thread se volete) o di parpuzio. Questo è un thread per parlare di qualcosa che è successo durante quella giocata. ESATTAMENTE come faccio per qualsiasi altro gioco.

Ho dato a questa giocata lo stesso impegno che dò a qualsiasi gioco. Magari è troppo basso per parpuzio, può essere.

In ogni caso, se vogliamo DAVVERO parlare di come IO ho giocato, se volete davvero dirmi dove IO ho sbagliato (o dove ha sbagliato il GM), aprite un altro thread. Vi racconterò tutta la storia. Davvero.

In questo thread la mia intenzione era di parlare di qualcos'altro, ma ci ho rinunciato ^^
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Hoghemaru

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Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #42 il: 2012-03-14 14:36:34 »
porto un piccolo AP:

giocavamo una cronaca a Solar System in cui facevo al Story Guide e giocava anche la mia ragazza, non ricordo la situazione specifica perché in realtà ce n'è stata più di una: in pratica la mia ragazza mi ha detto di aver fatto determinate scelte non basandosi sulla fiction o su ciò che realmente voleva fare, ma sul principio "se il master ha introdotto questo PNG vuol dire che è importante" quando magari stavo solo descrivendo degli elementi di colore.
e nel suo caso la fiction le interessava parecchio!
questo perché ha iniziato a giocare con parpuzio e determinate modalità le ha assimilate rapidamente perché era l'unico modo per riuscire a giocare (fare scelte senza senso per quieto vivere e/o agevolare il master che ha preparato la storia), infatti lei stessa mi chiede di giocare ad altre cose perché vuole scrollarsele di dosso.

credo che il punto focale del discorso di Triex sia proprio questo: per andare avanti con giochi di un certo tipo puoi (o addirittura devi) ignorare la fiction e basarti sulle aspettative/intenzioni del master

in pratica il "conflitto sociale" sovrasta talmente tanto il gioco da rendere la fiction quasi ininfluente
sono un Suino Mannaro - "ci sono solo due persone di cui mi fido: una sono io, l'altra non sei tu!"

Matteo Suppo

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Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #43 il: 2012-03-14 15:32:35 »
Il mio punto focale era persino più ampio. Quando il sistema non è ben collegato alla fiction, possono succedere due cose:


  • la fiction perde importanza rispetto al sistema
  • il sistema perde importanza rispetto alla fiction

Assumendo che il sistema in parpuzio sia "il master", Il primo caso era quello che è successo a me e ad A, il secondo caso quello che è successo a B e C, nonché a tutti quelli che parlavano di railroad e giocatori che non ci stavano.



Un altro esempio, senza stare a scomodare parpuzio, è sporchi segreti. In Sporchi Segreti il conflitto è risolto con il perudo, ed è facile perdersi nel sottogioco dimenticando quello che sta succedendo davvero.


E' più chiaro ora il mio pensiero? Ha senso? Capite perché "giochi male" non è una risposta?
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Hoghemaru

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Re:Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction
« Risposta #44 il: 2012-03-14 15:42:48 »
il problema è che, nel caso dei tradizionali, a lungo andare l'atteggiamento premiante è quello di dare importanza solo al sistema (ovvero al master) perché è il sistema stesso che ti punisce se non lo fai (ostacola le tue mosse, ti impedisce di fare le tue scelte, fa di tutto per portarti verso il materiale che ha preparato), da qui il giocare tentando non di seguire la fiction, ma tentando di intuire cosa sia giusto secondo il master.
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