Spero che il titolo riesca ad attirare l'attenzione, date le divertenti buzzword che ci stanno dentro.
Ragazzi, questo è un actual play, parlerò di gioco reale e non di seghe mentali. Fate lo stesso, grazie.
Dunque, tanto tanto tempo fa, sarà circa un paio di mesi, mi chiesero di giocare a d&d...
[un effetto di onde sull'immagine fa capire che siamo in un flashback]
Io: Ah che bella giornata di sole!
A: Ehy, stiamo per fare partire una campagna di d&d, vuoi partecipare? [tuono!]
Io: Hmmmmmm
Non ho proprio voglia di giocare a d&d, ma è tanto che non gioco con questa gente e poi che vuoi che sia, dai? Mi rifarò quando giocheremo al Mondo dell'Apocalisse o qualcos'altro. Dai, che così ci faccio anche la figura di quello dalla mente aperta. Dai che magari ci scappa anche un bel thread su gentechegioca.
Io: Ok dai.
A: Fa il master P
Io: Boh ok.
[Un effetto di onde ci indica che il flashback è terminato, e la scena ritorna ad un triex seduto sul bracciolo di una sedia vicino ad un camino, con una pipa spenta in mano]
Dire che la campagna era noiosa e sicuramente non al livello di qualsiasi altra giocata io abbia fatto negli ultimi due anni è scontato e non è di questo che devo parlare. [sguardo intenso] Voglio parlarvi di come sono sopravvissuto.
Mi sono reso conto praticamente subito che non me ne fregava niente. L'ambientazione non la conoscevo e non mi entusiasmava, le cose che succedevano non mi tangevano minimamente ed ero sempre distratto. Non capivo granché quello che stava succedendo e quando ci provavo mi frustravo.
Dopo un po' mi sono reso conto che non seguivo minimamente quello che stava succedendo in fiction, ma solo come si stava comportando il master, vagamente. Avendo fatto il master a d&d per una decina di anni ero perfettamente in grado di intuire le tecniche che stava usando il master, per esempio se un personaggio incontrato era importante oppure improvvisato, se stavamo andando nella giusta direzione oppure no. Mi basavo sui minimi segnali paraverbali (irritazione della voce, pause per riflettere) per capire cosa fare, anziché pensare alla fiction.
Vi faccio un esempio! [la schermata cambia facendo vedere dei cartoni animati disegnati da un bimbo di 5 anni sotto lsd (nessun composto chimico è stato maltrattato per fare questo thread)]
Il mio personaggio cammina fischiettando per la città. In realtà sta indagando sull'omicidio del suo capo ma non trova una pista neanche a pagarla. Il master descrive che mi sento qualcosa toccare la tasca e vedo un bambino che fugge nella folla. "Lo inseguo! Ladro!" tuono io. "Gira un angolo e scompare". Ok, dico io. Vediamo che mi ha rubato. "Niente, hai un biglietto in tasca, c'è disegnato sopra il simbolo del sole". "Oooh, un indizio! Dove ho già visto questo simbolo?" "Sembra il simbolo di una biblioteca perduta dall'altra parte del mare". "Perfetto, ci andremo".
[La visione torna velocemente a triex vicino al camino, sta sorseggiando the]
Oh, mi son dimenticato di dirvi questa cosa: a giocare eravamo io e A1, master entrambi di lunga data, e A2 e A3, giocatrici l'una abbastanza esperta e l'altra no, ma entrambe con esperienza bassa di fare il master. Lo so, A2 e A3 non sono nomi facili da ricordare. Sigh. Facciamo che chiameremo triex col suo nome, A1 lo chiameremo A, e le altre due le chiameremo B e C. Ora non ci si può confondere!
Comunque... [Di nuovo al cartone disegnato dalle scimmie epilettiche]
B e C: ma sei scemo? Per una cosa così vai fino a una biblioteca dall'altra parte del mare?
Io ci penso un momento, e in effetti ha senso come obiezione. Voglio dire, un bambino ti infila un biglietto in tasca e tu parti per un viaggio che neanche sai se abbia senso? Chi lo ha mandato? E se cercassero di allontanarci/farci smettere di indagare?
Sento il master in difficoltà, probabilmente non aveva pensato a queste cose. Mi interpello con A, e lui è d'accordo: partiamo per la biblioteca. Riusciamo a convincere B e C, partiamo e torniamo. Ricordo vagamente cosa successe, forse abbiam trovato un libro.
Altro esempio! Questo con ancora meno fiction!
Eravamo in qualche luogo che non ricordo [attivato generatore automatico di punti interrogativi], a parlare con una persona. Ricordo vagamente che forse era una donna, probabilmente con poteri magici, e forse ne ha dati anche a noi. Doveva tipo unirsi a noi per una qualche ragione che non ricordo. Ricordo però che B e C han sollevato l'interrogativo "Possiamo fidarci di lei?" Al che io privatamente dico ad A:
"Ascolta, questo è il PG del master, vero?"
"Mi sa proprio di sì"
"Allora ci dobbiamo fidare... Lo sai che io non ho idea di cosa stia succedendo davvero?"
"Neanche io, ma riconosco quando il master presenta png di cui dobbiamo fidarci"
Insomma, è così che giocavo: basandomi sulla mia esperienza decennale da master per capire cosa fare disinteressandomi della fiction.