Vorrei fare una domanda a Claudia.
Il tuo atteggiamento di timore a mostrarti per quello che eri per evitare di confermare i clichè o i pregiudizi si estendeva a tutte le tue attività sociali o era limitato al gioco? Cioè riuscivi a dire che ti piaceva Ramazzotti o dovevi raccontare a tutti che andavi pazza per Henry Rollins? (^__^)
E in senso più generale il GdR enfatizza l'impatto che il ruolo sociale ha sul proprio comportamento o ne risente come tutte le altre attività?
Cioè il problema sta nel gioco, nella comunità dei giocatori, o nella persona che in generale non riesce a vivere serenamente i propri ruoli o le proprie diversità?
A tale scopo ritengo che le esperienze adolescenziali possano essere catalogate come patologie puberali piuttosto che come problemi del contesto.
Per quanto riguarda la mia esperienza:
il ruolo sociale, o le apettative sociali impattano sul proprio modo di giocare tanto più quanto sono importanti. L'ho sperimentato pesantemente quando faccio il master con dei bambini. ma questo però vale in assoluto ed in generale. Il mio ruolo di adulto impatta il mio modo di essere qualunque cosa faccia con dei bambini.