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Scena 1 - Sera - Taverna alla Vecchia Botte

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Antonio Caciolli:
"Allora non stavi sparando cazzate quando mi hai detto che l'affare era promettente" dissi al mio vecchio compagno di affari affacciandomi al tavolo "scusate cari compari ma ho origliato un po' indeciso se tornare alle mie amate faccende domestiche o se rimanere per sorseggiare un po' di vino e alla fine mi sono detto ... <<Eh che diamine la conversazione si fa sempre più interessante>>" continuai portando il mio affaticato corpo al tavolo. Movimenti un po' lenti aiutato dal bastone e una lunga procedura per non sgualcire il lungo cappotto che mi copre e che deve durare almeno per altri svariati inverni.
Prendendomi un bicchiere di vino anche io ... "scusate se vi ho interrotto. Continuate pure ... avete già idea di chi abbia i documenti e di come potremmo fare per prenderli?"

Arioch:
[Non aspettate me!  :P

A meno che non ci siano domande, ovviamente.]

meditans:
Almeno mi risparmierò la fatica di cercarlo, penso mentre gli occhi scuri seguono il nuovo arrivato.

Segue un brevissimo riassunto della situazione per illustrare al nuovo arrivato i punti che non era riuscito ad origliare, anche se, dall'espressione del suo viso, sembrava che non fossero poi molti. "Come dicevo, prima di darvi i dettagli del progetto preferirei ascoltare le vostre intenzioni a riguardo", dico con un gesto che include tutti i presenti, come ad invitarli a prendere posizione. Il mio sguardo si ferma su Gus ed il suo bastone. Sono preoccupato dalla sua andatura incerta. Ma se Bialar ha deciso di coinvolgere lui dev'esserci un motivo. "Ho già avuto modo di sentire dell'abilità di Bialar con la spada, giù al mercato si sentono parecchie voci sulla magnanimità di donna Kari'el, e non dubito - proseguo dopo un breve sguardo alla ragazza - che nascondano altre interessanti abilità".
"Invece Bialar non ha ancora avuto modo di parlarmi di te. Di cosa ti occupi, Gus, nei limiti di cui è lecito parlarne?"

Zachiel:
La scena si va rapidamente complicando, ma almeno sembra che siano arrivati tutti. Gli occhi controllano ancora che la porta sia rimasta chiusa dopo l'arrivo di Gus, ma se ne sta tranquilla. Farà eventualmente un cenno a Bialar, che se ne occupi lui. Che se ne fa una donna di tanti uomini se non esserne servita e riverita? Sorseggia piano, non vuole togliersi lucidità, ascolta attenta la conversazione tra gli altri, le domande, le risposte.

"Chi ci assicura che non ci siano altri ad origliare? L'oste sta tenendo d'occhio la porta, Bialar caro?"

e dopo aver posato di nuovo il bicchiere sul tavolo, riprendendo a giocherellarci inclinandolo verso di sé e facendo percorrere al punto d'appoggio col tavolo l'intera circonferenza del fondo più e più volte, rassicura Agnar con un sorriso mellifluo, quasi gioioso da come serra gli occhi.

"Vi assicuro che qui quello che si deve preoccupare di non tradire i suoi nuovi alleati siete voi. Bialar mi conosce bene, potrà dirvi che non scherzo affatto. Come potrà garantirvi che se prenderò parte a questa impresa mi assicurerò di spartire i proventi come stabilito. Anche se vi siete già sbilanciato troppo nel dichiararne il valore. Prima che vi esponga alle autorità con una scusa qualsiasi, Agnar... sputate il rimanente."

Minacce esplicite dette con un solare sorriso sui denti, bellissima figlia d'un cane randagio. Randagio e nobile per giunta.
Detto questo però, già sa che poi i soldi gireranno in altro modo, dopo la spartizione. E già sa che le informazioni, prima di essere rivendute, verranno usate e riusate alla bisogna per succhiarne altro denaro, che sia tramite atti leciti o meno. E già solo la lista di quel materiale le pare abbastanza buona per interessarsi all'affare.
Il bicchiere torna in piano, il liquido si va calmando. Un'occhiata poco equivocabile al signor Kett. Cosa gli ha raccontato di lei? Promemoria: indagare.

Antonio Caciolli:
"Nei limiti di cui mi è lecito parlare ... quale meravigliosa espressione, per essere uno che sta riunendo una banda di criminali. Spero che non stiamo veramente discutendo della parola di Bialar e della sua capacità nello scegliere i propri compagni d'arme vero? Non vorremo mica che si offenda ..." dissi rivolgendo lo sguardo su cui si dipingeva un sottile sorriso a Bialar.
Porsi ad Agnar un foglio in cui si attestava il suo arruolamento nella guardia cittadina con tanto di marchio in ceralacca, ma firmato da tale Generale Gus ... "diciamo che mi diletto con cose del genere ... è un passatempo che mi permette di lavorare da casa senza dover camminare troppo ... spero possa essere una cosa gradita ... ora però parliamo di affari che il bicchiere è vuoto e non abbiamo ancora capito quanto ci verrà in tasca a lavoro finito ... bevvero Bialar?"




PS: e scusate ma da ora in poi posterò cagate meno sborone :P questa mi è venuta così

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