3) poi devo attenermi all'idea che i miei compagni di gioco hanno del personaggio scelto perché sennò sono "fuori personaggio" (input creativo 0)
e chi lo dice che devi attenerti alla visione dei tuoi cogiocatori?
mettiamola così, il peso delle aspettative dei co-giocatori in un GdR basato sui fumetti marvel è direttamente proporzionale al loro essere fanboy. A scopo puramente intellettuale posso immaginare uno scenario dove volontariamente interpreto un Wolverine codardo, o uno spiderman serio e tutto d'un pezzo, ma sarebbe un
divertissement, appunto, intellettuale (e alla lunga fine a se stesso). Se gioco a un GdR marvel e voglio usare Spiderman (e non il porcospino scarlatto) è prevedibile che cercherò di mantenermi
in carattere (e che i co-giocatori in diversa misura si aspettino che lo faccia). Poi è naturale che il mio "mantenermi in carattere" sia una delle tante "interpretazioni" che possono essere date a un personaggio (basta vedere l'impronta che i vari sceneggiatori danno al medesimo personaggio) ma rimango sempre una una
zona di comfort (sennò sto giocando un altro personaggio e allora perché non me ne creo uno su misura?)
3) "interagisco" con una serie di eventi/scene che in linea di massima già conosco (perché basati su un arco di storie a fumetti che probabilmente ho letto e apprezzato)...
non è così, c'è una SITUAZIONE INIZIALE nota, ma gli sviluppi sono aperti. ed è proprio quello il punto, è quasi un gdr dei "what if" marvel.
Mi piace questa tua interpretazione!
Leggendo il blurb di RPGnow mi ero fatto
un'idea diversa. Mannaggia, la loro "prudenza" nel non definire il loro gioco come "narrativista" doveva insospettirmi, idem il fatto che non lo spingessero come sistema ideale per giocare
what-if... Mi sono lasciato abbagliare da un promettente e diplomatico
"quando i vendicatori gli xmen e i fantastici quattro non ci saranno chi giocherà in un mondo di avventura e dramma, TU!"!
In poche parole mi sfugge la componente ludica/creativa dell'esperienza
quante volte hai giocato narrativista nella tua vita?
Che domanda difficile, dammi una scaletta di riferimento (numero di partite minime, ore medie impiegate, titoli indice, autori essenziali ecc) e ti rispondo adeguatamente :-)
Scherzi a parte, non credo che lo specifico caso posto da questo GdR sia paragonabile ad altri "sistemi narrativista" (qualora abbia poi senso questa interpretazione), qui i vincoli sono così ingombranti che lo spazio creativo non può non essere "strettino". Concordo che saper ricavare sangue da una rapa sia un indubbio talento, se non fosse che alla fine per le mani ti rimane sempre una rapa.
Spremuta.
So che potresti elencarmi
N altri giochi che pongono paletti anche più stretti di questo, ma metto subito le mani avanti: il mio purtroppo scarso tempo da forum vorrei spenderlo discutendo di
onesti gioco di nicchia (Narrativisti o meno) piuttosto che di
furbetti esercizi di stile (di
pedigree o meno).