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Spione PbF 1 - fase 7 - Manovre

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Moreno Roncucci:
Eh? Il nome del profilo psicologico? Non mi risulta fosse venuto fuori prima...  =:-I

Claudia Cangini:

--- Citazione ---[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite][p]Eh? Il nome del profilo psicologico? Non mi risulta fosse venuto fuori prima...  =:-I[/p]
--- Termina citazione ---


Ho riletto di recente tutte le manovre perchè non ricordavo un tubo.
Pensa che era partito come "Lena Klein". Chissene, comunque.  :D

Marco Costantini:
Sono anche io un po' in confusione per via del profilo psicologico.
Sono andato anche io a rileggermi le manovre passate per fare un po' di chiarezza e per ora è emerso che:
inizialmente il profilo da prelevare è quello di Lana Klein
poi l'HVA telefona a Chris dicendogli di portare il profilo di una sua paziente, che è anche la sua amante, ma per depistare eventuali agenti nemici che loro pensano essere stati contattati da Thomas, prima che si suicidasse.

Quindi direi che il profilo può essere ancora quello di Lana Klein; basta editare cambiando il cognome per non complicare ancora di più la cosa.

Poi c'è un altro punto su cui sono in dubbio:

--- Citazione ---[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite]il tedesco che avevano messo in ufficio con lui a fargli da tirapiedi, e conosceva tutti i suoi vecchi affari sporchi... quanto si erano divertiti insieme, in quegli anni... ma se l'avesse riconosciuto, tutto quello che aveva costruito avrebbe rischiato di crollare in un attimo...
--- Termina citazione ---


Perchè Miller si preoccupa che Baum lo riconosca? Baum ha lavorato con lui, come può non riconoscerlo?
Non capisco poi quel "quanto si erano divertiti insieme in quegli anni". Quali sono gli anni in questione? Consideriamo poi che Thomas provava una spiccata antipatia per Miller (la racconto nella mia prima fase di manovra).

Moreno Roncucci:
Uff... ci ho messo una vita a trovare quell'accenno a Lena Klein, la funzione di ricerca del nuovo forum pare che non funzioni su quei post (non so se perché postati nel vecchio forum) (sperando che funzioni il link, il post è QUESTO)

Comunque, Lena Klein è la segretaria della delegazione BRD alla Nato, ben difficilmente può essere la Robertson che ha avuto una storia con Miller, persona "scomoda" politicamente e che, se fa poltica in America, vive in America...

Alternative:
1) Correggere il nome, è Vera Klein. E inventarsi una ragione per cui sia stato possibile il loro incontro in passato.
2) E' entrambe. Vera Klein è una spia sotto falsa identità, l'americana Robertson.
3) E' la Robertson, il nome Vera Klein viene eliminato e non considerato in gioco.
4) Stanno semplicemente parlando di cose diverse, il profilo cercato da Thomas era di Vera Klein e non ha niente a che vedere con Miller.
5) altro a cui non ho pensato?

@Marco: Miller e Baum hanno lavorato insieme nello stesso ufficio, durante l'occupazione della Germania da parte delle truppe americane nel primo dopoguerra. Baum faceva da interprete/factotum a Miller, che intanto approfittava della sua posizione per rivendere aiuti umanitari al mercato nero.

L'idea mi è venuta dal fatto che nel Dossier di Baum è detto espressamente che quello che ha visto del comportamento degli americani nel primo dopoguerra l'ha spinto ad aderire alla HVA, e dato che hai detto che il politico nel Dossier era un americano, c'era il problema di cosa fargli fare a Berlino. Un politico americano non può vivere a Berlino, al massimo la visita ogni tanto. E perchè era tanto importante per Baum?  Così li ho fatti conoscere prima, quando Miller era soldato (un ufficiale) a Berlino.

Un vantaggio è che in questa maniera Miller conosce anche Schneider

Tutta la storia della doppia identità (che non mi piace molto...) si è resa necessaria perché avevi detto che Miller era molto più giovane di Baum (rendendo ancora più complicato spiegare perché si conoscevano), e ho dovuto trasformarla in semplice apparenza e trucco. Però poi è utile per spiegare perchè Miller dopo anni si interessa di Baum.

Miller stava antipatico a Baum per due possibili motivi: o per le sue idee politiche, anche senza ricordarsi di lui (che aveva un altro nome all'epoca), cosa perfettamente possibile in un epoca ancora di rare TV e foto in b/n sgranate nei giornali, o perchè l'aveva riconosciuto ma l'HVA gli aveva ordinato di stare zitto (in questo secondo caso Miller potrebbe essere stato l'oggetto di qualcuna delle lettere inviate...)

Marco Costantini:
Accidenti se è complicato :)

Per il discorso del profilo psicologico direi di non complicare la cosa (rischio di non stargli dietro e che l'intrico di queste identità mi distolga da quel che mi interessa...cioè mettere i personaggi della storia nei guai. E' un'esigenzia mia, però, non so se è anche la vostra, quindi per ora è solo una proposta). Quindi farei in modo di editare il nome e fare che sia sempre la stessa persona.

Per la questione di Miller vediamo se ho capito:
Miller e Baum si conoscono durante la guerra. Il motivo per cui Baum lo odia lo ho già esplicitato nella mia prima monovrina: Miller rappresenta tutto il peggio dell'America. Mi piace molto questo fatto che in qualche modo sia lui a rappresentare il motivo per cui l'HVA ha contatto Baum. Poi succede che "Miller" per via del contrabbando viene allontanto e protetto: questa protezione si esplicita anche nel cambiamento dei connotati (è ipotizzabile addirittura un'operazione di chirurgia estetica o siamo troppo indietro nel tempo?). Con la sua nuova identità Miller deve continuare a servire di Baum (che se non sbaglio gli scrive i discorsi) e Miller ha paura che Baum però lo riconosca.

In effetti così può anche avere senso...non so se è troppo complicato, però. Se il casino nasce dal fatto che Miller sia giovane non c'è nussun problema: basta editare cambiando questo dettaglio.
L'importante è che non ci incasiniamo inutilmente la vita (e la storia) cercando di stare dietro a queste millemila doppie triple e quadruple identità :)

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