Autore Topic: [Inglese] A Cool Thing Happened in my D&D Session  (Letto 2009 volte)

Leonardo

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Segnalo questo interessante thread su StoryGames in cui Eero Tuovinen (Solar System, Zombie Cinema) racconta nel dettaglio un frammento di una sua sessione di "Primitive" D&D entrando in dettaglio nelle procedure di risoluzione che usa insieme al suo gruppo. La campagna ha avuto finora una durata di circa 50 sessioni.

A Cool Thing Happened in my D&D Session

Perché a mio avviso merita di essere letto?

- Se si è interessati a giocare ad una qualche versione del D&D delle origini, il thread di Eero contiene una miniera di informazioni (espresse con una chiarezza invidiabile) su quella che è una possibile maniera di far funzionare il gioco. In pratica supplisce alla mancanza di informazioni chiare su come si suppone che si debba giocare a OD&D (informazioni che i manuali notoriamente non contengono e che di solito i giocatori assorbono per osmosi culturale giocando con gruppi già avviati). In pratica il thread sta a D&D come il capitolo del MC sta ad Apocalypse World.

- Su un puro livello teorico il thread di Eero mostra come dietro la apparente semplicità e naturalezza del "sistema di risoluzione" di OD&D si nasconda in realtà una procedura stratificata e complessa, fondata su una più o meno esplicita negoziazione e che funziona solo a fronte di una forte comunione di intenti e di visione del gioco da parte del gruppo. Eero è bravissimo nell'individuare e nel ricostruire punto per punto quelli che sono i passaggi impliciti ed espliciti che applica sistematicamente ogni volta che, in qualità di master, si trova a dover arbitrare la risoluzione di un evento nella fiction. In questa maniera rende trasparente e visibile una procedura complicata che altrimenti rischia di agire dietro le quinte, in modo opaco ed oscuro.

Moreno Roncucci

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Re:[Inglese] A Cool Thing Happened in my D&D Session
« Risposta #1 il: 2012-02-16 14:45:35 »
Quando ha detto che in 50 sessioni nessuno era ancora arrivato al quinto livello, mi ha ricordato parecchio la mia prima campagna di AD&D (come giocatore).  Due anni di gioco (anche contando le pause estive, almeno una settantina di sessioni), nessuno è arrivato al quinto livello.

Il mio personaggio che ci è andato più vicino, un mago di quarto livello, è stato divorato in un sol boccone (singolo tiro per colpire senza tiro salvezza) da un coccodrillo lungo 20 metri.  Nascosto in mezzo all'erba in un prato all'inglese (che ci vuoi fare, aveva tirato l'incontro casuale e la sorpresa, ma aveva già detto prima che l'erba era bassa...)

Dopo due anni me ne sono andato e metà del gruppo mi ha seguito.

Sono articoli molto utili per spiegare come si giocava a chi D&D l'ha conosciuto con AD&D o D&D3, ma sinceramente non nessuna voglia di tornare a giocare così...  8)   
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Leonardo

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Re:[Inglese] A Cool Thing Happened in my D&D Session
« Risposta #2 il: 2012-02-16 21:15:25 »
Mi pare ovvio che il tuo personaggio non si sia accorto del coccodrillo perché il coccodrillo stava giocando a cricket e quindi si amalgamava con l'ambiente circostante, passando inosservato. D'altra parte mi pare altrettanto evidente che la colpa sia del giocatore: come è noto OD&D sfida i giocatori e non i personaggi e quale buon giocatore non sta all'erta di fronte alla possibilità di incontrare all'improvviso un cocco di 20 metri in un prato all'inglese?  ;)

Quello che Eero scrive a proposito del risucchio di energia richiama perfettamente la tua osservazione: alla fine se giochi a D&D a quella maniera (cioè quella che è probabilmente l'unica maniera non illusionista/partecipazionista veramente funzionale), il piacere deve derivare dall'affrontare il gioco come una sfida continua, con il progresso del PG che diventa secondario (alla faccia del reward system...). Altrimenti alla prima occasione in cui il sistema distrugge senza pietà i tuoi progressi la frustrazione finisce per fagocitare ogni residuo desiderio di continuare.

Moreno Roncucci

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Re:[Inglese] A Cool Thing Happened in my D&D Session
« Risposta #3 il: 2012-02-17 03:25:59 »
Quello che Eero scrive a proposito del risucchio di energia richiama perfettamente la tua osservazione: alla fine se giochi a D&D a quella maniera (cioè quella che è probabilmente l'unica maniera non illusionista/partecipazionista veramente funzionale), il piacere deve derivare dall'affrontare il gioco come una sfida continua, con il progresso del PG che diventa secondario (alla faccia del reward system...). Altrimenti alla prima occasione in cui il sistema distrugge senza pietà i tuoi progressi la frustrazione finisce per fagocitare ogni residuo desiderio di continuare.

Ma è una strada veramente stretta per il GM:  se la sfida diventa troppo facile(o inizi a salvare i PG dietro le quinte) si scivola verso l'illusionismo.  Se è troppo difficile si va verso la frustrazione.

Che sono storicamente le due grandi forche caudine del vecchio D&D: la campagna "Monty Haul" e il "killer DM"

E il gioco non ti aiuta per nulla, anzi te lo rende sempre più difficile (Eero ha vita facile con PG fino al quarto livello, poi ne riparliamo... io credo di aver fatto venire i capelli bianchi al DM diverse volte, probabilmente era per questo che mi faceva fuori ogni volta prima che diventassi troppo pericoloso...). Tutto è buttato sulle spalle del GM che "deve sapere come fare".  Poi per forza si stressano e smettono.

Sarei curioso di sapere se esiste un retroclone che sia riuscito a risolvere questi problemi. Ma ne dubito, vorrebbe dire "limitare il GM" (mentre invece che liberazione è, potersi scatenare in gioco senza preoccuparsi del bilanciamento?)
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