Aggiungo una cosa. Gli articoli sulla teoria sono sul sito di the forge. E l'ultimo è del 2004.
Nel 2004 si era capito tutto? No, si è capito che la teoria non si poteva insegnare così.
Nel 2004-2005 the Forge si è riempita di "teorici della domenica" che si atteggiavano ad esperti senza mai giocare un tubo, e per un paio d'anni quei sotto-forum sono diventati un ricettacolo di panzane e aria fritta impressionante. E senza nemmeno l'ombra di gioco reale e concreto da nessuna parte.
Alla fine del 2005 Ron si è rotto le scatole e d'accordo con Clinton li ha cacciati via tutti. Come ha fato? Ha chiuso i forum di teoria "astratta" e ha detto "se volete parlare di teoria, da desso in poi o fate nel forum del gioco giocato, parlando delle vostre partite realmente giocate". Qualcuno gli ha risposto "ma così l discussioni di teoria rischiano di spostarsi altrove". La risposta di Ron è stata (cito testualmente) "yes, please, go away".
E di fronte alla necessità di parlare di gioco concreto, tutti questi teorici della domenica si sono fatti di nebbia come le loro "teorie"...
Dopo questo, nel 2006-2007 The Forge ha avuto i due anni per me di gran lunga più fruttuosi a livello di comunicazione. Non di avanzamento della teoria (quelli sono gli anni dal 2000 al 2003), quanto di spiegazione della teoria. I thread a cui rimando la gente per capire la creative agenda e simili sono tutti di quel periodo. Perchè finalmente parlando di cose concrete tutto era chiaro e cristallino e non più fumoserie per darsi un tono.
(Purtroppo gli spara-fumo si sono trasferiti su story-games e hanno fatto danno lì, ma è un altro discorso.)
Come nascevano questi thread? Semplice. Qualcuno arrivava a fare una domanda e Ron o un altro gli chiedeva "raccontami qualche tua giocata", e gli facevano vedere, in pratica, con domande successive, i vari concetti.
In realtà, la situazione "gioco"-"teoria" non è pari a "teoria"-"esercitazione". L'esercitazione in questa analogia è il game design, non giocare.
"giocare", è imparare a leggere e scrivere, se vuoi studiare letteratura.
E' avere gli occhi, se vuoi studiare pittura.
E' avere orecchie funzionanti se vuoi studiare musica.
Se provo a spiegarti il narrativismo, e tu non hai mai giocato narrativista, è come cercare di spiegare Mozart ad un sordo dalla nascita. Con gli stessi risultati.
Dal 2004, non si scrivono più dissertazioni teoriche. Si insegna la teoria dialetticamente, parlando di quello che hai già giocato tu. Se non hai giocato, di che parliamo, facciamo scena muta?
Anche se non parliamo di divulgazione, ma di nuove teorie, non si scrivono più essay. Citando a memoria Vincent Baker: oggi se hai una teoria, non scrivi un articolo, scrivi un gioco che la dimostri e lo fai giocare. E per esempio per spiegare il concetto di IIEE ha scritto
questo gioco didattico. La teoria oggi si fa con il game design.
Quindi, davvero, non è che siamo cattivi e vogliamo tenerti lontano dal paradiso terrestre della teoria. E' che., te lo posso garantire, se prima non giochi, non hai speranza. Nessuna. Perdi solo tempo.
(E io chi sono? Un genio che ha capito tutto senza giocare? No, sono uno che ha letto tutti gli articoli su the forge man mano che venivano postati, dal 2001. Ed ero convinto di averli capiti, come tanti sono convinti di averli capiti dopo averli letti, senza nessuna esperienza di quei giochi. Poi nel 2006 ho giocato a Cani nella Vigna, e di colpo ho capito..."ah! E' di QUESTO che parlavano! Non avevo capito un cazzo!". Quindi so di cosa parlo. E cani nella Vigna non era il primo gioco forgita che provavo, era solo quello giusto per me. Altri l'hanno trovato incomprensibile. Magari il gioco giusto per te lo trovi solo dopo averne provati dieci, e prima non hai speranze... )