Il mio famigerato e bistrattato esempio di "facciamo finta che", o gdr spontaneo, era quanto di più vicino al senza regole che mi venisse in mente, visto che lo facevamo camminando senza nemmeno guardarci in faccia, contraddicendoci e a volte litigando... non a caso lo facevo con pochi amici "selezionati" e pure in occasioni particolari. Se non ricordo male questa cosa addirittura la facevo di solito quando eravamo "costretti" a non utilizzare altre restrizioni (dopo elaboro), tanto che nel ricordo è più chiaro quando lo facevamo in gita in montagna (quando effettivamente non puoi fare altro che camminare e parlare!).
Il tuo esempio non è "bistrattato". Semplicemente non è un esempio.
Hai detto che giocavate ad un gioco, chiamati "facciamo finta che". OK. E io giocavo ad un gioco chiamato "Cipperimerlo". OK, ti ho fatto un esempio di gioco che spiega le mie affermazioni? O ho solo sparato un nome?
Come funzionava il tuo gioco? Come si svolgeva? Come facevi a capire quando giocavi e cosa no? Si poteva fare qualunque cosa senza fermare il gioco, o c'erano cose che non si potevano fare?
Nel tuo caso un esempio pratico è ancor più necessario, perchè, davvero, non si capisce di cosa parli nel resto di questo post. Quindi passo a rispondere ai successivi, ove arriviamo davvero al teatro dell'assurdo:
se non fosse una regola, il gioco funzionerebbe nella stessa maniera anche se io non facessi finta che.
No, come altrove ho già detto (e quindi tu sai) non ritengo che le procedure e gli strumenti necessari a poter cominciare un gioco siano una regola. E senza di essi, il gioco non funziona.
Cioè, le cose CHE E' NECESSARIO FARE PER GIOCARE (tipo "ehi, ragazzi, facciamo finta di essere cowboy e indiani") non sono "regole"...

Cioè, quindi rimangono, secondo la più elementare logica, 2 possibilità...
1) le regole non esistono. mai.
2) le regole, se esistono, sono cose che si possono tranquillamente violare per giocare. Se non si possono violare senza cambiare gioco, non sono regole...

Ma capisci a che punto di totale irrazionalità sei arrivato, pur di negare ogni evidenza??
Vabbè, che per dimostrare che nel gioco "facciamo finta di essere cowboy", "facciamo finta di essere cowboy" non è una regola, scendere nella più totale irrazionalità mi pare l'unica strada...
Ora, se anche tu dicessi che "si può giocare solo con pippo e pluto" è una regola (accettabile, anche se non sono persuaso a livello linguistico), questo non implicherebbe che in assoluto tutto quanto renda possibile o meno giocare sia una regola.
Strawman.
E' una tecnica retorica (una delle tecniche ninja alogiche) che consiste nel fare un affermazione ridicola che l'interlocutore non ha mai fatto, e contestare quella invec delle sue affermazioni.
Non mi serve dimostrare che "gioco solo con pippo" è una regola. Non ritengo che lo sia, ovviamente, ma in ogni caso, stai facendo il salto della quaglia. Non devo dimostrare che "tutto è regola" come stai facendo ne tuo strawman.
Mi basta, per negare la tua affermazione, dimostrare che C'è UNA REGOLA. Me ne basta una.
(riassuntino logico: io dico "in ogni gioco ci sono regole", tu dici che ci sono giochi senza regole, allora devi farmi un esempio di gioco SENZA NESSUNA REGOLA, non un gioco dove qualcosa che ti sei scelto tu bno è una regola)
E davvero, se la tua "argomentazione" è "nel gioco di fare finta di essere cowboys, fare finta di essere cowboys non è una regola", "e perchè mai?", "perchè se non lo fai non riesci a giocare, quindi non è una regola", direi che siamo andati bel oltre a qualunque tecnica ninja alogica. E' totalmente alogica, ma è un elefante, non un ninja.
Ora ti faccio quello che tu non fai mai, nonostante sia dal tuo arrivo nel forum che ne abbiamo chiesti un sacco: un esempio pratico.
Da bambino con i miei amici si giocava a "cowboy e indiani" (io giocavo sempre l'indiano. Leggevo già Tex). Ecco le regole (quelle che mi ricordo almeno, è passato un sacco di tempo)
- ci dividiamo in due gruppi
- uno dei gruppi sono "i cowboys", l'altro gli "indiani".
- si gioca facendo finta di essere, appunto, indiani e cowboys. Se vuoi tornare a parlare come te stesso, fermi prima il gioco (il nostro regolamento non arrivava a specificare come, si improvvisava al momento)
- Puoi usare il tuo fucile ad elastico, anche se giochi l'indiano.
- Chi viene colpito in un punto vitale è "morto" (questo ha dato vita ad una serie di "precedenti legali" per stabilire quali erano i punti vitali che non ricordo più nei dettagli, ma era molto estesa. Avrebbe potuto riempire un modulo di D&D. Ricordo per esempio che le orecchie erano esplicitamente escluse perchè io avevo colpito, con 2 colpi, ENTRAMBE le orecchie di un altro bambino e lui si era rifiutato di morire, e il capo gli aveva dato ragione)
- (regola implicita, la prima, le altre erano tutte esplicite): se c'è una discussione decide il capo. (il capo della banda. I bambini formano sempre, allo stato brado, bande sul modello di quelle criminali, con capi e sottocapi)
- Si gioca nella vecchia cava (che sembrava un set perfetto per i film western, una monument valley in miniatura), se esci dal campo sei fuori dal gioco.
- Se ti fai male, non lo dici ai genitori e in ogni caso non dici di chi è la colpa..
- Se finisci i colpi del fucile ad elastico puoi fermare il gioco per andare a recuperarli, e nessuno ti può sparare.
- il gioco finisce quando quelli di una squadra sono tutti morti. Vince la squadra che ha almeno un superstite.
- Se gli ultimi due si fanno fuori a vicenda, vince chi ha sparato per primo.
Poi c'erano le regole per accettare nuovi bambini a giocare (decide il capo), le regole per decidere cosa si giocava (a votazione), e le regole per i casi eccezionali (cosa succede se l'ultimo di una squadra viene richiamato dalla mamma e non può più giocare?), etc etc.
Se questo per te è "non avere regole"...