Autore Topic: Cambio di pensiero  (Letto 8266 volte)

Giulia Cursi

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Cambio di pensiero
« il: 2012-01-10 14:12:15 »
Qualche settimana fa' con degli amici abbiamo iniziato una campagna di IMdA:

- Simone/Spiegel = MC
- Io = Ombra-Conciatrice
- Valentino/BigV = Jesus-Operatore
- Guido = Cobra-Pilota
- Alessandro (mio fratello) = Ariete-Arsenale

Come ho già scritto in altre discussioni prima di questa avevo già giocato una volta a IMdA, con Lince un Arsenale. Stavolta volevo cambiare e (come tutti si aspettavano) ho scelto di creare una Conciatrice, inutile dire che è favolosa! 8)

Inizia la mia prima scena, con il giro di ST avevo bollato Jesus come mio amante (non sono ancora convinta che fosse una buona idea...) quindi ci trovavamo a casa sua. Purtroppo gli affari di Jesus erano "andati in vacca" e per pagare il più pericoloso dei suoi creditori, aveva avuto la brillante idea di vendermi a lui per una notte.
Ovviamente stavo già mettendo mano alla mia katana per tagliargli via qualche pezzo, quando il famoso creditore di nome Roark s'è presentato lì con 4 amici armati. D'istinto stavo per buttarmi addosso a Roark per farlo a pezzi, poi per fortuna mi sono fermata un attimo a pensare.
Mi sono resa conto che stavo ancora ragionando come se avessi Lince tra le mani, con lei avrei potuto buttare giù quei cinque da sola, ma Ombra non ha la stessa "potenza di fuoco" quindi ho guardato la mia scheda e valutato come uscire da lì indenne.
Sta di fatto che le mie scelte in quanto a mosse si sono rivelate ottime, perché in poco tempo Roark è diventato mio cliente ed era anche contento di accompagnarmi dal mio mecenate.

So che per molti questo cambio di ragionamento da un pg ad un altro è scontato, ma troppo spesso ho visto giocatori interpretare sempre, sempre, sempre lo stesso pg. Un guerriero nano che era uguale ad un umano ranger, i quali erano identici a un elfo barbaro... Ma non parlo solo dell'interpretazione del carattere del pg, ma anche del modo in cui si affrontano le situazioni e i conflitti, se un personaggio è fatto per manipolare e nel combattimento è incapace, non puoi aspettarti di uscire da una rissa menando a destra e a manca.

Questa cosa è successa anche quando Ariete e Cobra hanno litigato nella seconda sessione, Cobra era fuori dalla sua macchina e in uno scontro violento con Ariete si credeva di avere delle chance, ma al contrario si è ritrovato a terra con diverse ferite.

Ditemi che ne pensate, magari aggiungendo qualche episodio significativo. :)
« Ultima modifica: 2012-01-10 14:14:26 da Nenhiril »
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BigV

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #1 il: 2012-01-10 15:26:00 »
In effetti non è facile passare da un personaggio all'altro, ma credo che sia questione d'abitudine. Con un pò di sforzo ed apertura mentale si riesce ad entrare ogni volta nel personaggio che si crea, che sia l'uno l'opposto dell'altro. :)

Sta di fatto che per alcuni è più difficile capire il gioco di ruolo come "concetto" che per altri, anche io vedo tanti giocatori che nonostante cambino personaggio, giocano sempre allo stesso modo, con la stessa psicologia, lo stesso modo di pensare e di fare ecc.

Michael Tangherlini

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #2 il: 2012-01-10 15:46:32 »
A me è capitato di vederepiù di[size=78%] un giocatore interpretare lo stesso identico personaggio prima sotto due etichette diverse nello stesso gioco, poi in due giochi "differenti." Virgolette d'obbligo perché parlo di parpuzi. Conta come episodio significativo?[/size]



-MikeT
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Marco Costantini

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #3 il: 2012-01-10 15:51:22 »
Raccontaci di più!
Che mosse hai usato? Che è successo?
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Simone Micucci

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #4 il: 2012-01-10 21:27:48 »
Ciao Giulia,

Ti riporto alcune mie riflessioni che forse potrebbero interessarti e che c'entrano in qualche modo col tuo discorso.

Tu sostieni di aver incontrato alcuni giocatori incapaci di cambiare lo stile di gioco del personaggio. Fondamentalmente giocano tutti i personaggi come fossero lo stesso. Li ho incontrati anche io, non sono una merce così rara. ^^
Secondo me dipende però principalmente dall'approccio che ho visto più spesso che mai usare nei giochi di ruolo.

Di che approccio sto parlando?

Ho visto principalmente giocare in due modi, che sono talmente simili da essere quasi indistinguibili, ma che producono esperienze notevolmente diverse.
In una forma di gioco si utilizzano i propri personaggi per esplorare l'ambiente che il master descrive. Per ambiente non intendo necessariamente il paesaggio. Può essere l'ambiente sociale, le dinamiche dei png, la storia che il master si è preparato, il dungeon di turno e roba di questo tipo.
Praticamente in questa forma di gioco il personaggi diventa lo strumento (o l'insieme di strumenti) che ha il giocatore per esplorare il materiale che il master si è preparato (o che sta improvvisando). Francamente è lo stile di gioco che ho visto più frequentemente usare nell'ambiente tradizionale.

In un'altra forma di gioco, della quale mi sono accorto relativamente di recente, invece il giocatore esplora il proprio personaggio (o i propri personaggi) usando come strumenti di esplorazione gli spunti forniti dagli altri giocatori (incluso il master, se c'è).
In questa seconda forma il gioco consiste spesso in un continuo scoprire nuovi dettagli sul proprio personaggio, vederlo rivelarsi, oppure evolvere e cambiare al momento che si confronta con ciò che gli forniscono gli altri giocatori.

Ricordo che quando giocavo con un mio vecchio master io riuscivo molto rapidamente ad esplorare la sua storia e le trame che aveva preparato se facevo comportare il mio personaggio in un dato modo.
Se il mio personaggio non era testardo e impulsivo, se ricorreva alla violenza solo di rado (e in genere in modo drammatico e intelligente) allora aveva molte più possibilità di avere interazioni "positive" con i PnG (a Vampiri questo si traduceva anche in più PX per interpretazione, visto che esploravo la storia che il Narratore si era creato anziché demolirla a suon di tiri di Forza+Armi da Mischia). Non solo, a seconda del gioco seguire quella linea guida non solo era più proficuo, ma poteva anche essere il modo per sopravvivere.
Ti faccio una domanda: hai mai giocato con qualche master che "se fai la cosa sbagliata la paghi"? Non è difficile trovarli (ne ho visti abbastanza spesso). Quei master che fanno sentire il peso dell'ambientazione sopra le scelte dei PG ("cos'è?! se fai una cosa così stupida come ammazzare un barbaro con una spadata in una locanda è normale che gli altri dieci suoi compari poi ti fanno la pelle!" oppure con perle stupende come "Lo sanno tutti che ogni Cavaliere Rosso del Thoridon viaggia con altri cinque suoi compari invisibili. Se eri furbo non ne attaccavi uno, anche se hai giurato sulla tomba di tuo padre di distruggerli a vista"). Ok, l'ho buttata giù un pò dura? Ma prova a ripensare ai master accaniti di Star Wars o di Cthulhu, che disseminano indizi letali all'interno della campagna, ed è roba presa dai materiali d'ispirazione che qualsiasi iperappassionato riconosce...tranne QUEL giocatore.
Ok, provaci con loro a fare un personaggio che non è cauto, che si muove silenzioso e che è scorbutico con chi passa. Vedrai che al quarto personaggio ti passa la voglia. O ti adatti e giochi nel modo migliore possibile per esplorare la storia del GM oppure lasci perdere (o ricevi il continuo biasimo sociale perché con le tue bravate stai rovinando la partita a tutti).

Questo giocare per esplorare la storia del GM produce alla lunga, combinato con giochi dai regolamenti non esattamente validi, un certo numero di giocatori che sanno come fare personaggi in grado di cavarsela con il master di turno. Alcuni di questi giocatori si preoccupano poi di giustificare il carattere del personaggio con gli strumenti del gioco (scegliendo abilità, background e classi/razze adeguate), altri invece se ne fregano e semplicemente esaminano l'umore del master di volta in volta e cambiano di conseguenza la loro interpretazione del personaggio, in modo da ottimizzare la loro capacità di esplorare la storia del GM.


Invece giocare nell'altra modalità "Esplorare il proprio PG usando come strumento gli spunti degli altri giocatori" fa l'esatto contrario. Tu hai creato un personaggio che magari è padrone di se, sensuale e piacevole...e in gioco capitano delle situazioni che fanno da sponda per queste caratteristiche del tuo personaggio.

Continua ad essere padrone di se anche se la persona con cui ha una relazione lo ha venduto per pagarsi un debito?
Anche quando non ha idea di cosa gli sta succedendo?
Continua ad essere sensuale anche se Roark è una specie di Babbo Natale motociclista che se ne va in giro con il pranzo (due topi semi morti) legato alla cintura?

Lince è altruista e si butta a capofitto per aiutare gli altri? Anche quando rischia di perdere le sue armi?

Cobra il Pilota è distaccato e calmo, anche quando ne va della sua vita? Si.
Anche quando ne va della salute di Pamming? No... bella la faccia di Guido quando ho fatto vedere lo stupro di Pamming.
E Jesus è stato calmo e pacificatore fino a che punto?
E Ariete? Perché ha curato qualcuno che lui stesso ha steso per aver ucciso un suo uomo? Cosa frulla nella testa di quello psicotico?

Nessuno è stato punito per non aver seguito la storia del MC (che non c'era, quella storia, avevo solo scritto i Fronti a partire da ciò che si era fatto nella precedente giocata), c'è stato un costante scambiarsi spunti, di idee, di situazioni e tutti avete fatto la vostra porca figura.

Il cambio di ragionamento dipende dal gioco e dal perché si gioca. Alcuni giochi ti danno realmente gli strumenti per permetterti di cambiare ragionamento. TI danno davvero gli strumenti per esplorare adeguatamente un personaggio. E allora è tuo preciso interesse (oltre che dovere) farlo!
Facendolo il gioco riesce meglio! Ovviamente se il gioco è stato concepito in modo da fornire quegli strumenti.
Altrimenti interpretare un personaggio in un modo o nell'altro acquisisce una valenza simile al mettersi una maglietta rossa o una bianca. Indubbiamente c'è molta differenza, ma ai fini della giocata non è detto che ci sia un grande impatto.

Spero di non essere stato troppo contorto o di non essermi dilungato troppo! ^_^
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Giulia Cursi

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #5 il: 2012-01-10 23:52:12 »
Continua ad essere padrone di se anche se la persona con cui ha una relazione lo ha venduto per pagarsi un debito?
Anche quando non ha idea di cosa gli sta succedendo?
Continua ad essere sensuale anche se Roark è una specie di Babbo Natale motociclista che se ne va in giro con il pranzo (due topi semi morti) legato alla cintura?
Fino alla seconda giocata non avrei saputo cosa rispondere di preciso, ma con la seconda sessione ho completamente visualizzato Ombra, ma so anche che ci sono ancora un sacco di cose che devo scoprire su di lei.
In fondo Jesus ha notato una certa mancanza di fiducia da parte mia, ma mi serve, sto rischiando la vita e lui mi può essere utile, anche perché è l'unico a cui importi almeno un po' di me, a parte Byakko.

Lince è altruista e si butta a capofitto per aiutare gli altri? Anche quando rischia di perdere le sue armi?
Ne dubito, dipende se è tatticamente utile per lei salvare quella persona, altrimenti il tipo può fare la fine di Biascica il png inutile che ha quasi perso una gamba e la vita per gli zombie...

Anche quando ne va della salute di Pamming? No... bella la faccia di Guido quando ho fatto vedere lo stupro di Pamming.
E Jesus è stato calmo e pacificatore fino a che punto?
E Ariete? Perché ha curato qualcuno che lui stesso ha steso per aver ucciso un suo uomo? Cosa frulla nella testa di quello psicotico?
Infatti Guido mi ha stupito, è riuscito a essere Cobra, finalmente gli ho visto tirare fuori emozioni che non aveva mai mostrato! Dannazione interesse per un'altra persona! :o
Jesus ha sclerato, e perché? Perché un pazzo stava per uccidere un suo dipendente... Dai tesoro ma che ti aspettavi, prima o poi Ariete ti avrebbe dato problemi. Ma nonostante questo Ariete ha capito che Cobra sarebbe stato più utile da vivo? Oppure gli ha fatto pena? Mah... (mio fratello è strano)

Il cambio di ragionamento dipende dal gioco e dal perché si gioca. Alcuni giochi ti danno realmente gli strumenti per permetterti di cambiare ragionamento. TI danno davvero gli strumenti per esplorare adeguatamente un personaggio. E allora è tuo preciso interesse (oltre che dovere) farlo!
Facendolo il gioco riesce meglio! Ovviamente se il gioco è stato concepito in modo da fornire quegli strumenti.
Altrimenti interpretare un personaggio in un modo o nell'altro acquisisce una valenza simile al mettersi una maglietta rossa o una bianca. Indubbiamente c'è molta differenza, ma ai fini della giocata non è detto che ci sia un grande impatto.
Difatti sono sempre più convinta che certi gdr siano semplicemente dei bei giochi da tavolo, con l'aggiunta della recitazione.
Io mi sono resa conto che con gli strumenti giusti ho un approccio diverso al gioco di ruolo, D&D quasi non mi diverte più ormai ho giocato talmente tante volte il chierico che mi sto finendo le idee originali. Odio quelli che mi dicono: Perché non fai la classica chierica che combatte e cura?... Ma falla te la chierica basic! Io l'ho fatta una volta e mi è bastato, si chiamava Auril. Ricordo molti dei miei pg, e quelli che non ricordo sono solo quelli che non avevano niente di me, infatti non ne ricordo il nome. Se dovessi giocare un'altra Arsenale non so se riuscirei a crearne una più interessante di Lince, forse si ma non lo farò finché posso provare lo Schianto, il Fortificatore, ecc...
Certo che il gioco è fondamentale per tirare fuori queste qualità! Io parlo per me perché non avendo giocato per più di 2 volte a uno questi giochi interessanti con la stessa persona non posso "valutare" altri (eccetto quelli elencati nel post di testa), di fatto io ho notato questo e credo sia una cosa buona, spero che anche altri provino la stessa sensazione perché giocare assieme a persone che nonostante il gioco, la compagnia e tutto il resto stanno sempre a fare e dire le stesse cose... ti fa' perdere anche la voglia di provarci.
E come ho già scritto in un'altra discussione apprezzo davvero molto il fatto che in giochi come IMdA nessuno può dirmi che sto interpretando male il mio personaggio, al massimo può dirmi che "quella scelta" è stata davvero idiota, ma se il mio pg è idiota io che ci posso fare?
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Mattia Bulgarelli

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #6 il: 2012-01-11 10:29:58 »
Domanda per Giulia (EDIT: in quanto Thread Opener): in questo thread ci limitiamo a IMdA o va bene parlare anche di altri giochi?
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Giulia Cursi

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #7 il: 2012-01-11 10:48:26 »
No no va bene qualsiasi gioco di ruolo, ma sono partita da IMdA perché finora è quello a cui ho giocato di più.
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Mattia Bulgarelli

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #8 il: 2012-01-11 11:51:31 »
Benissimo! ^_^
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Giulia Cursi

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #9 il: 2012-01-11 12:15:03 »
Anche perché altrimenti lo avrei specificato nel titolo.
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Simone Micucci

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #10 il: 2012-01-11 13:30:23 »
Giulia senza fissarti solo su IMdA pensa ad altri giochi che abbiamo giocato insieme:

pensa ad AiPS: che motivo avresti per far comportare il tuo personaggio in modo diverso dal concetto che tu stessa hai ideato? Se gli dai come Vantaggio Diffidente vedrai che sarai incentivata a giocarlo in quel modo. E se "Diffidente" dipende dal problema ("Il Tradimento" è il problema del persoanggio) avrai il tuo Spotlight per affrontare definitivamente il problema, potenzialmente cambiarlo, cambiando anche i tuoi tratti. Scegliersi "Diffidente" per poi essere una persona fiduciosa è un tradimento al concetto del PG che tu hai scelto, e questo si ripercuote sul gioco (come fai a prenderti la carta del tratto "Diffidente" se ti comporti da persona fiduciosa?).

Questo perché AiPS è un gioco incentrato sui Protagonisti, sui loro Problemi. E i Protagonisti si esprimono attraverso Tratti che premiano il giocatore che li fa vedere. In sostanza le procedure di gioco premiano il giocatore che si esalta gli aspetti del suo personaggio che ritiene importanti.

Pensa ora alle abilità di D&D3.x (o di un qualsiasi gioco di quel tipo). In che modo un giocatore che ha un personaggio con un basso punteggio di Muoversi Silenziosamente viene premiato per fare un PG che fa casino?
In che modo un giocatore che ha un PG con un basso punteggio di Diplomazia viene premiato per far vedere il suo personaggio scorbutico e asociale?
In che modo un giocatore che ha un PG con bassi punteggi di Saggezza e Carisma viene premiato per far vedere il suo personaggio incauto e psicotico?

Viene premiato se il master gliela manda bene, perché altrimenti il sistema li punisce. Il gioco stesso si basa su dei valori che più sono alti e meglio è. Muoversi Silenziosamente è un valore che premia i giocatori che lo usano e che punisce i giocatori che non lo usano. Se non lo usi hai solo svantaggi. A meno che tutto il gruppo non premi socialmente (tramite il plauso sociale, cioè complimentandosi per l'interpretazione o cose di questo tipo) le bravate incaute del tuo PG.

Abituato a giochi con questa struttura qualsiasi giocatore si adatterà presto a comportarsi per fare in modo che il Sistema (che, ricordiamolo, può includere le regole, ma non è limitato a queste) non lo punisca.
Solo che un sistema che punisce i giocatori crea frustrazione.
La soluzione è sempre nella positività. Si usano sistemi che premiano l'esplorazione del personaggio, non che puniscono la mancanza di accortezza dei giocatori.
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Giulia Cursi

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #11 il: 2012-01-13 15:30:52 »
Giulia senza fissarti solo su IMdA pensa ad altri giochi che abbiamo giocato insieme:

pensa ad AiPS

Beh si ma il fatto è che a AiPS, Trollbabe e altri ci ho giocato con persone che conosco da poco, ed alcune non hanno modificato molto il loro stile, tipo Daniele che non ha mai creato un personaggio impulsivo per dire, ha sempre avuto pg calcolatori e calmi. Poi nella giocata di AiPS con la squadra investigativa, il suo poliziotto corrotto e violento non andava molto fuori di testa, era più che altro inquietante. O forse ricordo male.
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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #12 il: 2012-01-17 00:37:57 »
Citazione
Viene premiato se il master gliela manda bene, perché altrimenti il sistema li punisce. Il gioco stesso si basa su dei valori che più sono alti e meglio è. Muoversi Silenziosamente è un valore che premia i giocatori che lo usano e che punisce i giocatori che non lo usano. Se non lo usi hai solo svantaggi. A meno che tutto il gruppo non premi socialmente (tramite il plauso sociale, cioè complimentandosi per l'interpretazione o cose di questo tipo) le bravate incaute del tuo PG.

Abituato a giochi con questa struttura qualsiasi giocatore si adatterà presto a comportarsi per fare in modo che il Sistema (che, ricordiamolo, può includere le regole, ma non è limitato a queste) non lo punisca.
Solo che un sistema che punisce i giocatori crea frustrazione.
La soluzione è sempre nella positività. Si usano sistemi che premiano l'esplorazione del personaggio, non che puniscono la mancanza di accortezza dei giocatori.

Simone le tue sono parole sante...
Uno dei motivi principali per il quale mi sono avvicinata a giochi come Trollbabe ed Aips

Sono una giocatrice che ci tiene molto a far emergere tutto dei propri pg e purtroppo con questa logica ho visto morire pg a cui tenevo tantissimo perchè coerenti con il loro carattere e con la loro scheda  e si sono praticamente suicidati.

Cmq capita a molti giocatori di non riuscire a dare un taglio diverso ai propri pg, ma non sempre dipende dal master, alle volte scusate se sono così schietta, è solo scarsa capacità di immedesimazione.

Io non sarò bravissima con le scene "romantiche", le fuggo come meglio posso, ma quando senti un personaggio tuo e hai capito più o meno come ragiona, il resto dovrebbe essere spontaneo. Invece molto spesso i giocatori hanno difficoltà a rendere vivo un pezzo di carta ed hanno bisogno di stereotipi per muoversi all'interno della narrazione, hanno bisogno di limiti fissi che suppliscano a scarsa immaginazione oppure a timidezza cronica o forse anche a senso di inadeguatezza.

Alle volte ci sono occasioni in cui anche il miglior giocatore del mondo non riesce a rendere un personaggio. Succede anche a me ed in questi casi non tergiverso rischiando di rovinare il divertimento a me ed agli altri, ma piuttosto parlo con il master e vedo di cambiare.
Se gioco troppi "buoni" tutti insieme divento intollerante ed ho scoperto che per funzionare bene al tavolo devo alternare personaggi positivi a personaggi negativi (almeno in senso di moralità), perchè la compagnia felice di D&D può essere divertente, ma giocare un dissidente con delle forti complicazioni sociali non ha prezzo!  ;D
Gaia Lattanzi, Capo Redattore del Dragoniere

Giulia Cursi

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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #13 il: 2012-01-17 00:54:14 »
Fanmail a Gaia!

Sapevo che avresti capito, e come immaginavo ti sei spiegata meglio di me! :P

Sono una giocatrice che ci tiene molto a far emergere tutto dei propri pg e purtroppo con questa logica ho visto morire pg a cui tenevo tantissimo perchè coerenti con il loro carattere e con la loro scheda  e si sono praticamente suicidati.
Eh... è successo anche a me, e in molti mi hanno data della stupida per averlo fatto, il che di sicuro non fa' piacere. Un po' tipo il finale di The Gamers: The Dorkness Rising, dove una guerriera LB con un desiderio divino chiede la resurrezione di un png paladino e uno dei giocatori se ne va' arrabbiatissimo, perché lei avrebbe potuto chiedere l'immortalità!... Ecco non a questo livello di pazzia ma quasi.

In molti stanno sempre a pensare all'azione migliore da fare, all'incantesimo più distruttivo, e magari hanno i pg che passano i mesi a viaggiare con persone di cui non conoscono nemmeno il nome...

Alla fine credo che se una persona si trova in difficoltà a ruolare pg diversi l'uno dall'altro, in molti casi potrebbe essere per paura del giudizio degli altri giocatori specialmente di quelli più "esperti".
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Re:Cambio di pensiero
« Risposta #14 il: 2012-01-17 02:08:30 »
Wow!
Direi proprio che siamo sulla stessa lunghezza...

Cmq in molti casi ho deciso di continuare per la mia strada e vivere i miei personaggi come ritengo meglio, l'unico modo per divertirsi veramente!
Gaia Lattanzi, Capo Redattore del Dragoniere

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