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Chiacchiere sulle Chiacchiere di Moreno e Roberto

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Dairon:
Eventuali commenti a questo thread:

edit by -Spiegel-

(lol al tag)

Prima che andiate avanti, una domanda. Ma si era detto che tale metodo doveva funzionare bene, o qualcosa del genere? Io mi ricordo semplicemente l'idea che potesse esistere.

Moreno Roncucci:
Sì, preferisco che teniate questo thread "pulito" per la conversazione fra me e Roberto. Rispondo qui adesso per semplicità e perchè ritengo che la mia risposta chiuda il discorso, ma è l'ultima volta, anche se vuoi rispondermi fallo in un altro thread.


--- Citazione da: Dairon - 2012-01-05 17:42:01 ---(lol al tag)

Prima che andiate avanti, una domanda. Ma si era detto che tale metodo doveva funzionare bene, o qualcosa del genere? Io mi ricordo semplicemente l'idea che potesse esistere.

--- Termina citazione ---

Infatti non sto "sabotandolo" apposta (altrimenti descriverei una lite, o io che semplicemente dico "no, non ho voglia di giocare" e me ne vado.

Sto semplicemente giocando usando le regole e le convenzioni di una normale e comune conversazione, senza aggiungere e togliere niente.
Quindi, secondo queste "regole normali di conversazione"
- non sono tenuto ad accettare quello che dice come vero, e nemmeno a seguire il filo del suo discorso
- posso benissimo dirgli "no, per me non è successo così".
- posso cambiare discorso
- posso cambiare discorso dopo aver cambiato discorso
- parlo di quello che interessa a me
- le conversazioni VERE vanno secondo flussi di coscienza, e le frasi sono spesso interrotte e gli argomenti lasciati a metà. Quelle che si usano nei gdr sono ritualistiche e artificiali, perchè seguono precise procedure e rituali, o vogliono mimare la forma di un tipo di narrativa. Ma qui possiamo farne a meno.
etc etc.

Se bastasse dimostrare che, se io dico proprio proprio certe cose, non cambio mai discorso, smetto di parlare normalmente, mi attengo a cosa a cui normalmente non mi atterrei, e facessi "per pura caso e combinazione" ESATTAMENTE le cose che farei se seguissi delle regole... bweh, allora tutto l'argomento di Roberto sarebbe una trollata e una presa per il culo:  Visto che TUTTO il roleplaying è una forma di conversazione, che viene semplicemente "delimitato" in un ambito molto più ristretto dall'uso di regole (per esempio, se il GM ti dice che vedi un goblin, non puoi dirgli "non è vero", la tua comunicazione è limitata da regole) dire "può funzionare benissimo senza regole, BASTA CHE FAI SOLO QUELLO CHE FARESTI SE LE REGOLE CI FOSSERO" è davvero solo una patetica e stupida presa per il culo.

Ma non credo (o almeno spero) che Roberto intendesse un idiozia simile. Visto che ha detto "normale conversazione", penso intendesse che posso fare davvero tutte le cose che io personalmente farei in una normale conversazione (e io mi sono attenuto a questo, usando per esempio argomenti, tipo i fumetti, di cui parlo normalmente con i miei amici)

Dairon:
(dico solo che la risposta data da Moreno è sufficientemente chiara)

Michele Gelli:

--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2012-01-05 18:03:00 ---- le conversazioni VERE vanno secondo flussi di coscienza, e le frasi sono spesso interrotte e gli argomenti lasciati a metà.
--- Termina citazione ---
In materia – a conferma di quanto affermato da Moreno – è un’esperienza estremamente didattica sbobinare un testo.

Quando Nonno Michele ha fatto l’obbiettore, fra gli altri divertentissimi lavori che ha fatto c’è stato anche quello di ascoltarsi delle interessantissime assemblee dei dirigenti (ARCI Regionale Emilia-Romagna, immaginatevi che sballo) da una musicassetta e ribattere quello che i vari relatori dicevano.

All’inizio, anche per velocizzare il lavoro, sistemavo le frasi. Poi i capoccia si sono lamentati, e ci (io e gli altri disgraziati che facevano questa meraviglia di lavoro) siamo beccati una filippica di due ore sul fatto che non potevamo prenderci libertà, dovevamo scrivere esattamente quello che dicevano. E così abbiamo fatto. Pedestremente[1].

Non c’era più una frase che stesse in piedi[2]. Avevo i tasti veloci per “aaaah…”, “uuuumh…”, “ecco…” etc. F1 per “…” ed F2 per “uuuumh…” li ho usati fino a cancellare le scritte sui tasti. Il filo logico – nonostante per buona parte si trattasse di interventi un minimo preparati – era una merce rara. E quando la conversazione si scaldava un pelino appena, apriti cielo. Quando ascolti le frasi, il tono, le pause, etc. un senso bene o male ce lo danno. Ma quando le vedi scritte più o meno assomigliano all’esempio fatto da Moreno.  Per struttura, coerenza e logica è nettamente in linea con la media delle centinaia che ho ribatutto.


NOTE

[1] Avevamo anche arricchito il tutto con le trascrizioni anche dei rumori di fondo: “si soffia il naso”, “gli ridono in faccia”, “la platea percula il relatore”… Mizzeca, quanto si ri-incazzarono… 

 [2] Perle come “ognuno se ne andrà via, ognuno col colore della sua maglietta di ognuno” rimarranno nella storia per i secoli a venire.

rgrassi:
Forse il problema è che io ho partecipato per la maggior parte delle mia vita a 'normali conversazioni' (=quello che la maggior parte delle persone fa nella maggior parte dei casi) che non erano del tipo:
"Che ore sono?"
"Pasta al forno?"
Rob

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