Autore Topic: Re:[SLOW DOWN] Senza regole. Davvero? (ovvero, che strani miti attorno ai gdr...)  (Letto 1520 volte)

rgrassi

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E' di un gioco di questo tipo, un gioco che inizi senza nessuna regola iniziale, che ti ho chiesto un esempio.

Mi sembra di avertelo dato. :)

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E finalmente l'hai dato:
CitazioneNon faccio fatica a pensare ad una giocata con la storia dei gemelli pluff in cui uno solo racconta dall'inizio alla fine e tutti quanti battono le mani perchè sono rimasti soddisfatti.

No, quelli che ho dato, di cui tu riporti solo uno, sono alcuni dei modi in cui potrebbe andare a finire. Nel caso che riporti tu, nessuno ha voluto interagire e nessuna regola aggiuntiva ad una normale comunicazione è stata ritenuta necessaria. Concordo (lo metto in grassetto così forse è più chiaro) con te che in questo caso ci si trova in un caso "al limite del gioco".

Riguardo...
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(1) ritengo che come nomenclatura sia assurda.

Anche io ritengo che chiamare regola qualunque cosa sia assurda. Che ci posso fare?

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2) è una cosa comunque falsa, anche con quella strana definizione, perchè ti serve comunque qualche regola iniziale, anche solo per iniziare a giocare.

Quelle che tu chiami 'regole' in modo estensivo? Se sono quelle che intendi, ho già detto che "I disagree but I will live and I will support it." Che devo fare di più?

Mi avvalgo della facoltà di non rispondere sulle Morenate successive ma mi soffermo su questa che è interessante.


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Sì, ma non lo chiamiamo "giocare". Di solito usiamo il termine "parlare", a volte i più specifici "raccontare", "discorrere", "chiacchierare" o "conversare", e riserviamo "giocare" alle occasioni in cui, appunto, stiamo giocando.


Infatti. Ma credo che non sia ancora chiaro quello che voglio dire. NON SONO IL PALADINO dell'assurdità che i giochi di narrazione non hanno bisogno di regole. Sto solo dicendo che c'è una "zona possibile" in cui il gioco di narrazione non usa alcuna *regola specifica* di quel gioco ed invece usa solo la normale prassi comunicativa, tanto che può renderli indistinguibili da una comunicazione. Che ci sia uno che deve iniziare a parlare e seguire un argomento e parlare in sequenza non è una regola. La vogliamo chiamare così? Va bene che vi devo dire...
Domanda: "Ma perchè la dobbiamo perforza chiamare così? C'è un motivo particolare per farlo per cui gli scacchisti, ad esempio, non parlano di queste cose? Vedrete che la risposta non potrà che essere intimamente legata alla natura stessa dei gdr e il voler chiamare tutto 'regola' è una semplificazione che io non ritengo necessaria, ma questa è una mia opinione."
Rob
« Ultima modifica: 2011-12-29 16:37:25 da rgrassi »
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Dairon

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Secondo me tutto questo dimostra che generalmente lo Slow Down è improduttivo. O perlomeno che è improduttivo quando si cercano risposte da una sola persona a volta.

Per esempio si accumulano risposte alla stessa richiesta. Ma se la richiesta è stata compresa male, non sarebbe meglio chi l'ha fatto lo spiegasse prima di tante altre non-risposte?

Io ho chiesto: Mi fate un esempio di come la storia dei gemelli Pluff introdurrebbe sempre & comunque regole (mi pare di capire) mentre viene raccontata? E mi sembra piuttosto chiaro, vorrei capire dove ci vedete una conseguenza inevitabile. Non mi interessa il fatto che possa saltare fuori, mi interessa che debba saltare fuori e come.
Aggiungo però che l'atto stesso di raccontare non è di per sé una regola, se mai ce ne sia bisogno, esattamente come l'atto di salire sulla macchina non è una regola per il codice stradale, la regola è non violare i limiti di velocità.

Citazione da: Simone
In compenso io non vedo un esempio reale e concreto di gioco senza regole.

Oh beh, il mio l'ho già ricitato. Evidentemente non è considerato utile e va benissimo, solo che l'esempio che prova a rispondere esiste- è un po' surreale continuare a chiederlo, no?

Dairon

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Ehm... No, Ezio, non contesto il fatto che Rob l'abbia violato. Se fosse l'avrei detto a Simone e Mattia, e non avrebbe avuto molto senso, visto che l'ha indubbiamente fatto!
Dico che secondo me lo Slow Down non si sta rivelando qui molto utile. In specifico, per il fatto che mi si risponde a raffica ma evidentemente non si era capito che chiedevo, insomma rispondendo "al nulla". Ma mica è una questione di correttezza nel seguire il regolamento, si rivela poco utile secondo me proprio perché l'abbiamo seguito. Non so neanche se si possa toglierlo tra l'altro, è un'osservazione costruttiva per il futuro a pensarci prima di chiamarlo.
Non c'entrano niente le azioni moderatoriali, né vedo perché dedurlo.

E questo va in pubblico, perché si parla di ciò che avrei fatto o meno: se non ho contestato, penso sia corretto altri non pensino che l'abbia fatto. Se possibile reintegrerei nel messaggio direttamente quello cancellato (in un messaggio per non violare lo SD), se vuoi invece possiamo cancellare l'ultimo mio e l'ultimo tuo e ripristinare il mio cancellato.
« Ultima modifica: 2011-12-30 10:33:49 da Dairon »

rgrassi

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Mo' mi beccherò la terza sanzione (forse, non ne sono sicuro) ma rispondo al volo al bel post di Michele perchè sennò poi mi dimentico di postare.
Come già detto qualche post fa, NON condivido il chiamare qualunque cosa 'regola' e soprattutto non condivido assimilare le "regole della comunicazione" alle "regole di un gioco", perchè indicano cose diverse ed hanno obiettivi diversi.
Non condivido nemmeno la asserzione: "Se un gioco non ha regole a parte quelle del livello base come faccio a capire che ci sto giocando?" perchè come ho già detto prima la frase "Giochiamo a raccontarci la storia dei gemelli Pluff?" (che non è una regola, così come non è una regola dire "Giochiamo a scacchi?") è uno step esterno al gioco perchè se uno dice che non vuole giocare non iniziamo nemmeno.
Rob
P.S. Guardate che mi è chiaro quello che mi state dicendo e potete non pensare che gli argomenti che state portando non mi siano frullati nella testa migliaia di volte? Avete capito che NON condivido il termine 'regola' usato "senza regole"? :)
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Dairon

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Eh. Però allora insorge un grosso problema. Cosa è un gioco di ruolo. Che è molto, molto più difficile di definire di cosa è giocare, che è già definito dall'uso in italiano (il bambino che si balocca, giocare agli scacchi, finanche giocare un tiro mancino).

Ora: prima di cominciare a giocare ai giochini ghei, era tutto moooooolto più facile. Non ti saresti immaginato molto oltre al parpuzio, giusto?
Ma coi nuovi orizzonti, cade la figura del narratore come qualcosa di fisso e indivisibile (non credo serva elencare gli esempi), la possibilità di variare le regole (idem)... e si arriva a giocare in solitaria (Hikikomori), senza la possibilità di dire altro che certe frasi rituali (Kazekami Kyoko).
E questi, sono giochi di ruolo? Secondo me avremo idee molto diverse su di ciò. Problemi di semiotica e di linguaggio consolidato. Già secondo me ad un giocatore di ruolo live/da tavolo stride istintivamente l'uso dei videogames del termine rpg (che pure è molto più "inquadrato" e senza problemi), figurati questi.

E quindi? E quindi capirete perché, posti questi dubbi, i miei ricordi su quando giocavo "a fare finta che credendoci" coi minipony (o senza dei pupazzi, eh: gli esempi iniziali che vi ho portato erano di pura conversazione) possano essere definiti gioco di ruolo. Certo, non sapevamo, felici noi, cosa fosse un dado da 10 o un manuale; ma non vedo molto la differenza perché raggrupparli diversamente, come attività fattuale.
Questo a prescindere dal discorso delle regole. In realtà le usavamo - solo che erano così light che secondo me è abbastanza immaginabile qualcosa del genere senza. Comunque non è questo che mi preme, adesso mi preme la domanda: Cosa è un gioco di ruolo? Esempi di cose che secondo voi segnano un confine (penso una cosa come Hikikomori probabilmente salterà in mente)

Mah, di quello che pensano i giocatori super-mega-appassionati-fan del loro piccolo orticello specifico, alla semiotica e alle definizioni, non interessa nulla.


Il gioco di ruolo è stato definito eccome, ed è l'attività con cui uno o più giocatori, attraverso l'uso di uno o più personaggi dei quali prendono le parti in modo diretto, affrontano attivamente problemi di natura reale e assimilabili all'esperienza umana, sui quali optano scelte dirette, che sono contemporaneamente conclusione e spunto per quegli stessi problemi. Queste scelte vengono rese operative nel gioco dagli strumenti funzionali che lo caratterizzano.


Sicuramente Moreno sa trovarti il link alla definizione inglese, di cui ho sommariamente riassunto i concetti chiave.


Oppure per riassumere, come dice Joe Prince, autore di Contenders, Hell for Leather e altri giochini gay vari, il GdR è il gioco del libero arbitrio.


Oppure, ancora più banalmente... il roleplaying game è il gioco dove si utilizza il roleplaying per divertirsi. Il roleplaying nel dizionario inglese è altamente definito.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Niccolò

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Altre apparentemente altrettanto ovvie, ma in realtà non così scontate (ve ne accorgete quando provate a spiegare cosa sono i giochi di ruolo a un "babbano"):
  • in questo gioco non c'è un vincitore
  • in questo gioco c'è un master/regista che ha la parola finale su tutto


effettivamente la regola sarebbe:"segui questo principio: in questo gioco non c'è un vincitore" ecc ecc

Dairon

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Sarebbe una fatica inutile, credo, ricitare per esteso esempi di gioco concreto che si sono già fatti nel thread, no? Ragion per cui non l'ho fatto prima, nel post cestinato per OT (questa è stata la spiegazione moderatoriale). [e lo ricito, così anche qua c'è l'AP. Magari a qualcuno piace considerarlo come gdr e quindi rifletterà sulla sua "assenza" di regole. Ripeto che ci interrompevamo. In realtà non cambiavamo la fiction precedente... di solito, però, non credo sempre sempre. La cosa che mi stupisce molto è che sembra nessuno giocasse qua "a far finta che eravamo"...]

Il fatto è però che appunto non sappiamo se quello era un gdr (non c'è una definizione condivisa), quindi magari non va bene. Nessun problema e me ne vado, solo che vorrei non si facessero due cose:
  • Che si dicesse che non faccio AP in ogni post, come da richiesta ufficiale, quando li faccio.
  • Che si dica che mi lambicco su cosa è gdr e cosa no per interrompere il thread, o simili. Io ho fatto tale esempio prima che s'aprisse il thread, l'ho reiterato nel mio primo intervento qui e ho introdotto nel mio secondo intervento il dubbio che fosse un gdr. Problema questo evidentemente non considerato tale, dato che non si è analizzato tale dubbio -il fatto di parlare solo di gdr è una specificazione recente, non a caso si parlava senza problemi anche di boardgames- e si ha lasciato sul tavolo l'AP del "gioco di ruolo spontaneo". Mi pare di non aver introdotto nuovi argomenti una volta che si è confermato il "solo gdr", se non essere sicuro di aver capito che cosa si voleva.
Grazie di lasciare che mi spieghi ad accuse pubbliche. Altrimenti, vengano censurate anche le accuse pubbliche su cose palesemente non fatte, così che non ci si vedrà costretti a rispondere nella stessa sede pubblica.


EDIT: nulla ti impediva di spiegarti in un post che rispettasse il regolamento. Sono due aspetti separati. Potendo spiegarti come e quando volevi, sei tu che hai deciso di farlo in maniera da violare, contemporaneamente, il regolamento. Ezio
« Ultima modifica: 2012-01-09 09:48:29 da Ezio »

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