Autore Topic: Tra Dio e Pelor  (Letto 21995 volte)

Simone Micucci

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #15 il: 2011-12-20 00:16:50 »
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Dairon

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #16 il: 2011-12-20 00:30:54 »
Beh, però è vero che ci sono santi condivisi tra Chiese diverse, questo volevo dire. L'autorità per dichiarare un santo è lungi dall'essere universale ed unica - e mi riferisco proprio ai santi in senso proprio, cioé cristiani.
Per quel che sembra in Dnd secondo me la situazione "normale" dei culti divini è per la gente comune più simile al paganesimo - quindi non è che gli eroi, detti qua santi, siano esclusivi di un culto di un dio. Anzi, i culti non sono affatto esclusivi, ma inclusivi, addirittura a Faerun preghi a seconda dei casi più dèi della guerra...
Poi sì, non ci sta molto che invece allo stesso tempo gli specialisti della religione sembrino più dei preti o dei monaci cristiani, ma insomma altro discorso...  ;D

Comunque di Azatoth mi piaceva la versione di Sulle Tracce di Cthulhu, dove è una metafora di tipo "alchemico" sul dell'interazione nucleare forte (o debole, adesso non ricordo). Non lo evochi, perché se lo evochi fai BOOM!

Fanmail per ENI, è una figata di idea e ampiamente copiabile con dei twist diversi.
La Terra Promessa è quella del Mulino Bianco, sempre che non ti salti il tivù con lettore dvd della sacra reliquia sul più bello della cerimonia. No, dico prova a immaginare te cosa vuol dire nel mondo dell'apocalisse che per fare funzionare una religione ti ci vuole un fottuto tv che legga un dvd.

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #17 il: 2011-12-20 06:50:35 »
In una campagna di D&D4E il mio PG era un invocatore innamorato di Shar. Se la figurava come una gnoccolona emo-style pazzesca e aveva il corpo ricoperto di tatuaggi che la ritraevano. La sua cerca del destino era scoparsela, e prima di usare il giornaliero gridava "per il coito di Shar!". Avevo previsto di spingere l'avventura verso il cosmico: volevo andare a recuperare una scheggia della pietra del caos in fondo all'abisso per farci un anello da consegnarle al momento di chiederle la mano.

Peccato che fosse una campagna così parpuzia. Si è fermata all'ottavo livello quando il DM ha avuto la geniale idea di farci crepare tutti per finire l'avventura, perchè si era rotto.

Rido ancora pensando a quel PG, forse quello che mi è più caro di tutti quelli che abbia mai realizzato, anche perchè oltre ad essere pure sopravvissuto al massacro finale si era poi sbattuto la PNG che aveva ordito quest'ultimo. Una mezza vampira, lol; quelli ci vogliono sempre.
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Fabio Succi Cimentini

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #18 il: 2011-12-20 11:16:38 »
Tra gli cthulhoidi ho sempre avuto un debole per Yog-Sothoth: sarà che ho sempre visto il suo aspetto come un po' diverso dallo 'standard' (se si può parlare di standard) di tentacoli e perverse caratteristiche animalesche, più basato su un'aliena combinazione di forme geometriche e colori strani ("a congeries of iridescent globes"), sarà per lo status di divinità legata allo spazio-tempo o per Tawil At-U'Mr, il suo aspetto che assomiglia a una silhouette ombrosa. E' da sempre che mi colpisce come qualcosa di più sottilmente alieno e alienante rispetto alle altre super-entità lovecraftiane, e quindi me lo fa preferire.

Da giocatore di Mystara provo immensa simpatia per Ka il Preservatore, un dinosauro senziente asceso alla divinità che rappresenta la protezione di tutte le culture, razze e società estinte (e preservate in apposito posto). O Rad, una divinità ascesa in modo eterodosso (non seguendo le istruzioni di un altro dio ma padroneggiando una particolare energia 'connaturata' all'ambientazione) che si oppone all'attuale ordine degli dèi e manovra una magocrazia antireligiosa e una setta segretissima di incantatori energetici. In generale è interessante l'impronta data agli Immortali come capricciosi (anche quando buoni) manipolatori divisi in fazioni, che scatenano guerre usando il mondo come tavolo per avere ragione l'uno dell'altro.

Sempre in Mystara, al termine di una luuuunga campagna, il mio PG (dopo mille menate in cui era defunto, diventato non-morto e disperato varie volte del non potere più avere una vita normale) è asceso a divinità e ha fondato un ordine-chiesa quasi informale di "tranquilli eroi": gente senza più niente da perdere, o in cerca di redenzione, o semplicemente con buone intenzioni più forti dell'istinto di sopravvivenza che vede la propria divinità nei sogni e riceve istruzioni su cosa fare. Quelli che si sacrificheranno per mantenere il mondo a posto, insomma.

Culti assurdi: Lolth. Ho sempre provato estrema antipatia per i Drow, che più che fascino mi danno irritazione per tutte le connotazioni da 'razza oscura' che me li fanno trovare quasi più stereotipati di orchi-goblin-compagnia varia, e mi è sempre sembrato una malvagità troppo caricata per avere qualche sfumatura o possibilità di tifare per essi. ( Poi vabbè, i Forgotten Realms mi danno l'orticaria e non trovo divinità che mi affascinino a parte Kelemvor e il Cavaliere Rosso, ma è un altro dettaglio. )

In IMdA, prima o poi, non mi spiacerebbe fare la banalità della banalità: un Misticatore con un culto notturno o solare.
« Ultima modifica: 2011-12-20 13:03:36 da Fabio Succi Cimentini »
nel dungeon nessuno può sentirti belare  |  emo gamer, sense of wonder gamer, pucci-un-cazzo gamer, vive la varieté.

Giulia Cursi

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #19 il: 2011-12-20 11:45:19 »
Scopro la mia totale ignoranza de Il Richiamo di Chtulu...

Comunque si, credo anch'io che i Drow come cultura abbiano in loro molti stereotipi, come vedo difficile che uno di loro nasca e cresca scoprendo che la civiltà in cui vive non è la norma, ma un gruppo di pazzi che si ammazzano tra loro (mi riferisco al caro Drizzt).

Io ho trovato interessante il pantheon Dragonlance, perché non solo ha divinità ben definite, con obiettivi sensati, ma ti spiega anche come sono i vari culti e il perché in genere una persona venera quel dio/dea.

Forgotten mi lascia perplessa per il numero spropositato di pantheon, sono troppi troppi.
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Simone Micucci

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #20 il: 2011-12-20 12:51:07 »
Anche io ho trovato molte persone ignoranti del Il Richiamo di Cthulhu, o della storia di Sine Requie, o della storia di Star Wars nonostante ci avessero giocato per un bel pò. Questo dipende dal fatto che molti master come tecnica sono soliti negare al giocatore le informazioni che il personaggio non ha, di conseguenza limitando la sua conoscenza dell'ambientazione a quella del personaggio (oppure gli fanno studiare le fonti per portare la conoscenza del giocatore alla pari di quella ipotetica del personaggio). È una tecnica che mi ha sempre lasciato molto perplesso, ma che diversi master da me conosciuti trovano fastidioso non adottare.
Non mi riferivo al tuo caso specifico Giulia, la mia è una riflessione su altri casi che ho conosciuto.
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Zachiel

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #21 il: 2011-12-20 15:34:10 »
Anche io ho trovato molte persone ignoranti del Il Richiamo di Cthulhu, o della storia di Sine Requie, o della storia di Star Wars nonostante ci avessero giocato per un bel pò. Questo dipende dal fatto che molti master come tecnica sono soliti negare al giocatore le informazioni che il personaggio non ha, di conseguenza limitando la sua conoscenza dell'ambientazione a quella del personaggio (oppure gli fanno studiare le fonti per portare la conoscenza del giocatore alla pari di quella ipotetica del personaggio). È una tecnica che mi ha sempre lasciato molto perplesso, ma che diversi master da me conosciuti trovano fastidioso non adottare.
Non mi riferivo al tuo caso specifico Giulia, la mia è una riflessione su altri casi che ho conosciuto.

In un gioco dove il metaplay è male, è il modo più efficace (se ne fai una sola campagna, se i giocatori sono volenterosi ed onesti, se... etc. etc. etc. ma sempre meglio degli altri metodi) per limitarlo.
Avete davanti un drago rosso. Adulto. Fatemi una prova di conoscenza. Poi, in un altra stanza, vi dirò cosa ne sapete.
Io non l'ho mai fatto, spesso ne sapevo anche meno dei giocatori... ma molti, specie per ambientazioni complottistiche, lo trovano un modo sensato di operare.
Son gusti.

Dairon

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #22 il: 2011-12-20 15:51:42 »
Più che altro è una fatica mica da nulla, se l'idea è che il giocatore sviluppi le sue conoscenze pari pari al personaggio.
Cioè, cos'è, il narratore deve scrivere il Necronomicon quando lo trovano nelle buie cantine di Boston anni venti? Mica può dargli in mano il volume dei racconti di HPL/l'Encyclopedia Cthulhiana, eccheccazzo, si spoilera (?) tutto e allora tanto valeva darglielo subito e morta là...

(a parte che è buffo come proprio un gioco preso da un corpus di racconti così letti, riletti e "sviscerati" da un secolo di nerds appassionati del fantastico generi questa bizzarra idea del non-spoiler, secondo me)

Giulia Cursi

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #23 il: 2011-12-20 20:38:30 »
Non mi riferivo al tuo caso specifico Giulia, la mia è una riflessione su altri casi che ho conosciuto.

Sinceramente non ho supportato il mio commento dicendo che non ho mai giocato a Il Richiamo di Chtulu, che non mi interessa giocarlo e che quello che ho letto scritto da Lovecraft mi ha annoiato soltanto, anche se apprezzo molto la sua fantasia e le sue tecniche di mistero, ma non mi ha comunque entusiasmata nemmeno un po'.

Avete davanti un drago rosso. Adulto. Fatemi una prova di conoscenza. Poi, in un altra stanza, vi dirò cosa ne sapete.
Io non l'ho mai fatto, spesso ne sapevo anche meno dei giocatori... ma molti, specie per ambientazioni complottistiche, lo trovano un modo sensato di operare.
Son gusti.

Alcuni master lo adottano in casi particolari, ad esempio se un personaggio scopre un particolare molto importane riguardo la trama, il master magari decide di dirgli in privato cos'è e vedere come si comporta il giocatore. Però di fare una cosa del genere sulle conoscenze... Al massimo se è una cosa che vuoi tenere segreta non la dici.

Uno dei culti più assurdi? Quello maligno di Fable II... No aspetta Ghaunadaur e cito da Wikipedia:

"[...] chiamato anche "Colui che Rimane Celato" e "L'Occhio Antico", fa parte del pantheon drow. Nella sua area d'influenza si annoverano le melme, le fanghiglie e le gelatine ed ha come simbolo un occhio rosso su uno sfondo di cerchi scarlatti, viola e neri. La sua origine è leggenda: si dice che sia sorto dalla melma primordiale.
Divinità di scarsa importanza, non ha alleati, mentre ritiene nemici tutte le altre divinità presenti nel Sottosuolo."

Quanto è inutile? :o
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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #24 il: 2011-12-20 20:51:03 »
Io risi come un pazzo a leggere Rovine&Afflizioni, cioè Veleni e Malattie dei buoni, che fanno effetto solo sui Malvagi e sugli Esterni malvagi, e il loro utilizzo non è considerato un atteggiamento meschino e infido.

Cioè le malattie e i veleni "malvagi" fanno male a tutti, ma non agli esterni buoni.
Le malattie buone e i veleni buoni fanno tanto male solo ai malvagi, inclusi gli esterni...e a quanto pare usarle è un atto nobile... XD

rientra come "pratica ridicola di un culto"??


Comunque a livello di divinità inutile delle melme c'è anche Jubilex. Il dio dell'inutilità senza volto.
Sfottuto persino da Demogorgon.... il terribile signore degli abissi. Un mostro osceno con due testa da babbuino che si odiano e litigano tra loro....
....
...
due teste da babbuino che si odiano. E c'è qualcuno che lo venera.
« Ultima modifica: 2011-12-20 20:54:28 da Simone Micucci »
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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #25 il: 2011-12-21 01:15:28 »
Kelemvor... È uno dei personaggi principali della Trilogia delle Avatar, insieme a Cyric, Mystra/Midnight e il chierico gaio di Sune.

Esiste un libro in cui si racconta come diventa dio.
Sostanzialmente, Bane o Bahal risorti lo uccidono c vendicarsi di avergli distrutto i piani di conquista e lui, da morto, sfida e distrugge il suo vecchio compagno di avventure Cyric, divenuto dio della Morte prima di lui.
Kelemvor era lawful neutral da vivo.

Per chi lo vede "strano"... Il culto di Kelemvor è molto simile ad alcune tradizioni del culto di Ade/Plutone, che - per i pochi greci e latini che seguiva o il culto del dio dell'oltretomba - risultava più un guardiano che altro.
L'accostamento Ade-inferno-satana è (come si può intuire) di età cristiana.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Mattia Bulgarelli

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #26 il: 2011-12-21 10:32:40 »
A me 'sta storia delle "divinità da collezionare" ricorda MOLTO da vicino i supereroi americani (soprattutto quelli della "silver age", o della "dork age", se preferite): ognuno con il suo simbolo, i suoi colori, il suo potere/campo d'azione, e soprattutto per il fatto che sono TANTISSIMI.

Alcuni di quelli elencati qui sopra mi sembrano l'equivalente di Kiteman o di altri "poverini" usciti dalle enciclopedie Marvel e DC... >_< (vedi allegato)

(chiedo al Thread opener se sono OT...)
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Dairon

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #27 il: 2011-12-21 10:56:01 »


Uno dei culti più assurdi? Quello maligno di Fable II... No aspetta Ghaunadaur e cito da Wikipedia:

"[...] chiamato anche "Colui che Rimane Celato" e "L'Occhio Antico", fa parte del pantheon drow. Nella sua area d'influenza si annoverano le melme, le fanghiglie e le gelatine ed ha come simbolo un occhio rosso su uno sfondo di cerchi scarlatti, viola e neri. La sua origine è leggenda: si dice che sia sorto dalla melma primordiale.
Divinità di scarsa importanza, non ha alleati, mentre ritiene nemici tutte le altre divinità presenti nel Sottosuolo."

Quanto è inutile? :o

Forse è ispirato alla divinità della merda azteca. Tru stori.

Da questa parte dell'Atlantico mi pare di ricordare una Venere (!) Cloacina, ma insomma bisogna inchinarsi davanti allo stile.

Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #28 il: 2011-12-21 14:03:16 »
A me 'sta storia delle "divinità da collezionare" ricorda MOLTO da vicino i supereroi americani (soprattutto quelli della "silver age", o della "dork age", se preferite): ognuno con il suo simbolo, i suoi colori, il suo potere/campo d'azione, e soprattutto per il fatto che sono TANTISSIMI.

Alcuni di quelli elencati qui sopra mi sembrano l'equivalente di Kiteman o di altri "poverini" usciti dalle enciclopedie Marvel e DC... >_< (vedi allegato)

(chiedo al Thread opener se sono OT...)


A me sembrano di più le divinità greco-romane... del tipo che... i campi di azione sono gli stessi e spesso sono uguali anche i metodi, tipo Tempus e Zeus fulminatore.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

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Re:Tra Dio e Pelor
« Risposta #29 il: 2011-12-21 14:31:41 »
Ehi, Tempus però non diventa uno stracazzo di cigno erotomane. Ha una sua dignità.

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