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GdR dai 7 agli 11 anni ... consigli?
Caleb75:
--- Citazione da: Mattia Bulgarelli - 2011-12-17 10:28:10 ---
--- Citazione da: Caleb75 - 2011-12-16 21:03:00 ---Inoltre i bambini non hanno realmente bisogno di regole per creare uno spazio immaginario condiviso: solo noi adulti l'abbiamo.
--- Termina citazione ---
In che senso "non ne hanno bisogno"? (prima di commentare, vorrei capire meglio per evitare di fare gaffe e/o avvitare la discussione in perdite di tempo)
--- Termina citazione ---
Nel senso che i bambini sognano insieme, mettono in piedi fantasie a cui partecipano tutti, già naturalmente. Hai presente come giocano i bambini all'inizio del film Peter Pan? Siamo solo noi adulti che abbiamo bisogno di manuali di regole per fare questa cosa.
Le discussioni in inglese non riesco a leggerle, scusate...
Matteo Suppo:
Un conto è giocare con delle regole. Un conto è giocare con delle regole scritte.
I bambini giocano utilizzando delle regole. Come tutti. Nascondino ha delle regole. Guardie e ladri ha delle regole. "Facciamo che siamo i dinosauri" ha delle regole (per esempio "siamo dei dinosauri").
Naturalmente non sono regole scritte, e possono cambiare da gruppo di bambini a gruppo di bambini.
Poi boh, tutte ste convinzioni che i bambini siano in qualche modo magici mi lasciano perplesso. Anche io, che fino a prova contraria sono adulto, so divertirmi a "facciamo finta che". Anche io ho fantasia, e sicuramente molta di più di questi nanetti che nella loro vita han visto solo le winx. Anche io mi stupisco per le meraviglie del mondo, e non certo perché ho un "bambino interiore". Ma magari son delle tare mie.
Moreno Roncucci:
Da bambino (diciamo dai 6 anni in poi) giocavo spesso con amici miei che vivevano in campagna, dove avevamo molto spazio e libertà d'azione, usando fucili ad elastico (non so nemmeno se si facciano più oggi, li facevamo con un manico di scopa, una molletta inchiodata sopra, un chiodo in cima. I "proiettili" erano fatti legando assieme anelli di gomma ottenuti tagliando a fette una vecchia d'aria di una bicicletta) e immaginandosi di essere banditi e sceriffi, cowboy e indiani, alieni e astronauti, o (cambiando arma e prendendo le spade di legno) a cavalieri, draghi, maghi, etc.
Le regole erano FERREE. Su cosa succedeva a chi veniva colpito, e persino quando qualcuno sparava (per esempio, se finivi i colpi chiamavi lo "stop", e TUTTI DOVEVANO FERMARSI SUL POSTO, mentre andavi a recuperare gli elastici che avevi sparato. Non potevano nemmeno girarsi o prendere la mira)
Persino quando si faceva a botte (e ci si menava sul serio, erano lotte fra bande per il territorio) c'erano regole. (uno per volta, chi sceglieva chi, chi vinceva, etc)
Sono uno dei pochissimi adulti benedetti (o maledetti, a seconda dei punti di vista) da un ottima memoria riguardo alle cose che facevo da bambino. Per questo quando sento parlare di queste infanzie fiabesche e idealizzate, mi sembra che parlino di qualche film (è vero purtroppo che i film coprono la memoria vera: per esempio gli anni 70 dei film e tenefilm hanno sostituito quelli veri quasi completamente). Specie quando quelli che ne parlano (ed è successo) erano là a giocare con me.
I giochi "senza regole" o meglio ancora, "con regole che mi invento da solo che fanno comodo a me" li ho visti solo da adulto. Per questo gli adulti hanno bisogno di regole scritte. Altrimenti fregano, e non ci puoi fare niente. Da bambino invece se freghi gli altri ti possono menare e non farti più giocare con loro. Molto più efficace di un regolamento scritto.
Iacopo Benigni:
Allora io tra gli 8 e gli 11 anni giocavo a D&D nell'edizione dell'Editrice Giochi. Non era l'unico gioco della mi infazia, il fatto che ritenga necessario sottolinearlo è preoccupante di per se. ;)
Lo consiglierei? No e nemmeno nessuno dei retrocloni. I retrocloni sono per definizione giochi per adulti che cercano di ricreare i giochi della loro adolescienza e/o infanzia.
Per rendere il post vagamente utile e evitare di fare del dogpiling nei confronti di Caleb prendo spunto dall'unica cosa che condivido in parte. Con quali bambini un adulto potrebbe mai trovarsi a giocare? Un "educatore" (qualsiasi cosa voglia dire) oppure un parente stretto e quindi dove sta il problema di diventare figure di riferimento per un bambino? L'unico problema è nel caso l'adultò possa abusare di questa fiducia, ma allora la soluzione non è non lasciarli a giocare con lui ai gdr, ma non lasciarli proprio MAI con lui.
Giocare solo con i propri coetanei è MOLTO più divertente se si hanno 8 anni, ma solo perchè gli adulti hanno quella schifosa tendenza a barare e a mischiare i loro conflitti e relazioni sociali con quelle presenti nel gioco e a rovinare tutto. :P
Detto questo quoto Mr. Mario: Daniel Solis.
Sconsiglio Shadows sarebbe un bel gioco, ma il manuale non spiega minimamente come si gioca e quindi si devono aggiungere delle regole e dei chiarimenti per renderlo divertente. Senza considerare che è un gioco che pretende di insegnarti a prendere decisioni morali ovvero robaccia da adulti. :)
Alessandro Piroddi (Hasimir):
Happy Birthday Robot francamente non mi ispira per nulla :P
DO:Pilgrims non ce l'ho e non lo conosco ... com'è?
Altrimenti io mi stavo mezzo incuriosendo verso The Bad Man (NCaS in versione Bambini per Convention) ... l'idea mi pare fattibile, ma prima me lo leggo un attimo.
Altrimenti boh, un Trollbale o roba del genere, semplice ma efficace (dal lato giocatore, se non altro).
Quello che non ricordo come si chiama, Ghost-qualcosa, pare figo ma è per 2 quindi è troppo poco per le mie esigenze :P
...
L'occasione è che quan nel mio paesello ci sono genitori che cercano gente e luoghi per far fare cose ai propri pargoli fra i 7 e gl 11 anni.
Laboratori, li chiamano.
Roba tipo fare disegni, o giochi, o roba simile ... il tutto ad opera di un intrepido adulto (o presunto tale) che organizza e realizza tale attività.
E c'è una libreria che sta co-ordinando un pò di ste cose.
E mi hanno chiesto se era pensabile usare "questi miei giochi strani" a tale scopo.
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