Dunque, su questo tema ci sono ancora un sacco di equivoci.
Uno, di cui mi sono accorto recentemente leggendo le reazioni italiane ad alcuni thread su The Forge, è che pare che si sia equivocato "story before" con un intento creativo, cioè con una distinta e chiara volontà di giocare in una certa maniera. Cioè, visto che il narrativismo si chiama anche "story now", alcuni hanno equivocato gli altri intenti con story before e story after.
Ma non è così. "story before" come concetto a sé stante non ha senso. E' un termine di paragone: se vuoi giocare story now, devi evitare di giocare story before, o fallisci nel tuo scopo. Ma non esiste come obiettivo "voglio giocare a story before" più di quanto esista "voglio giocare per non divertirmi".
[ah, e ovviamente appena ho postato questa risposta sposto tutto in sotto al cofano, già il fatto che ci sia Story Before nel subject lo imponeva..]
Si può giocare in maniera coerente avendo la storia decisa prima? Sì, ma non come obiettivo sensato. Sarebbe come "giocare per non divertirsi". Perchè? Perchè l'obiettivo deve essere
ciò per cui ti impegni in giocoSe si gioca per "vincere", non te ne sbatte nulla della storia, davvero, non ci guardi neppure, chissefrega, non ti interessa, anche se non fosse sarebbe uguale? Quindi nessuno si impegna, il GM ne inventa una a caso, la fa seguire, ma non importa niente a nessuno perchè è un dettaglio meno importante di quanto è appuntito un pugnale. E' story before, ma non è obiettivo, è un qualcosa buttato nel bidone del rusco perchè privo di interesse e non meritevole di impegno. E' chiaro questo?
Perchè, pare assurdo che in questo hobby si debba spiegarlo, ma... la componente
essenziale per giocare e divertirsi è la
partecipazione attiva di tuttiIo è dal 2006 che dico a TUTTI di NON PARLARE DI QUESTE COSE CON I GIOCATORI. Davvero, vi fate del male e basta. E sin dal principio, Manfredi, non mi hai dato retta e ne hai parlato. E hai ottenuto le risposte tipiche che ottengono TUTTI quando fanno questo madornale errore: rifiuto, disinteresse, cambio di discorsi, negatività.
Ti metti a parlare di queste cose con i giocatori, e ti dicono che vogliono story before. Sai che sorpresa. Un po' più sorprendente è che... ci hai creduto!
E' un dialogo che si è ripetuto, pari pari, su decine di tavoli da anni ed anni. Ed io ogni volta a dire di non farlo. E tutti a farlo perchè sono convinti di aver capito tutto e non vedono l'ora di parlarne ai giocatori...
La risposta è sempre la stessa. "
non mi rompere con queste cose". Poi alcuni gruppi la mettono in una certa maniera, altri in un altra, alcuni ti sentono parlare di una roba che si chiama "story before", e ti sentono dire che "è come si giocava prima". E allora li si accende la lampadina "è come si giocava prima che ti facessi tutte queste pippe? Allora voglio giocare story before".
Manfredi, NESSUNO vuole giocare story before. NESSUNO al tavolo ha come obiettivo di non potere scegliere nulla, di essere guidato come un burattino, di non contare nulla. Quello che rifiutano E' IL PARLARE DI QUESTE COSE, in blocco, rifiutano di doversi studiare teoria per giocare, rifiutano di "analizzare il loro divertimento", hanno paura di cambiare abitudini assodate, e soprattutto non vogliono fare fatica. Sei TU che gli ha presentato (falsamente) una cosa chiamata "story before" come "la maniera di non far fatica".
Come si capisce? Perchè la risposta sensata sarebbe stata al massimo "della storia non ce ne frega niente, dove sono i goblin da mazzolare?". Rendendo di scarsa importanza la storia e tutto quello che ci è associato. Ma dire "voglio story before"? E' come un cartellone al neon con la freccia che dice "qui c'è un GM che non a dato retta a Moreno e gli ha fatto due scatole così con queste cose e questa è la loro maniera di mandarlo a quel paese".
Non hai seguito finora quello che ti ho consigliato, puoi pure non seguire manco questo, il thread è tuo, ma io non ti seguo su una futile discussione su come fare un gioco funzionale che sia disfunzionale. Il mio consiglio adesso è di non parlare mai più di teoria al tavolo, prende un gioco FACILE, che non richieda un impegno iniziale forte da parte di nessuno, lavorare man mano a ricostruire fiducia al tavolo, e se qualcuno ti chiede se quel gioco è "story before" tu digli di sì, qualunque sia. Tanto lui non ha capito nulla del concetto e l'importante è tranquillizzarlo e farglielo dimenticare.
Sulla scelta del gioco: anche qui, smettila di partire dal sistema. Il sistema è un mezzo. Quello che infiamma l'immaginazione e fa venir voglia di giocare è il colore. Smettila di cercare sistemi che fanno questo o quello e guarda a cosa appassiona i giocatori: prati? ninja? cowboy? cavalieri? fagli giocare quello.