Autore Topic: [Actual Play] Il Gusto del Delitto  (Letto 2230 volte)

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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[Actual Play] Il Gusto del Delitto
« il: 2011-11-28 23:08:49 »
La settimana scorsa ho provato per la prima volta questo giochillo con un pò di amici.
E' molto piaciuto a tutti, tanto che vari eventi si sono insinuati nel gruppo come tormentoni e battutine ricorrenti... però io ho qualche perplessità e domanda.
Vorrei commenti e correzioni su nostri eventuali errori.


Per esempio ho trovato una certa difficoltà nel gestire l'adeguata dose di "ciance".
Il manuale raccomanda di non andare brutalmente all'Influenza o all'Investigazione ... però mi è parso che spesso noi si oscillasse fra un troooppo tirato "ciurlare nel manico" prima di arrivare al punto, e una sorta di fretta data dal fatto che magari al Giocatore era venuta un'idea che gli premeva e il suo interesse era unicamente nel realizzarla senza starci tanto a girare attorno.
Insomma o troppo lughi o troppo brevi, sembravamo incapaci di trovare un punto d'equilibrio (poi boh, IO ho notato questo, ma gli altri [3 D&Dari e 1 che non aveva mai giocato] non hanno sembrato accorgersene poi molto)


Un altro dettaglio un pò forzato invece era nelle scene comuni, in cui a una certa non si capiva bene che fare, i discorsi ricadevano sulle solite 4 platitudini, e dovevamo ricapitolare chi aveva già Influenzato e chi no, così da poter dare uno sprone a chi magari sembrava aspettare che gli dessero il LA e invece era lui a dover prendere l'iniziativa e chiamare fuori qualcuno.


E anche il fatto di chiamare fuori scena la gente, tempo di arrivare al 2° atto era diventata quasi un'azione-macchietta ... e verso il finale dell'ultimo round nella scena comune quasi non si faceva più nulla, andando più o meno diretti a frasi come "Scusa Malcom mi accompagni un attimo alla Serra?"
Boh, sembrava decisamente innaturale e sbrigativo, ma l'alternativa era peggio ... mi sentivo come a quelle feste dove non conosci nessuno e non sai che dire quindi ti guardi attorno un pò imbarazzato.


Forse colpa di relazioni interpersonali fatte male? ... in effetti ripensandoci alcune erano forse troppo vaghe e blande, mentre altre erano decisamente troppo sconvenienti e di certo non veniva da tirarle fuori "in pubblico" nella scena comune.
Boh.


Altra cosa che mi ha suscitato dubbi: le stanze.
Il manuale dice che ogni scena laterale va svolta in una NUOVA stanza... ma a una certa noi non sapevamo davvero più che stanze inventarci, avendo già praticamente costruito una sorta di mega-reggia fiabesca con svariate terrazze, serre, stanze da letto, etc. (e il generatore casuale non era poi così soddisfacente :P )


Abbiamo poi fatto qualche errore noi sulle Investigazioni, formulando male le domande, ma per fortuna dopo un paio di grattacapi me ne sono accorto e ci siamo corretti.
In generale non c'è stata, salvo in un paio di momenti verso il finale, particolare attenzione per i dadi Bianco e Nero ... ogni tanto qualcuno tentava pigramente di guadagnarsene uno, ma non ho visto le lotte all'ultimo sangue per conquistarli di cui ho letto in altrui AP :P
(salvo alla fine... allora sì c'è stata una scena di isteria e disperazione degna di un drammone >_< )


...


Come già dicevo, alla fine il gioco è molto piaciuto a tutti, per cui tutto è bene quel che finisce bene :)
Ecco qua i personaggi e come si sono evoluti...


[EDIT]
non trovo più i fogli della partita... scriverò ciò che ricordo :P
[/EDIT]


io ero il Figlio maschio di famiglia, ventenne con le mani bucate
dovevo soldi all'Autista di famiglia
ero stato portato sulla cattiva strada dal mio squattrinato Zio
odiavo mia Sorella
ero invaghito di mia Cugina dalla città (non imparentata col suddetto zio)


mia Sorella maggiore (ventitre anni mi pare) mi odia
considera l'Autista come di famiglia perchè l'ha sempre trattata bene
invidia nostra Cugina di città
non ricordo che aveva con nostro Zio, credo lo disprezzasse in quanto parassita della nostra famiglia


l'Autista era in "affari" con mio Zio per truffare la gente a carte
considera antipatica e snob la Cugina di città


la Cugina non sopporta lo Zio perchè lo ritiene un perdente
lo Zio vede la Cugina come una poco di buono


...


La vittima è stata l'Autista, ritrovato morto nella cantina dei vini in una pozza rossa di sangue e merlòt, con la testa fracassata da una bottiglia


Compilando le Schede Sospettato di vari personaggi si è delineata una trama assurda XD
In pratica l'Autista era stato l'amante segreto della Madre di famiglia, e mia Sorella era in realtà sua figlia... l'Autista aveva anche contro-truffato lo Zio, che era venuto a saperlo ma non si vendicava perchè ricattato al silenzio dall'Autista che sapeva di sue altre truffe, in particolare quella ai danni della cara Cugina di città.


Alla fine l'assassino è risultato essere lo Zio, alcolista e indebitatissimo con tutto il mondo, disperato sia per liberarsi dalla spada di damocle del ricatto sia per recuperare i soldi sottrattigli dall'Autista, più tutti i beni di famiglia che l'Autista aveva convinto me a rivendere all'insaputa dei miei genitori per pagare i miei debiti di gioco,
« Ultima modifica: 2011-11-30 17:48:33 da Alessandro Piroddi (Hasimir) »
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Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Re:[Actual Play] Il Gusto del Delitto
« Risposta #1 il: 2011-11-30 17:50:02 »
up?
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Patrick

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Re:[Actual Play] Il Gusto del Delitto
« Risposta #2 il: 2011-11-30 18:23:29 »
Per le scene: quando gioco io solitamente le scene collettive se non c'è molto da dire, durano poco. Ad esempio la famiglia prende il the. Iniziano a parlare del più o del meno, ma non è strano che si giochi qualche minuto e poi qualcuno viene chiamato in una scena a due. Per quanto riguarda invece le scene a due, non ho mai avuto il problema di cui parli: le scene a volte sembravano troppo corte/dirette, ma non mi è mai parso di dilungarci troppo. E noi abbiamo sempre fatto una feroce competizione per il dado bianco e quello nero (e ovviamente questo dava qualcosa da fare ai personaggi, o comunque poteva dare un'idea di come svolgere la scena).
Nelle scene comuni poi spesso si giocavano i risultati delle influenze e delle investigazioni (ricorda che quando qualcosa viene investigato, tutti i personaggi ne sono a conoscenza)
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Re:[Actual Play] Il Gusto del Delitto
« Risposta #3 il: 2011-12-01 00:26:37 »
Ciao Alessandro!

 
Le cose che scrivi mi hanno molto ricordato alcune reazioni ricorrenti in demo che ho fatto di questo gioco. Vediamo se riesco a darti un po' di risposte, anche considerando che iGdD io lo adoro :)

 

La settimana scorsa ho provato per la prima volta questo giochillo con un pò di amici.
E' molto piaciuto a tutti, tanto che vari eventi si sono insinuati nel gruppo come tormentoni e battutine ricorrenti... però io ho qualche perplessità e domanda.
Vorrei commenti e correzioni su nostri eventuali errori.


Per esempio ho trovato una certa difficoltà nel gestire l'adeguata dose di "ciance".
Il manuale raccomanda di non andare brutalmente all'Influenza o all'Investigazione ... però mi è parso che spesso noi si oscillasse fra un troooppo tirato "ciurlare nel manico" prima di arrivare al punto, e una sorta di fretta data dal fatto che magari al Giocatore era venuta un'idea che gli premeva e il suo interesse era unicamente nel realizzarla senza starci tanto a girare attorno.
Insomma o troppo lughi o troppo brevi, sembravamo incapaci di trovare un punto d'equilibrio (poi boh, IO ho notato questo, ma gli altri [3 D&Dari e 1 che non aveva mai giocato] non hanno sembrato accorgersene poi molto)


 
Ho notato che c'è spesso una grossa differenza nella percezione di queste cose tra noi assuefatti da lunga pezza ai bomboloni alla crema e chi invece arriva fresco fresco su queste cose....

 
Mi spiego meglio, la giusta misura del “ciurlare nel manico” è, in realtà, tutto il bello di questo gioco.
Il divertimento de Il Gusto del Delitto sta unicamente nell'interpretare questi personaggi, le loro relazioni e le correnti sotterranee di asti e alleanze che li legano e il loro disvelamento. Chiaramente va fatto senza tediare gli altri giocatori (non dimentichiamo che sono loro a premiare con il dado, il loro giudizio va tenuto in conto). Tolto questo restano solo quattro tiri di dado non particolarmente interessanti.

 
In persone (specialmente gruppi) poco usi ai dolci fritti ho notato che spesso si tende a buttarla in ridere, fare personaggi sopra le righe e piuttosto caricaturali. Può funzionare anche così e suscita un sacco di ghignate al tavolo ma, secondo me, gets real old real fast.

 
Il gioco, in realtà, può dare molto di più. Ci torno in seguito.


Un altro dettaglio un pò forzato invece era nelle scene comuni, in cui a una certa non si capiva bene che fare, i discorsi ricadevano sulle solite 4 platitudini, e dovevamo ricapitolare chi aveva già Influenzato e chi no, così da poter dare uno sprone a chi magari sembrava aspettare che gli dessero il LA e invece era lui a dover prendere l'iniziativa e chiamare fuori qualcuno.

E anche il fatto di chiamare fuori scena la gente, tempo di arrivare al 2° atto era diventata quasi un'azione-macchietta ... e verso il finale dell'ultimo round nella scena comune quasi non si faceva più nulla, andando più o meno diretti a frasi come "Scusa Malcom mi accompagni un attimo alla Serra?"
Boh, sembrava decisamente innaturale e sbrigativo, ma l'alternativa era peggio ... mi sentivo come a quelle feste dove non conosci nessuno e non sai che dire quindi ti guardi attorno un pò imbarazzato.


Perdere un attimo il filo di chi ha già influenzato e chi no, a me sembra normalissimo, può succedere.


 
Invece non cogliere il divertimento offerto dalle scene comuni ricade sempre nel non avere colto il succo di ciò che questo gioco ha da offrire.

 
I personaggi e le loro relazioni sono l'alfa e l'omega di questo gioco. Interpretare e assistere alle interpretazioni dei compagni fa parte integrante di questo divertimento.
Quindi diventa interessante dettagliare un tantino il chi e il come, perché sono anche questi elementi che caratterizzano personaggi e rapporti.
Dettagli come il figlio debosciato che si presenta a colazione con lo smoking della sera prima, il farfallino sfatto, la barba lunga e l'alito che sa di whisky, il padre che lo guarda con disgusto mentre affetta con veemenza il suo bacon, la figlia della famiglia che sfiora con finta indifferenza il polso del maggiordomo che la sta servendo e lui che arrossisce, suda e balbetta, ma si sforza di restare impassibile, sono a tutti  gli effetti parte integrante del gioco. E che queste relazioni accennate cambino da una scena comune all'altra ha assolutamente senso!

 
Anche nelle chiamate a parte, ovviamente, si possono mettere altrettanti contenuti, specialmente quando si è un po' avanti nella partita e magari luoghi o attività cominciano a essere legati a specifici eventi o situazioni avvenute in precedenza.
 
In generale non c'è stata, salvo in un paio di momenti verso il finale, particolare attenzione per i dadi Bianco e Nero ... ogni tanto qualcuno tentava pigramente di guadagnarsene uno, ma non ho visto le lotte all'ultimo sangue per conquistarli di cui ho letto in altrui AP
(salvo alla fine... allora sì c'è stata una scena di isteria e disperazione degna di un drammone >_< )


 
Ahia! Allora vi siete proprio persi una grossa parte del gioco!

 
Pensaci: in iGdD parti con un personaggio e poi il gioco stesso ti costringerà a cambiare,  mettendoti in situazioni inaspettate e che non hai scelto tu. Il divertimento è proprio buttarsi a capofitto in queste situazioni e scoprire come le affronterai. Le richieste che ti faranno sono tutte una sorpresa, le investigazioni e i laidi retroscena che usciranno fuori non puoi prevederli. Il dado bianco e nero sono un'occasione di divertimento ulteriore.
Riuscirai a mostrare quel sentimento nella scena che stai giocando? Specialmente se non c'entra nulla? Trovare una maniera è una delle cose più spassose del gioco (in genere anche per i compagni che guardano).

 
Giocare a IgdD è come uscire in mare con la tavola da surf quando ci sono i cavalloni alti. Richieste, investigazioni, dadi bianchi e neri: ognuno di questi è un'onda in un mare tempestoso, e il personaggio è la tua tavola. Cosa sei uscito in mare a fare se lasci passare le onde senza cavalcarle? Non crederai mica che il divertimento sia tirare quei quattro dadi per vedere se convinci o no tuo padre a darti l'anticipo sull'eredità? Il divertimento è affrontare la sfida che ogni onda costituisce e affrontarla portando avanti una rappresentazione del tuo personaggio che ti diverta e che risulti divertente anche per i compagni di gioco.

 
Forse è per questo che a qualcuno può risultare difficile affrontare il gioco in maniere che non siano il solo umorismo. Può non essere semplice affrontare un personaggio con un minimo di trasporto, tenendoci e essere contemporaneamente abbastanza aperti e adattabili da accettare di vedere la propria idea iniziale cambiata dagli eventi del gioco e divertirsi comunque.
Buttarla in caciara è molto safe, permette un divertimento superficiale senza impegnarsi troppo e soprattutto senza esporsi troppo ;)
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

vanphanel

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Re:[Actual Play] Il Gusto del Delitto
« Risposta #4 il: 2011-12-01 06:34:45 »
Allora,nelle mie due esperienze con il gusto del delitto,di cui una con wady a etruscon,non ci sono state particolari difficoltà con le scene di gruppo,anche se va detto che i personaggi erano moooolto stereotipati.per contro,la lotta per il dado bianco e il dado nero era abbastanza serrata.tuttavia,la costante comune è stata proprio la forte carica grottesca dei personaggi,anche se le storie parlavano di incesti e tradimenti.va detto anche che,perlomeno la seconda volta che ci ho giocato,uno era un totale non giocatore di ruolo(che si è divertito da morire),e gli altri due erano avvezzi solo a giochi classici.
detto questo,a questo punto vorrei proprio provare a giocare Igdd nella maniera che dice Claudia... :(
Non sono io ad essere chiuso qui dentro con voi..siete VOI ad essere chiusi qui dentro con me

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Re:[Actual Play] Il Gusto del Delitto
« Risposta #5 il: 2011-12-01 18:44:41 »
Grazie a tutti dei consigli, era proprio quello che cercavo :)
Sabato 10 devo facilitare una partita in libreria con gente che non ha mai giocato di ruolo (tranne forse un D&D 10 anni fà o un Montsegur con me la settimana scorsa >_<).
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Moreno Roncucci

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Re:[Actual Play] Il Gusto del Delitto
« Risposta #6 il: 2011-12-01 20:15:16 »
Riguardo all'umorismo in IGdD... per come è fatto il gioco, credo sia impossibile ottenere trame "serie" o drammatiche. La "storia" risultante risulterà SEMPRE umoristica e sopra le righe (e regole tipo "ogni scena in una stanza diversa" servono proprio a questo). Specie se iniziate la caccia ai dadi neri e dadi bianchi.

Proprio per questo, è meglio se non partite subito con personaggi ridicoli.

Il gioco spingerà MOLTO verso l'umorismo.  Significa se partite con personaggi seri e plausibili, avrete il massimo effetto umoristico, basato sullo spiazzamento fra la facciata rispettabile e cosa c'è dietro.

Se partite invece facendo macchiette, il gioco spingerà ancora di più sul fatto che siano macchiette. Nel caso migliore vi siete sostituiti al gioco e non funziona bene, nel caso peggiore siete passati al non-sense e alla farsa sbragata, molto più di quanto volevate.

E' un gioco fatto per fare storie di humour nero, non per fare "Franco e Ciccio in Inghilterra".

Più in generale, vedo nel post iniziale la descrizione di un sacco di "mani infilate nel tritacarne", probabilmente per la poca esperienza con gioco...   se la lunghezza delle scene non va bene perchè non farle lunghe quanto si desidera? Se le scelte fatte nel corso della storia alla fine non piacciono, perchè sono state fatte? Sono magari il tipo di errore che si fa la prima volta quando non si conosce ancora il gioco, ma sono anche le più semplici da sistemare.  A meno che non nascano da gusti estetici radicalmente diversi nel gruppo (a qualcuno piacciono scene lunghissime ad altri cortissime, qualcuno vuole davvero giocare Franco e Ciccio e gli altri no, etc.)
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Ezio

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Re:[Actual Play] Il Gusto del Delitto
« Risposta #7 il: 2011-12-02 02:44:05 »
Una nota sulle relazioni: "Lo odio" è quasi più debole di "È mio fratello".

Perché lo odi? Perché ti picchia? Perché è più bello di te? Perché ti ha rubato il fidanzato?
Cosa vorresti da lui? Cosa vuoi ottenere? Come lo puoi influenzare?
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

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