onde evitare fraintendimenti e poichè non ho sonno, provo ad ridire quello che è il mio punto di vista
se parlo con una persona discutiamo di vari argomenti. magari ne tocchiamo alcuni che non sono piacevoli per quella persona (problemi personali, educazione, morale, chissà)
dal tono che prende la discussione io capisco cosa posso dire e cosa non posso dire e anche se usare colorite espressioni (vuoi dalla faccia dell'interlocutore vuoi dal fatto che mi fa presente che non è il caso di parlare di certi argomenti, vuoi da una congiunzione astrale vuoi dalla telepatia)
ad esempio se discuto con una persona che si dimostra un cattolico fervente eviterò di dichiarare la mia ostilità alle posizioni della chiesa offendendo il papa e tutti i santi messi insieme, ma porterò le mie argomentazioni in modo pacato
ora queste io, personalmente, le reputo regole di buona educazione generiche (cioé non urtare volontariamente la sensibilità d'altri quando essa si manifesta diversa dalla mia). poi magari non le rispetto, ma questo è un'altro discorso
detto questo poiché il gdr è un'attività sociale mi apsetto di usare lo stesso comportamento anche quando gioco, senza la necessità che ci sia un manuale a dichiarare queste cose
da questo la mia osservazione precendente. che magari è una minchiata pazzesca (cioé tanti gruppi usavano il veto del giocatore più esigente anche prima di cani, ma magari non tutti e si è visto il cambiamento)
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Da dove è saltata fuori questa strampalata equivalenza fra "inserisco nella narrazione qualcosa che disturba qualcuno" con "sono maleducato e non so stare con gli altri"?
mai detta ma mi esprimo male, come sa chi mi conosce
forse ti riferisci alla frase tra parentesi dove specificavo che se io ti dico "non mi parlare di ragni" e tu mi parli solo di ragni allora ti considero maleducato. però mi pare diverso da quello che dici tu o_O?
Probabilmente dallo stesso posto da dove salta fuori ogni tanto la strampalata equivalenza fa giocare "I will not abandon you" con "gioco apposta per dar fastidio" (che invece è "dare per scontato che si debba giocare Nobody Gerts Hurt" in tutto il mondo e tutti quanti, e quindi tutti gli altri disturbano")
mi pare che anche traducendo (con il mio basso livello di alfabetizzazione inglese) sia impossibile capire così tanto fischi per fiaschi
Esplicitando, ecco i passi che mancavano nella prima frase:
"inserisco nella narrazione qualcosa che disturba qualcuno, e io lo so benissimo perché sono telepatico. E non ho c'è nessuna ragione per inserire in una storia elementi disturbanti tipo sesso, violenza o razzismo se non per disturbare la gente. L'altro giocatore mi ha comunicato, sempre telepaticamente, il suo problema, ma io me ne frego perché ovviamente se inserisco temi adulti nelle mie storie che potrebbero turbare qualcuno sono un maleducato per definizione"
non ho parlato mai di telepatia, ma di comunicazione verbale o visiva. cioé cose tangibili. mi pare, ma forse sono io che mi sono espresso male lasciando intendere altro, che tu faccia il telepate del mio pensiero

Il tizio che disturba apposta sono, ovviamente, io. Guarda l'actual play di Cani nella Vigna, Hope. Io ovviamente so già, per telepatia, che la sorella di uno dei giocatori è stata violentata a 15 anni, e quindi non avrei mai dovuto inserire quell'elemento nel gioco. E' una cosa ovvia, fa parte dello "stare fra la gente", no?
io adoro Hope e lo sai benissimo
cmq detto questo e letto le citazioni dico solo questo: capisco i veli. ora so cosa sono e però non li ritengo utili e necessari come regola esplicitata in un manuale (che poi era il tema del mio primo intervento)
mi sbaglio? sì! perché? perché sono condizionato solo dalle mie esprienze personali che non hanno mai necessitato di queste cose oppure dai paraocchi mentali che mi sono costruito in anni di parpuzio senza veli (magari accidenti, mai vista neanche una caviglia, neanche si fosse in una città di cani

:D:D:D)
però la penso così, lasciami friggere nel mio brodo

buonanotte, polemicamente vostro
Crotalo