Uno dei grossi problemi nel gioco di ruolo è il railroad, inteso come l'imposizione con la forza di un determinato corso di eventi o comunque imposizione di una scelta che va a rovinare il gioco agli altri.
Questa imposizione può venire da chiunque: un master che vuole la Bella storia è solo quello più visibile.
Giocando ad apocalisse con vincent, Ezio, meguey, Moreno, Michele e Claudia Ho fatto una sapientesta che tra pe altre cose era anche una seguace del culto del fuoco del misticatore di Michele. Il culto prevedeva di bruciare tutto ciò che era sbagliato, tutto ciò che appariva differente dalle vecchie fotografie dell'età dell'oro.
Naturalmente facendo il personaggio hai sempre davanti gli avanzamenti disponibili, e uno dei più ghiotti è sempre il cambiare libretto. In particolare, dato il personaggio e quello che aveva fatto fino a quel momento (lei preferiva cambiare le cose piuttosto che bruciarle) avevo fantasticato di prendere poi in seguito il touchstone, che è un po' l'incarnazione della speranza.
Ma poi venne l'ezio. Il suo schianto era uno stronzo, e mi violentò. L'ideale del touchstone sparì, lasciando spazio alla voglia di gendettaaaaa, vendetta di fuoco e fiamme.
Avrei potuto rimanere fedele al mio piano, accumulare mosse, aumentare le caratteristiche per poi passare a diventare un touchstone. Sulla carta era una Bella storia! Avrei potuto arrabbiarmi con Ezio per avermi rovinato il personaggio, che poteva diventare un'icona della purezza. Avrei potuto rovinare il gioco.
La morale è di vivere il momento nel mondo dell'apocalisse, di non fare piani nel mondo dell'apocalisse, di non pensare alla bella storia nel mondo dell'apocalisse. Perché non esistono status quo nel mondo dell'apocalisse.