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Spione PbF 1 - fase 6 - Crisi

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Marco Costantini:
Il mio K resta fermo.

Marco Costantini:
Mi sbaglio o, visto che abbiamo passato tutti e non ci sono altre mosse disponibili possiamo iniziare?

Claudia Cangini:
E allora iniziamo! Ecco la mossa dell'Asso di fiori.

Dapprima Lars la seguì docilmente, troppo sconvolto da quanto aveva appena udito per opporre resistenza, poi si fermò di colpo, costringendo Gretchen a fermarsi a sua volta.
"Puttana..." sibilò con un odio che lei non gli aveva mai visto. "Come ho fatto a non capire che mi stavi solo prendendo in giro! E adesso per colpa tua dovrei abbandonare tutto e rischiare la vita della mia famiglia per passare all'ovest?! E cosa potrei offrire loro, una volta dall'altra parte??"


La afferrò per un braccio e le si avvicinò incombendo su di lei. Gretchen si sforzò di non cambiare espressione malgrado la stesse stringendo così forte da farle male.
"Maledetta!" disse quasi in un gemito "Perchè proprio io?!"


Nessuno, osservandoli, avrebbe potuto pensare che si trattasse di una coppia felice....

Marco Costantini:
Uso il mio K singolo per "ferire una persona".

Schneider premette a fondo l'acceleratore.
Un istante prima dell'impatto, l'agente che avrebbe dovuto uccidere Christian si voltò verso la macchina, insospettito dal rombo in avvicinamento. L'auto lo colpì scaraventandolo a terra.

Marco Costantini:
Uso il doppio K per convincere completamente una persona usando disinformazione.

Christian era atterrito.
Schneider aprì di colpo lo sportello del passeggero e urlò a Christian ridestandolo.
"Sali in macchina ragazzo!". Non era un invito, era un ordine.
Christian aveva ancora gli occhi sbarrati e guardava alternativamente l'uomo investito che rantolava a terra e l'uomo alla guida della macchina che gli era piombata addosso.
"Dannazione sali! Siamo in un mare di guai! Quell'uomo è qui per ucciderti, non capisci?!? E non pensare nemmeno per un istante di poter tornartene alla tua bella vita come se non fosse successo nulla. Ti troveranno...troveranno te e le persone che ami, proprio com'è successo a tuo padre".
Schneider lasciò che quelle parole sedimentassero per qualche istante. Non avrebbe voluto preoccupare il figlio di Thomas con quella serie di mezze verità, ma sapeva per esperienza che l'unica cosa che avrebbe potuto smuoverlo era una paura più grande di quella che provava ora.
Chris fece qualche passo incerto verso la macchina, poi entrò nell'abitacolo e chiuse con uno strattone lo sportello.

Direi che ora Chris è convinto di potersi fidare di Schneider.

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