Il sistema di risoluzione dei conflitti penso possa essere applicato anche in altre situazioni e altri giochi, ma ovviamente quello è solo una piccola parte del gioco "CnV".
CnV è un gioco episodico, diviso in "città", che usa quel sotto-sistema per supportare un esperienza di gioco particolare che provoca il giudizio morale dei giocatori e lo rende "motore" di nuove situazioni.
Immagina di giocare un fuorilegge, e di dire che comunque hai ancora l'autonomia del giudizio morale perchè nessuno può dirti cosa fare, tutti ti temono, e comunque avresti un motivo per spostarti di città in città.
Bene, ma... che motivo avresti per prenderti a cuore i problemi che ti presentano i cittadini? E oltretutto, che motivo avrebbero per sottoporteli?
Fai una prova. DOPO aver giocato un bel po' a CnV (così hai la dimostrazione che, così come è scritto, il gioco funziona ed è divertente), fai una partita dimostrativa eliminando due "piccole regole": fagli giocare dei fuorilegge che se ne fregano dei problemi della gente, e smetti di presentare attivamente la città ai protagonisti (facendogli così indagare per scoprire segreti che cercherai di celare), e già che ci sei smetti di usare i proto-NPC e crea invece gli NPC a piacere.
Credo potrei scommettere che la partita così naufragherà completamente. Mostrando così l'importanza di quegli aspetti (come li ha mostrati a me il non vederli usare una volta in una delle prima partite). CnV è un vero e proprio gioco, non solo un "sistema per vedere se ci riesci", non può essere ridotto ad un tipo di tiro.