Cronaca di molti anni fa (quando ancora andava l'Amiga, tanto per far capire di che epoca arcaica parlo).
Avevo un paio di amici che giuravano che MAI e poi MAI avrebbero mai giocato ad un gdr. Facevano parte dello stesso gruppo di amici di cui faceva parte metà del mio gruppo di gioco (me compreso), ma mentre gli altri erano stati entusiasti de gioco sin da quando ci è stato presentato, e avevamo iniziato a giocarlo regolarmente, loro due si erano sempre rifiutati anche di provarlo, considerandolo "roba da sfigati" (c'entravano, ovviamente, anche dinamiche di potere interne al gruppo: i due erano già in competizione con chi ci aveva presentato il gioco per la scelta dei luoghi dove andare a ballare, per esempio).
Questi due però erano appassionatissimi di un gioco manageriale sul calcio, che giocavano su un vecchio amiga. E spesso quando ci si trovava a mangiare una pizza poi si finiva a giocarci. Come si faceva in tre a giocare un gioco manageriale per un singolo giocatore?
Semplice: su mia proposta, uno faceva il "patron", il padrone della squadra, e gli altri facevano l'allenatore e la stampa. In pratica, uno conduceva la squadra e faceva le scelte tattiche, uno la campagna acquisti, e l'altro faceva i titoli dei giornali attaccando ferocemente gli altri due per le loro scelte, e subentrando l'anno dopo come allenatore.
E sì, si parlava in character e si interpretava.
Non avendo mai voluto nemmeno assistere ad una partita di un gdr, i due non hanno mai saputo, finchè non gliel'ho rivelato anni dopo, che li avevo "fregati" facendogli giocare un gdr a loro insaputa....
Morale della favola: se si vuole far giocare alla gente un gdr, i mezzi possono essere tanti, confezioni, oggettistica, carte, etc, ma il fine deve essere soprattutto non fargli capire che stanno giocando un gdr.
Lo sputtanamento del termine e della categoria, ormai non è più reversibile. Meglio abbandonarlo del tutto.