Visto che ho creato questo schema per un altro posto, suppongo possa interessare anche a voi qui :-)
ecco, molto schematicamente il funzionamento di Hell 4 Leather
-Preparazione semplicissima: si decide assieme un tempo e un luogo dove avviene la storia. Da manuale è un gruppo di motociclisti americani, ma ambientabile ovunque (a las vegas, o a detroit, negli anni '60 o ai giorni nostri...). In realtà Joe Prince lo gioco alla lucca dell'anno scorso ambientato nel texas dell' '800 con un gruppo di fuorilegge ladri di cavalli.
L'importante è sempre che siano in qualche modo satanisti
Assieme al setting si possono definire due o tre degli antagonisti, prendendo spunto dai suggerimenti sul manuale e dagli arcani a cui fanno riferimento. (sì perché ognuno degli antagonisti della storia [che sono quelli che subiscono la vendetta] è rappresentato da uno specifico Arcano, l'imperatore, l'imperatrice, il bagatto etc.)
Niente di difficile, ma ad esempio si può dire che il bagatto è in realtà uno stregone indiano, che si è unito al gruppo perché cacciato dalla sua tribù per pratiche oscure, e che l'imperatore è un ex-capitano dell'esercito sudista, che ha perso l'occhio sinistro durante la guerra.
Poi comincia il prologo. Una persona (solitamente chi conosce le regole) prende tre carte, il matto, il diavolo e la morte e li distribuisce a caso a tre giocatori qualsiasi.
Chi prende il matto sarà il protagonista della storia, ossia quello che muore, fa un patto col diavolo e ritorna. A questo punto il matto descrive qualcosa del suo personaggio giusto per introdurlo agli altri. Ovviamente è uno talmente violento che non si dovrebbero cercare molto a fondo per capire perché è stato fatto fuori.
E poi si rivela chi ha preso la morte, che racconta in che circostanze il protagonista viene ucciso.
Per ultimo si rivela il diavolo che inscena la parte in cui il protagonista si trova all'inferno e si incontra col diavolo, con quest'ultimo che (per motivi che creerà il giocatore) gli fa una proposta: una notte di tempo per vendicarsi e portare giù da lui tutti i suoi compagni, rei di averlo tradito e ucciso.
Le tre carte poi finiscono nelle mani del protagonista.
Da qui scatta l'inizio vero e proprio del gioco.
Apre la prima scena il protagonista. (in generale le scene sono 6, ognuno è rappresentata da uno specifico arcano maggiore e ha un titolo, anche se poi lo specifico setting viene definito dal giocatore, ad esempio la prima si chiama "il funerale" e ha come arcano "l'appeso"). Le scene successive vengono inquadrate dal giocatore a cui è morto il personaggio nella scena finita.
In questa parte è la zona dove più si nota l'influenza della "scuola" norvegese. Le regole sono poche, fondamentalmente dopo che la scena è stata inquadrata a ognuno si distribuisce una delle carte "giacche di pelle" ossia quegli arcani maggiori che rappresentano gli antagonisti.
E ognuno, uno alla volta entra in scena, dicendo qualcosa di sé e iniziando a fare roleplaying libero con gli altri giocatori.
Le regole principali in questa fase sono che ognuno ha il completo controllo sul proprio personaggio e nessuno dei personaggi principali può morire in scena (i png, possono morire a semplice volontà dei giocatori, senza che nessuno si possa opporre)...
Se dovessero emergere conflitti tra antagonisti, si usa il mazzo di arcani minori, ma attraverso un sistema che semplicemente ti fa usare l'arcano come suggerimento per come potrebbe essersi svolto il conflitto.
Discorso diverso quando invece entra in scena il protagonista (che prima di entrare deve aspettare che l'abbiano fatto tutti gli altri e si siano anche divertiti un po' a interpretare i loro pg).
Quando entra, ovviamente roleplaying libero finché vuole, ma ad un certo punto lui può giocare la Morte davanti a un giocatore. Questo fa scattare il conflitto e rappresenta il tentativo del protagonista di vendicarsi contro il personaggio indicato.
Facendola molto breve e semplificando, assieme ad altre carte si mischiano la Morte e l'arcano che rappresenta l'antagonista. Se esce la morte il protagonista racconta come l'antagonista muore per mano sua. Se esce la carta dell'antagonista, è lui a spiegare come si salva (con le altre carte si complica la cosa e altri possono prendere parola o possono permettere di pescare di nuovo)...
A fine scena (a parte il morto) ogni antagonista può decidere se continuare a interpretare il personaggio, tenendosi la carta, o provare con uno nuovo, rimettendola in mezzo e riprendendone una dopo una mischiata.
di scena in scena si arriva fino alla scena finale che fa da climax e poi c'è l'epilogo che assomiglia molto alle modalità del prologo con tre giocatori che avranno il compito di spiegare cosa succede
-Ai personaggi salvi
-al mondo
-alle persone che sono finite all'inferno