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Riflessioni tra gdr tradizionali e indie

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Mattia Di Ciollo:
Salve a tutti...premetto partendo dalla mia storia...ho provato ad iniziare a giocare di ruolo con il gdr Dimenioni, un grosso fallimento perchè non avevo già giocato prima...poi sono passato a trollbabe che mi sta divertendo e lo trovo un buon gioco, ma pensavo ad una valutazione che mi è uscita leggendo diversi post su questo forum...la maggiore abbordabilità di giochi indie permette notevoli vantaggi, derivanti soprattutto dal fatto che ti obbligano ad avere un ruolo attivo nella storia e le meccaniche stimolano la narrazione...molte volte ho visto critiche durissime ai gdr tradizionali, per la loro regola zero e per il fatto che atrofizzano il giocatore, permettendogli di reagire passivamente agli eventi e sobbarcando di lavoro il dm...ma possiamo fare una valutazione obiettiva del gdr tradizionale, oppure è realmente peste e corna come emerge dai topics? Io non ho espresso alcuna idea perchè non ne ho esperienza, ma mi farebbe piacere sentire qualche parer obiettivo, anche perchè pensavo al fatto che giocare ad un classico dopo l'insegnamenti che dà il gdr NW possa migliorare di gran lunga l'esperienza che si ricava da esso.

Ezio:
Salve a tutti.
Come i membri più anziani del forum sapranno thread di questo genere sono a forte rischio incomprensione.
Già parlare di "giochi indie" è fuorviante. Trollbabe è TROPPO diverso da Spione, anche se sono dello stesso autore, per parlarne in confronto al gioco tradizionale.
Vi chiedo quindi ESPLICITAMENTE di ancorarvi ossessivamente al gioco concreto. Parlate di esperienze PRECISE con giochi PRECISI. Gradirei non vedere il termine "new wave" o "indie" come categoria generica in questo thread. Vorrei che parlaste di GIOCHI CONCRETI.

A Mattia posso dare un suggerimento: leggiti a modo il forum, anche i thread più vecchi. Si è già parlato di questo argomento molte volte, si è litigato e si sono spese meningi e fiumi di inchiostro. Piuttosto che chiedere di ripetere questo percorso ti invito a seguire quello che è già stato fatto.
Fermo restando che rimaniamo tutti a disposizione (specialmente noi dello staff) e che il mio suggerimento non è un tentativo di scaricare i tuoi problemi quanto piuttosto di indirizzarti verso quella che credo essere la soluzione più fruttuosa per te.
Anche per questo sposto il thread in Gioco Concreto. Forse è meglio iniziare senza confonderti troppo con i termini della teoria, che ad ora non ti servono, ok?

Potete continuare e vi prego di scusare la durezza di questo post.

Salkaner il Nero:
Domanda ardua.
 
Per quello che posso dire dalla mia "limitata" (si fa per dire) esperienza, no, non è così peste e corna.
 
Ma può facilmente essere peste e corna.
 
 
In che senso?
Nel senso che i gdr tradizionali offrono pochi parcadute a dei giocatori "scadenti" e soprattutto a dei master "scadenti".
 
E inoltre , essendo per sua natura (nella maggior parte dei casi, almeno) privo di una CA definita, presta facilmente il fianco a aspettative divergenti, con conseguente poco divertimento dei giocatori.
 
Puoi avere sessioni di gioco memorabili col gdr tradizionale? La risposta è , senza il minimo dubbio, si.
Però richiede una serie di circostanze favorevoli. Che raramente il gioco (inteso come manuale ed eventuali ammenicoli)  di suo favorisce.
 
Un gdr come Cani nella Vigna, ad esempio, invece favorisce fortemente il verificarsi di tali circostanze.
 
 
EDIT: per approfondimenti CMQ sottoscrivo il consiglieo di Aetius

Ezio:
Alberto, potresti per favore sottoscrivere anche l'altra mia richiesta e non parlare per categorie imprecise?
Non voglio cancellare il tuo post, comunque.
Ti suggerisco, quindi, di togliere quelle due sigle, quei due "NW", per amore di chiarezza. Il post diventerebbe ancora migliore ^^

Grazie per l'attenzione

Patrick:
Fate i nomi dei giochi, e dite perchè e percome fanno quello che dite che fanno. Nomi ed esempi, nomi ed esempi.

Dungeons and Dragons scarica tutto il lavoro sul master: deve preparare un'avventura che interessi i giocatori, che spesso hanno aspettative diverse dal gioco che vogliono (chi vuole l'avventura picchiosa, chi investigativa, chi narrativa su intrighi di corte, chi d'amore eccetera).
Poi ci sono giochi che hanno un obiettivo chiaro e sono costruiti intorno e verso quell'obiettivo: Il Gusto del Delitto è un gioco per inscenare storie gialle stile Agatha Christie, incentrate sulle relazioni malsane e ipocrite tra i personaggi. Kagematsu è un gioco su delle contadinotte che si contendono l'amore di un samurai, il tutto in un giappone medievale dalle rigide regole sociali. Shock è un gioco che esplora le ripercussioni di un grande cambiamento (uno shock, appunto) nel mondo che conosciamo. Fiasco è un gioco di persone che hanno piani grandiosi che falliscono miseramente (e, spesso, in maniera spettacolare). Anima Prime è un gioco incentrato su personaggi fichissimi e tamarri che girano il mondo combattendo mostri e altro in spettacolari e cinematografici scontri in pieno stile Final Fantasy.
Eccetera eccetera eccetera. ^^

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