Sulla musica non mi pronuncio, essendo un argomento che non conosco, se non per dire che conosco parecchia gente cui piace quella italiana.
Per il resto, onestamente trovo difficile credere che mediamente a un americano una parola inglese faccia lo stesso effetto che fa a un italiano, semplicemente perché il primo è abituato a sentirla come parola normale, il secondo no; nel non tradurre i nomi, si rischierebbe di comunicare un'atmosfera molto meno normale, ma nel contempo aliena (parole comuni e note usate in ambiti anormali), che il manuale trasmette. Un mondo in cui un personaggio si chiama
Midnight invece che "Mezzanotte" è un mondo piú legato all'America, che all'Italia.
Poi, sicuramente tradurre non significa dare la stessa sensazione che c'è in originale, non a caso Claudia ha detto che cercano di dare "una esperienza
il più possibile simile a quella del lettore statunitense" (enfasi aggiunta), però lasciare i nomi intradotti sicuramente darebbe una sensazione molto diversa: per un americano
midnight è una parola comunissima, per un Italiano no.
Purtroppo non ricordo la discussione, ma Hasimir aveva portato un caso analogo: il termine inglese che a lui appariva figo, a fronte di una traduzione italiana scialba; mentre agli autori il termine italiano appariva figo, a fronte di un originale scialbo.
Comunque non ha senso il discorso sul tradurre tutto in Italiano, visto che Claudia stessa ha detto che "Inevitabilmente alcune parole sono rimaste uguali, perchè la nostra lingua adotta facilmente parole straniere e ci sono parole inglesi di uso abbastanza corrente da giustificare il fatto di mantenerle".
Sulla musicalità dell'Italiano, tenete però presente che per noi è difficile giudicarla, perché lo abbiamo nelle orecchie fin dalla nascita; io ho parlato con spagnoli che mi hanno detto che per loro è molto musicale, per esempio.
non sono un letterato e di queste cose ne so poco... però quel che so è che se sul mio manuale di D&D ci fossero come mostri le gargolle il gusto sarebbe diverso.
Forse perché gargoyle è parola "esotica" anche in inglese?
Per molti motivi, ma faccio notare che "gargoyle" è comunque un termine usato, in Italiano, forse anche piú di "gargolla" (in Google Italia, 368 000 occorrenze per "gargoyle" e 19 500 per "gargolla/e"), caso però diverso da termini come
hardholder; appunto, come fatto notare Claudia stessa ha detto che alcuni termini sono rimasti invariati, proprio in funzione di considerazioni simili.
nel contesto*, Wasted è parola esotica o no?
No:
wasted è una parola normalissima, l'esatto
wasted che oggi potresti trovare in un testo inglese; però c'è stata un'apocalisse e sono passati cinquant'anni, quindi le persone non si ricordano cosa vuole dire: hanno la parola, ma non il significato. E quindi la riciclano come nome.
Per noi suona strano,
per loro è un nome normalissimo.
Tutto questo fa parte di ciò che trasmette il senso apocalittico, e non è una parte secondaria: puoi trovarti parole comunissime, di cui sai benissimo il significato ("Madre Superiora"), usate però in contesti totalmente alieni, usati come nome per una persona.
Se "Madre Superiora" venisse lasciato in originale, quell'effetto si perderebbe; perché, invece di una parola comune usata in un ambito alieno, avresti una parola piú o meno sconosciuta usata in un ambito che forse percepisci come alieno, ma forse no; in ogni caso, una percezione comunque minore a quella data dalla traduzione.