Ieri sera, prima prtita di On Mighty Thews.
Un master e quattro giocatori, tutti neofiti del gioco.
Ho alcuni dubbi, che non sono scomparsi dopo l'actual play.
Il principale è l'uso della Sorcery in combattimento.
Ovviamente il mago del gruppo ha combattuto affianco agli altri.
Ovviamente ha detto, che cazzo, non tiro il mio D4 in Warrior, voglio usare Sorcerer!
Allora, con rispetto al tono di gioco, niente fireball, ma:
"Mentre i nemici si muovono sulla sabbia, i terribili scarabei delle Ossa rispondono alla mia chiamata e li divorano" (obbiettivo: danneggiare i nemici).
Ora,a me sembra corretto.
Al massimo ho pensato, ad essere rigorosi, lo Stregone aspetta che emerga un FATTO, e poi fa un tiro di Lore che riguardi quel fatto (siamo nella pianura delle ossa: Tiro di Lore/nuovo incantesimo: la chiamata di Aphopas) e così stabilisce che l'incantesimo è possibile. Nella letteratura di riferimento, non è tanto l'istantaneità di un effetto magico, quanto il "Carattere", e se il gruppo è d'accordo, uno stregone potente può conoscere una marea di trucchi utili in ogni situazione, quindi anche in combat.
Sto sbagliando? Non voglio giocare a Mage, che è un rischio. Se cerco di non saltare nessun passaggio logico nella creazione dei fatti, e rispetto il tono S&S sono a posto?
Altra cosa, che è più una considerazione.
Il master non ha fatto molti conflitti PERICOLOSI. Mi vien da pensare che, se ce ne fossero stati di più, sopratutto all'inizio, i giocatori avrebbero potutto iniettare FATTI (e quindi la propria creatività) nel gioco da subito; può esser utile per "sbloccare" un gruppo timido o poco abituato.