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[SLOW DOWN - AP - 1/2 RANT] Come non vedere l'ambientazione di un gioco!
Manfredi Arca:
Possiamo quindi dire che in D&D ci sono meno premesse apparenti che in CNV?
EDIT in grassetto.
Matteo Suppo:
L'unica vera differenza è che D&D è disonesto e ti dice che con lui ci puoi fare tutto quello che vuoi mentre nella realtà puoi solo fare noiosi avventurieri che spaccano il culo ai mostri che decide il master.
E se qualcuno mi dice "Eh ma è perché tu non hai giocato con un Bravo Master" o equivalenti si becca tanto acido da farmi bannare.
Mirko Pellicioni:
Scusate la durezza ma dire che D&D non abbia premesse e sia meno limitato di Caniè un grosso errore.
D&D ha una premessa chiara sin dalla prima edizione, ha regole per gestire questa premessa e nonstante sia un gioco incoerente mal progettato e che si spaccia per un fac totum rimane ancorato al suo DNA naturale.
D&D è un gioco dove degli avventurieri, formano una squadra dove ogni uno ha delle specifiche diverse e si affrontano sfide per avere: denaro, potere, e gloria!
Tutto il resto è accessorio e sopratutto si concentra sul combattimento.
Non è che non ci puoi fare altro ma lo fai MALE dovendo rompere le regole quasi sempre e di fatto giocando ad altro.
Non permette uno sviluppo di trama, di approfondimento del PG, di spicologia del PG o dei PNG le interazioni sociali sono rozze e inefficaci.
Questa sua prerogativa l'ha mantenuta dalla 1a alla 4a edizione anche se nelle penultime edizioni, si è camuffato da gioco tuttofare per accalppiare i gonzi (tra cui io sia ben chiaro!).
Ma di fatto giocando salvo usando il DM che ti cambia le regole al volo con D&D ci fai veramente poco e vai poco oltre all'esploro ammazzo e rubo il tesoro.
IN Cani hai una premessa fissa che ti da l'illusione di un limite ma giocandolo e esperimentando caratteri dimostra una felssibilità e una possibilità di approfondamento del PG 1000 volte superiore a qualunque edizione di D&D
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione da: Claudia Cangini - 2011-08-26 12:25:38 ---Marco, forse ti riferivi a questo brano a pagina 40?
"Si stanno sviluppando personaggi ABILI AL SERVIZIO? Se la risposta è no, devi far correggere la rotta. Prova a fare domande come "E come farebbe questa persona a superare l'iniziazione?" a sottolineare le responsabilità dei Cani e ciò che l'Iniziazione comporta. Ho notato che l'impulso di alcuni giocatori è di creare dei pagliacci. I pagliacci vanno bene, ma assicurati che sotto la superficie ci sia un po' di durezza e spina dorsale."
A mio modo di vedere questo è semplicemente un ricordarti di rispettare la fiction:
--- Termina citazione ---
Cosa che c'è anche in DnD: hai tot archetipi di PG, ognuno dei quali è "garantito per funzionare nel gioco" (cioè abile a pestare mostri).
Manfredi riassume ottimamente quello che sto cercando di dire:
--- Citazione da: Manfredi Arca - 2011-08-26 12:39:53 ---Possiamo quindi dire che in D&D ci sono meno premesse apparenti che in CNV?
--- Termina citazione ---
Yes.
Ci sono, ma c'è l'illusione che non ci sia: "ehi, ci sono le regole per fare il PnG panettiere di 15° lvl! Che figata, è davvero completo come regolamento!" "Allora ne giochi uno?" "Ma che, sono scemo? Guarda quant'è scarso rispetto alle classi base!" >_<
METTO IL THREAD IN SLOW DOWN con i miei magici poteri di thread-opener!
Luca Bonisoli:
Sbaglierò, ma personalmente a me sembra che le limitazioni di D&D e CnV si trovino semplicemente su "piani" diversi, quindi la domanda: "CnV è pìù limitato di D&D?" ha un po' lo stesso significato di: "è più bianca la neve o va più veloce il treno?" :P
Chi è affezionato a certi stilemi di D&D probabilmente ritiene che CnV sia "limitato" perchè, applicando le stesse categorie mentali delle classi di D&D, etichetta superficialmente CnV come "un gdr in cui puoi fare solo il paladino".
Questo naturalmente non è vero, però guardando il gioco ad una scala piuttosto grossolana non mi sorprende che alcune persone possano ricondurre tutti i Cani ad un solo stereotipo (come se -appunto- appartenessero tutti alla stessa classe di D&D).
Mi pare invece che la varietà di CnV sta su un piano diverso, un po' meno appariscente ma più profondo.
Per fare un esempio: immaginiamo che esca una versione di D&D in cui la razza è solo una (umano) e si può scegliere la classe solo tra barbaro, guerriero, ranger e paladino. Da un certo punto di vista quel regolamento è sicuramente "limitato" rispetto alle versioni che permettono di scegliere tra tutte le razze e tutte le classi. In realtà però le possibilità creative per i giocatori non sono necessariamente minori, ma vanno collocate su un piano diverso (e serve un sistema di regole che possa valorizzarle, come accade appunto in CnV).
Insomma, secondo me molto dipende dai criteri che si usano come riferimento.
Spero di essere riuscito a spiegarmi... :o
Luca.
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