(ricordo anche a te che è previsto dal gioco che richiediate la prossima scena,ed è previsto sempre dal gioco che io,più o meno,segua le vostre richieste.in questo caso,la tua richiesta c'è stata,anche se implicitamente,perchè è ovvio che vuoi una scena con Bran,ma puoi anche dirlo chiaro e tondo:voglio una scena così così,con tizio e caio.Lo dico sempre solo per puntualizzare.)
La stanza in cui vieni condotta è spoglia,rispetto alla precedente,ma pur sempre ricca,rispetto al resto della comunità:tappeti a terra e un camino,spento,riempiono la visuale,mentre alle pareti noti solo un paio di,enormi,mandibole di pesce,forse,e un modesto arazzo,raffigurante un uomo intento a fermare,con le mani,la furia di un'onda.Una finestra,posta di lato al camino e riparata da un tendaggio,illumina l'arazzo,mettendolo in risalto.La stanza ospita poi un tavolone in legno,grezzo e pesante,e sei sedie,della stessa fattura del tavolo.In fondo,un'altra porta,nascosta da un altro tendaggio.Bran,una volta entrato,getta uno sguardo all'arazzo,poi,rivolgendosi a voi,e in special modo a Linn,dice:
-Non va,non va per niente.Io sono devoto al grande Karà,ma la gente già mal sopporta il sacrificio di doversi privare di braccia forti una volta all'anno,ora questa nuova offerta..-sembra sconfortato,poi si rivolge a te,muovendosi dall'altra parte del tavolo,e armeggiando sotto di esso con le mani:
-Comunque,Thur saa gul,la mia parola è una sola,e se saprai risolvere il problema che si è presentato quest'anno,e che rischia di minare la pace della nostra comunità-tira fuori un sacchetto grande quanto un pugno,lo slaccia e lo tira sul tavolo spoglio.Sbattendo,il sacchetto vomita delle pietre di vario tipo,luminosissime,e del bellissimi coralli,rossi e,incredibilmente,neri.-questo sarà tuo e del grande Karà,e un altro ancora sarà raccolto come pegno della nostra fede.-
L'uomo è convinto di ciò che dice e fa,sembra solo dispiaciuto,perchè evidentemente quel sacchetto contiene una grande somma.