Sono perplessa.
A volte, in giro per forum, ho visto situazioni tipo:
Tizio A "Ho sempre giocato a D&D e ieri ho fatto una partita a CnV. Sono entusiasta e sto scrivendo un nuovo gioco"
Tizio B "Non è meglio che provi anche qualche gioco in più prima di avventurarti nel game design?"
Tizio A "Ma anche no"
Sono situazioni che non mi fanno debordare di fiducia nel fatto che un nuovo fantastico gioco stia per apparire. Se questo fa di me una snob... ok, sono snob.
Io Claudia sono d'accordo con te su questo.
Siamo tutti d'accordo che per fare design, aver giocato a fondo più gdr possibile fa bene, e che bisogna continuare a farlo.
Siamo anche tutti d'accordo che è dannoso su più livelli fare design in nome dello sbandieramento sociale del "sono un designer, quindi una razza superiore".
Il problema è che poi, come ha esemplificato bene il Rafu, si è passati ad applicare questi criteri dallo specifico al generico.
Nel mio post nell'altro topic sull'argomento ho parlato di cosa "percepivo" da parte della community nei confronti di chi prova a fare game design: sfiducia, da parte della community, e conseguente vergogna, da parte di chi vuole parlare del proprio progetto. E' simile a ciò di cui parla Suna.
Questa percezione NON riguarda (o almeno non riguarda soltanto) gli interventi di persone specifiche, che sarebbero linkabili e tutto il resto, ma riguarda il
clima, che non è semplicemente limitato a ciò che dicono i caratteri in un post.
E' qualcosa di più strutturato, un insieme di cose non dette, di battutine che sembrano scherzose ma che in realtà lo sono solo a metà (come quello di cui scrive il Rafu), di mancanza di interventi e generale disinteresse nei thread che ne parlano (certo, nessuno deve sentirsi obbligato a scrivere da qualche parte se non vuole o se semplicemente non gli va; però, al di la della libertà dei singoli, le tendenze generali possono dire molto sul clima), insomma di "messaggi" che vengono mandati non necessariamente in forma scritta, e non necessariamente in maniera consapevole, e che si accumulano l'uno sull'altro.
Ma il fatto che non lo possiamo "contare", non significa che non esista.*
Soprattutto poiché questa è una community che non si ferma al livello telematico, ma è fatta di gente che si vede spesso di persona, principalmente alle convention ma non solo, e quindi per forza di cose non possiamo parlare soltanto di interventi nel forum.
Ora: sappiamo, dall'esperienza di The Forge, che bisogna evitare che si faccia game design per status symbol, e che non basta aver giocato una volta a CnV e una a LMVcP per poter dire di "conoscere la teoria forgita" e quindi mettersi a creare un "gioco forgita" (qualsiasi cosa queste frasi tra virgolette vogliano dire).
Lo sappiamo, ce lo siamo ripetuti spesso; io lo sento ripetere da quando sono arrivato su questo forum, ormai tre anni fa credo.
Preso atto di queste cose...
Adesso, e qui mi rivolgo alla community, possiamo (chi si diverte a farlo) metterci a fare design in maniera serena e divertente? Perché è questa la cosa che, nell'eccesso di zelo, si è persa.
* nota bene: a prescindere dal mio discorso, un esempio "linkabile" ce l'abbiamo proprio qui sotto, nel thread "Come sono uscito dal tunnel del game design" di triex.