Ho presente com'è il forum e non c'è bisogno di dissociarsi.
Di animi che si scaldano ce ne sono ma mi sembra che parlando si possa moderare tutto tranquillamente
Ammetto che delle volte mi è parso in passato di essere assalito ma un pò di ruspante competizione è salutare se poi leggendo i commenti si cerca di capire le intenzioni dell'altro e ci si regola nei commenti futuri
Anche se lo specificare che non si voleva essere educati fin dall'inizio è un pò deludente :'(
Per le emozioni concordo, come ho detto sull'ultimo commento intendevo "limare il modo di esporle".
SUA FOTTUTA MAZZA DA GOLF ad esempio lo limerei se fossi io a fare l'articolo e se lo facessi per LegaNerd.
Ricalcando quello che ho detto fino ad ora, chi scrive è libero di fare quello che preferisce, quindi indicherò solo questo punto giusto per farne vedere uno dei pochissimi che intendevo
Aggiungerei invece un riferimento, almeno il nome di chi ha fatto il gioco e di chi lo stampa in Italia.
Oltre a questo dall'articolo, fatto per chi conosce gli indie non si ha la percezione di come si svolgono le cose, si devono fare i tiri per colpire?
Come si fanno le sfide fisiche tipo nuotare?
Se vado a zero putni ferita?
Ecco, per te Triex è naturale che quelle siano solo cianfrusaglie ma se indichi come funziona il gioco in maniera maggiore potrebbe servire.
Chi conosce solo una lingua è facile che si faccia fregare dai False Friend e sentendo farm pensi a farmacia.
Se lo dovessi fare io lo spiegherei senza indicare differenze con D&D o altri giochi, non li nominerei proprio, direi che funziona in questo modo particolare e stop, come il gioco ruoti sull'interazione gobbo, padrone, innocente e non sulle sfide fisiche.
Mmm, mi sta venendo una pappardella e non so nemmeno se è utile, spero che si possa estrapolare il senso deldiscorso.
P.s.:Per Triex, articolo su Kagematsu con stesso stile appassionato, lettura della partita con della Vita sempre con stile appassionato, 6 mesi almeno in mezzo.
Non me la prenderi se fossi in te, sarei contento invece visto che me ne ricordavo