La scorsa primavera ho giocato due mini-campagne a D&D, con due gruppi diversi, in un caso come GM, nell'altra come giocatore. Nel gruppo in cui ero giocatore ho avvertito vagamente queste sensazioni descritte da Hasimir, ma più che altro perché il GM era poco preparato e il gioco procedeva a rilento. Nel gruppo di cui ero io il GM, invece, non è successo: l'atmosfera era abbastanza epica, nel complesso. Sarà che non mi sono stato a perdere in fronzoli, che non applicavo tutte le regole e che avevo preparato una storia solo abbozzata, che lasciava i giocatori relativamente liberi. Io penso che non sia tanto il gioco a portare ad un certo comportamento, ma che sia il gruppo ad esserci portato e quindi a divertirsi in un certo modo piuttosto che in un altro.
P.S.
Quest'ultimo gruppo l'ho fatto giocare anche a Trollbabe (una sola sessione), ma non è piaciuto. I commenti negativi vertevano tutti sul fatto che non sapevano bene cosa fare, senza una vera e propria missione, per cui (questo lo aggiungo io parafrasando il loro atteggiamento) alla fine della storia è rimasto loro un senso di inconcludenza. E dire che io, in verità, mi sono divertito a masterizzare Trollbabe.