Perchè continuo a giocare a D&D? Bho, me lo sto chiedendo da un mese abbondante.
Al momento ho in corso 2 campagne, una di 3.5 houserulata al infinito al punto che l'unica regola è UFFICIALMENTE "decide il GM in qualità di ideatore dell'ambientazione". Si fanno tiri contrapposti, abbiamo un valore di fortuna di cui ne noi ne i personaggi siamo a conoscenza. Le sessioni sono come quelle descritte da Hasimir: caciara, fallimenti, battute, etc
Mi diverto? Bhe dire ca**ate coi miei amici, qualsiasi sia l'argomento è divertente. Io personalmente preferisco però ridere con Andrea e Stefano piuttosto che coi loro personaggi Jonathar e Verkut. Quindi risulto poco immerso. Tolti quei momenti mi diverto a massacrare mostri enormi come mi divertirei a HeroQuest GDT (divertimento pesantemente sottoposto al giudizio di dea fortuna).
Ho invece un odio viscerale (e lo faccio presente!) per i momenti in cui D&D si trasforma in un gestionale: vendere oggetti magici, cercare libri in biblioteca (leggere libri in questa ambientazione garantisce punti abilità gratuiti), posizionare le difese sulle mura della città per fermare l'assedio (quando so benissimo che è tutto unicamente a giudizio del master, non ci sono misure "oggettive" per sapere quanti goblin ucciderà una trappola in D&D). Mi rompo, sbuffo e ovviamente, faccio più casino.
Perchè continuo a giocarci? Perchè è l'unica occasione di vedere questa coppia di amici sposati e per i momenti "HeroQuest GDT" che mi piacciono. Non smetterò nemmeno fra qualche mese quando la campagna si esaurirà naturalmente e probabilmente avremo uno scambio di master e sistemi (Pathfinder... yuppie...)
Parallelamente ho anche una campagna di 4ed basata unicamente sui moduli di DungeonCrawl.
A me la 4ed piace, e pure un sacco. Ha grossi difetti tipo la quantità assurda di poteri (e oggetti e più in generale pagine scritte) crappish. Per passare di livello o creare un personaggio devi spendere ore a sfogliare manuali pieni di inutilità di ogni tipo.
Però mi piace, combattimento tattico, risorse limitate, etc ha quel sentore di "HeroQuest GDT" che mi piace, mi ricorda quanto mi divertivo da piccolo.
Però qui salta sul banco un problema enorme: quando gli altri vogliono "giocare davvero di ruolo" ossia tornare al gestionale, ore e ore di chiacchiere senza senso in-character. ARGH!
Perchè continuo a giocare? Buona domanda. Lo sforzo richiesto è nettamente superiore alla 3.5 per quanto riguarda la gestione del personaggio (anche perchè giocando settimanalmente i passaggi di livello sono molto più frequenti) e in più la parte di gioco viene costantemente interrotta da chiacchiere OOC (spesso divertenti e buffe) e IC (noiose e petulanti in cui a turno si cerca di essere la star della sessione).
Stavo seriamente pensando di quittare

Conclusioni: il divertimento di D&D è unicamente un prodotto del rapporto che hai con gli altri giocatori nel loro complesso. Le stesse persone in un ambito diverso producono esperienze diverse (se manca Tizio c'è meno casino, se manca Caio c'è meno chiacchier IC, se manca Sempronio c'è meno crawl).
Scusate il wall of text.
Ora crossposto sul forum di GirlPower per chiedere consigli alla psicologa!